domenica 1 luglio 2018

UN BICCHIERE DI CABERNET


Il Cabernet-sauvignon è un vitigno di origine Bordeaux, nelle zone del Médoc e del Graves-Saint-Amant, ed è senz’altro un vino di grande qualità e longevità. Il Bordeaux è uno dei vini francesi maggiormente conosciuti ed apprezzati in tutto il mondo. Il cabernet sauvignon è dappertutto: di fatto è il vitigno più coltivato sul pianeta. In Italia è al dodicesimo posto ed è presente almeno dal 1820. Ottimi Cabernet sono prodotti in Veneto, Toscana o in Friuli ma anche in California nella celebre Napa Valley e anche in Australia. Nel cabernet sauvignon, si chiama così perché è nato dall’incrocio spontaneo tra Cabernet Franc e Sauvignon Blanc, il colore è  rosso rubino o, se meno giovane, granato, il profumo evoca i piccoli frutti rossi, il muschio, il tabacco, ma anche prugna e pepe nero. Si abbina molto bene con la selvaggina, con gli stufati di cinghiale e capriolo, ma anche con le grigliate e i piatti tartufati e si presta molto bene per la marinatura delle carni. Il fascino di questo vino è la sua ricchezza di tannini che lo rendono adatto all’invecchiamento in legno, soprattutto rovere francese, che gli consentono di esprimere nel tempo un bouquet pieno e profondo. Tutto sta nella macerazione delle bucce: se il mosto resta a contatto con le bucce poco tempo avremo vinelli leggeri, ma se resta a contatto per un periodo superiore, anche tre settimane, il vino diverrà molto carico e tannico. Cosa si intende per tannico?  Semplicemente che il vino è ricco di tannini, le sostanze presenti nella buccia e nei vinaccioli dell’uva, più tannini e il vino può divenire aspro, il che è una qualità se ben bilanciata, all’opposto se troppo presenti possono dare al palato un gusto asciutto e aspro. A volte si sente dire, il vino è ottimo ma è tannico come un difetto, ma tutti i rossi sono tannici… come sempre l’armonia, il buono e il bello, si crea con l’unione degli opposti.
  

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