mercoledì 1 aprile 2009
1 APRILE "PESCE D' APRILE"
Prima del 1564, in Francia, i festeggiamenti del capodanno duravano dal 25 marzo al 1 aprile. Ma a seconda delle zone del regno, il primo dell'anno era celebrato in giorni diversi. Per uniformare le cose il re di Francia Carlo IX stabilì che il capodanno fosse festeggiato il primo giorno di gennaio. Non tutti accettarono il cambiamento, questi ultimi che preferivano festeggiarlo il 1 aprile venivano presi in giro come "schiocchi d'aprile"( in inglese il primo d'aprile è l'"April Fools" (sciocchi d' aprile).
Ma il pesce allora cosa c'entra? In quei giorni il sole lascia il segno dei pesci.
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6 commenti:
Credo che il piu' grtande scherzo realizzato al mondo sia stato realizzato da Orson Welles, settant' anni fa, nell' ottobre 1938, con il suo
''War of the worlds''.
http://www.youtube.com/watch?v=YTvU9j3og5k
L' america in quel giorno tremo'.
Vale
Sicuramente fu lo scherzo più intrigante ...ma Orson Welles era il grande ironico. Grazie per il video. Ciao.
Scherzi, scherzi. E che pensare degli scherzi che ogni giorno ci faceva mr Bush, che ogni giorno ancora ci fa il signor B.e di quelli che ci hanno fatto le banche, il signor Calisto Tanzi di Parma-lat, il signor Cragnotti di Cirio ecc... ecc...?
Belli quegli scherzi, no?
Signori anche gli italiani, che stanno allo scherzo con tanta non chalance (oddìo, si scriverà così ?)
PS. Paola, certo che puoi pubblicare la risposta a Gaetano su Severino. Non devi chiedermelo. Ho risposto tardi solo perchè pensavo di averlo già fatto l'altra sera, mentre sono stato solo imbranato con la tecnologia... mi capita ancora, a volte.
Ma dai Pietro gli scherzi per essere scherzi non devono fare male , quelli che tu chiami scherzi sono scherzi da.......prete . Ciao.
PS Grazie
LA GHIOZZAGGINE CHE SALVA
Oggi è 2 aprile e lo posso dire. Occorre proprio che ci siano al mondo uomini, cosiddetti in Toscana, “ghiozzi di bua di bomba” (ghiozzi di buca di bomba ovviamente colma d’acqua piovana), pesci che di più scemi non ce ne sono al pari dei merli. Il primo ghiozzo fu Adamo..., ma ride bene chi ride l’ultimo.
Chissà il santo di questo 2 aprile, San Francesco di Paola, potrebbe dirci qualcosa di questo inatteso “gioire”. È una mia idea del momento riferibile alla sua nascita che ebbe i colori del miracolo: i suoi genitori non si aspettavano più un figlio. L’aveva tanto desiderato da chiedere l’intervento del Santo d'Assisi, in onore del quale, quando inaspettatamente arrivò, lo battezzarono con il nome di Francesco... La sua era una famiglia di poveri contadini. Allevato senza agi, Francesco rimase fedele ad un suo ideale di vita austera e impose in seguito, un esistenza dura anche ai suoi seguaci, tanto che la sua “regola” fu criticata anche dagli ecclesiastici per la severità. Morì a novantuno anni.
Prendetela come metafora, giusto la necessità alle porte, con i tempi duri in dirittura d’arrivo, di vita austera per tutti, perciò anche per chi ha accumulato ricchezze. Mentre i poveri, abituati a vivere così rideranno, appunto... e saranno anche longevi!
Lo dice anche il magnifico filosofo Severino: «La tendenza in atto fa intravedere sempre più radicalmente la distruzione della tradizione occidentale e siccome l’Occidente è alla testa del Pianeta, assisteremo alla disintegrazione dei valori che hanno dominato la Terra...».
Valori in cui non c’entrano i poveri che non trasgrediscono alcuna etica e perciò i valori che vi corrispondono sono ben custoditi come tesoro al “riparo del ladro della tignola”.
Ma Severino intravede anche il rimedio a quanto da lui sentenziato, la «forza che manca» al mondo laico in discesa disastrosa. Egli la vede appunto nella Chiesa di Gesù che si riferisce al mondo dei poveri, i famosi “beati della montagna”.
Speriamo bene!
Che augurio dare prima che sia troppo tardi, dunque? Siate tutti “ghiozzi”.
Ma è ancora una metafora per invitare gli uomini a rinunciare alla lotta e quel che è peggio alla frode, per non dire di peggio, per ottenere a volte il superfluo.
gaetano
Caro Gaetano , a me piace la vita parca, anche se a volte mi è capitato di essre stata invitata in posti di lusso, e ti devo dire che si sta bene, sì si sta bene ma solo qualche volta, perchè a me non piace farmi servire nè ossequiare.Anni fa sono stata in Tunisia, ma vedere le loro condizioni e le mie che in confronto alle loro era essere ricchi, non mi è piciuto per niente, il senso di colpa del mio avere in confronto a loro mi faceva vergognare, non ci sono più tornata , e non andrò mai più a fare un viaggio nei paesi poveri. Però sono consapevole che così faccio loro del male, perchè in quanto turista e quindi consumatrice, andando nei loro paesi vi porto indirettamente ricchezza, quindi coi miei scrupoli faccio loro più male che bene. Questo preambolo per dirti che , mi sono interrogata molto, senza capitalismo ( anche se deve seere controllato molto di più) non ci sarebbe meno spreco per noi, ma niente per i paesi poveri. Ad esempio, i beni di lusso , ( che poi non sono necessari per niente, perchè ad esempio un abito di Gucci ( mettiamo costi 2000 euro) vale alla fine come quello da 200 euro, tutto dipende dalla classe con cui lo indossi.Ma in questa industria del lusso vi sono impiegate molte persone, quindi per me quando i ricchi comprano, abiti superfirmati, barconi ( anche un gommone va dove va il loro transatlantico) gioielli ( oggi c' è della bigiotteria fantastica)ecc a prezzi esorbitanti li vedo come benefattori , perchè quello che loro comprano per me è il superfluo del superfluo.Non so se mi sono spiegata,è difficile già dirlo a parole, figuriamoci scriverlo, il succo......con un mondo parco, ci sarà più parità nel mondo, o la strada imboccata , quella di escogitare sempre nuovi consumi( con più etica, ad esempio meno pubblicità più donazioni al terzo mondo) è l' unica possibile , va aggiustata ma non eliminata. Ciao , Gaetano.
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