martedì 26 settembre 2017

STELLINA ventiduesima puntata

Dopo mangiato i bambini andavano a letto per un'ora o un'ora e mezza, anche il più grande di otto anni, che non voleva andare a letto, ma si addormentava poi sul divano guardando la televisione. Allora Mario prendeva con delicatezza il bimbo fra le braccia e lo portava nella sua cameretta. Poi tornava in sala da pranzo, dove c'era ancora la tavola apparecchiata, abbracciava Stellina, la baciava e intanto la spogliava, poi la stendeva sulla tavola, nuda la imbandiva con la crema dei bigné e della pasta morbida dei sospiri di Bisceglie, i dolci che erano i preferiti di Mario e Stellina. Mario si mangiava i dolci e si mangiava Stellina e lei gemeva e si contorceva dal piacere. Mario non si stancava mai, la sua testa vagava sui seni per scivolare giù alla zona ombrosa, e non si stancava mai di baciarla e mangiarla mentre Stellina gioiva e gioiva e gioiva. Poi stanchi, rimanevano abbracciati, stretti stretti e parlavano tanto e poi ricominciavano a baciarsi ancora e poi ancora e Stellina non si capacitava di essere tanto felice. Alla fine dopo un bel po' di tempo Mario aiutava Stellina a riordinare la cucina e la sala da pranzo, che parevano un campo di battaglia, appena, appena in tempo che i bambini arrivavano con la richiesta di andare al parco giochi. Questa è la favola di Stellina, madre e amante, amante e madre e felice che credeva che la sua felicità avesse salvato il mondo, semplicemente ora era felice e vedeva il bicchiere pieno di belle cose, un tempo lo vedeva vuoto, ora lo vedeva colmo, non sapeva, ma questa è un'altra storia, che questo era solo un sogno, che l'amore di Mario, così grande, era stato solo un bellissimo sogno.    

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