venerdì 1 settembre 2017
STELLINA diciasettesima puntata
Diceva che era
stato il destino,
che sebbene di famiglia agiata, senza un bisogno vero di emigrare, e
con la paura di allontanarsi dalla sua terra, aveva sentito una strana
attrazione per la Romagna, come se una forza propulsiva lo spingesse per
incontrare Stellina. Mario doveva aprire uno studio a Bisceglie, ma
aveva avuto dei contatti, tramite un suo
amico, per l'ospedale di Rimini e come ripeteva a Stellina, lui anche
se non voleva, aveva abbandonato tutto, l'idea di aprire uno studio e
una ragazza che non amava più. Ora sapeva il perché, la sua anima sapeva
che qui avrebbe incontrato lei, Mario l'amava, Stellina non si doveva
preoccupare, avrebbe parlato lui al marito, alla sua famiglia, ci
avrebbe pensato
lui, sapeva come fare. E Stellina gli credeva, sapeva che era vero, fra
le braccia di Mario stava bene, si sentiva al sicuro, si sentiva
protetta e voleva stare solo con lui, essere la sua gheisha. Tutta la vita voleva stare con lui, con lui non aveva più paura neanche della morte, ma Mario avrebbe amato il suo bambino? perchè nonostante amasse Mario alla follia, il suo bambino lo amava ancora di più. Mario le disse che amava già suo figlio, che lo sentiva suo, perché era lui che lo aveva fatto nascere, era lui che lo aveva salvato e perciò si sentiva un poco suo padre, anzi no si sentiva proprio il suo papà, e lo avrebbe amato anche se non fosse stato lui a farlo nascere, lo avrebbe amato perché era figlio di lei. Stellina diventava ogni giorno più radiosa e la sua felicità sembrava inondare di luce il mondo. Strano ma vero in quelle giornate chiare di un mese di settembre di inizio anni Ottanta, i giornali e i tg riportavano più notizie buone che quelle cattive.
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