lunedì 11 settembre 2017

STELLINA diciannovesima puntata

Nella sua solitudine, soffriva per essersi staccata da quel tutto in cui stava prima di nascere, aveva come sua compagna la fantasia. Viveva così coi piedi per terra, facendo tutte le cose che fa la gente normale, ma viveva anche di sogni che creava la sua fantasia. Siccome il vivere coi piedi in terra era brutto, ma proprio brutto, Stellina riusciva, impegnandosi, a vivere realmente i sogni, e questi si realizzavano sempre, a tal punto da credere veramente che lei poteva salvare il mondo come una Madonna. C'era una cosa da dire però, i sogni si realizzavano quando lei ormai non li desiderava più. Così era capitato, che essendo triste vedeva solo le cose tristi che le capitavano, e non vedeva, non vedeva proprio gli avvenimenti gioiosi che l'avevano accompagnata sino a che non aveva incontrato Mario. Quindi Stellina, nonostante fosse consapevole di essere una fanciulla come tutte le altre, forse anche un po' più tonta, un poco credeva che fosse vero che il mondo fosse cambiato, non capendo che ora essendo amata come lei voleva da Mario, ora vedeva solo le cose belle che le capitavano, quelle brutte non le vedeva più, eppure c'erano. Certo Mario era un uomo responsabile e protettivo, aveva parlato lui al marito e alla sua famiglia, a sua madre e a suo padre, ma loro non l'avevano presa tanto bene, anzi sua madre le diceva continuamente che si era comportata come una prostituta e il marito insinuava che il figlio non fosse neppure suo. Ma Stellina era talmente felice che pensava che certo lei era una gran puttana, ma era una puttana felice. Al contrario Mario non sopportava le ingiurie che colpivano Stellina e così quasi la rapì col suo bambino e con loro ritornò al sud. 

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