L’Albana è un vino bianco della Romagna, insieme al
Sangiovese, il vino che più la rappresenta. Il suo colore è giallo intenso e
dorato dal gusto asciutto e profumato. Può essere sia secca che dolce ed anche
passita. Ideale da bere a fine pasto con la ciambella o con la piadina, ma si
sposa bene anche coi cappelletti in brodo. La presenza dell’Albana in Romagna è
documentata a partire dal 1495, ma il suo nome, derivante da ‘albus’, termine
latino che significa ‘bianco’, ci riporta a un’epoca romana in cui questa
veniva considerata la migliore delle uve a bacca bianca. L’Albana è legata a una
leggenda e all’ameno paese di Bertinoro, dove i romagnoli erano soliti andare
per bersi un bicchiere di Albana accompagnato da una fragrante piadina vuota,
cioè senza salumi né formaggi. La leggenda racconta che Galla Placidia, che fu
figlia, sorella e madre di imperatori, nonché imperatrice lei stessa, assaggiò
questo vino mentre da Ravenna, allora capitale dell’Impero romano, stava
attraversando il confine tra Romagna e Toscana. Il vino le fu servito in un bicchiere
di terraglia. L’imperatrice appena bevuto un sorso di Albana, fu tanto
estasiata dalla bontà del vino da esclamare: “Non così umilmente ti si dovrebbe bere, bensì berti in oro, per rendere
omaggio alla tua soavità!” Così
nacque, da berti in oro, il nome del paese
di Bertinoro, sulle colline forlivesi, da sempre considerato luogo di squisita
ospitalità e si tramandò la fama dell’Albana. Per ritornare al bel tempo antico
è consigliato dopo una passeggiata al paese medioevale di Bertinoro, fermarsi alla
Ca’ de Be, un’osteria enoteca,
sgranocchiare una piadina, vuota o ancora meglio piena, accompagnando il
leggero pasto con un bicchiere di Albana, magari dolce, un incontro opposto ma
assai seducente… anche perché da questa osteria si ha una vista mozzafiato, in
certe giornate chiare si riesce persino di vedere il mare.
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