venerdì 5 febbraio 2010

IO HO FIDUCIA NEI GIOVANI

"Bamboccioni non si nasce, si diventa. Soprattutto in Romagna, dove l'imperante matriarcato pone sotto la protezione dell' azdora (la donna romagnola) non solo il marito, ma anche i figli:"non vi scomodate, faccio tutto io", "inutile che ti allacci le scarpe o che ti tagli la bistecca, meglio se ci penso io". Il primo si salva con il caffè e con la caccia, i secondi si adagiano nel bamboccismo" 
Parto da questo incipit, che fa parte di una serie di articoli contro i "bamboccioni" apparsi sull'allegato mensile del quotidiano La Voce di Romagna:"Le Ragioni dell'Occidente" per sviscerare la mia indignazione verso la mancanza di dignità che usiamo ai nostri giovani. 
Se chiamo stupido il mio amico, terrone il meridionale, bamboccioni i nostri giovani, non ho rispetto per loro e sicuramente non li amo. 
Trovo che i tempi veloci e trasformisti di oggi abbiano stravolto il modo di vivere non solo dei giovani, ma di tutti. 
Trovo assurdo che si guardi ad altri modi di vivere adducendo che inglesi ed americani i loro giovani li buttano fuori casa presto... perché cosa hanno ottenuto più dei nostri giovani, hanno forse meno angosce e meno problemi? 
Trovo che una Nazione che offenda la sua forza del domani sia bislacca ed ingiusta verso di loro. 
Ehi, dico, la vogliamo finire... bamboccione è un modo di essere, che non è solo dei giovani, la sua percentuale è presente variamente in tutti settori e in tutte le età. 
In Romagna si dice:"l'ora de quajun (coglione, ovvero una specie di bamboccione) capita a tutti, sono certa che come è capitata tante volte a me, è sicuramente capitata anche a chi ha coniato tale termine per i giovani.

23 commenti:

sara ha detto...

Ciao TEODORICA,
sono d'accordo con te, essere "bamboccioni" non è solo un probbelma di età, si può esserlo a qualunque età e, come te, penso che non bisogna toglierte dignità ai nostri giovani che sbattono tutti i giorni la faccia contro una realtà fattasi difficile e senza prospettive, sopratutto per loro.
Chi ha coniato questo termine ottuso,evidentemente poco li conosce, anzi affatto e farebbe meglio se non lo avesse fatto.
un abbraccio, mia cara.

kicca ha detto...

Ciao Cara ,sottoscrivo questo tuo post anche nelle virgole ,troppo spesso ultimamente sto vedendo adulti che sono peggio dei bambini :(

buon week end
baci
kicca

Gaetano Barbella ha detto...

Colgo un articolo di febbraio 2008 di Adele Desideri, una docente, sui giovani d’oggi, pubblicato sul giornale online Tellus Folio.
Comincia così:

Soffrono ma non sanno perché. Sono impulsivi e sconsiderati. Si mettono nei pasticci e poi non sono capaci di districarsene. Sono sempre di fretta eppure impiegano gran parte del tempo in cose futili. O se ne stanno chiusi nelle camerette, l'iPod attaccato all'orecchio, sprofondati in un mondo tutto loro. Sono nervosi, irascibili, a volte aggressivi. Poi improvvisamente diventano affettuosi e teneri come quando erano bambini. Sono belli, odorano di ormoni freschi. Sono un meraviglioso enigma, gli adolescenti.

Quando devono valutare un'azione, un avvenimento, una scelta, dicono: "Dipende, per me è così, ma dipende… Ognuno decide come vuole, prof.". Si chiama, questo modo di pensare, relativismo. Loro non lo sanno. Può essere stimolante, ma può anche generare molte confusioni e tanti errori sul piano etico.

Decidono, molto spesso, in base a sei criteri fondamentali: l'utilità, il successo, il danaro, il piacere, l'amicizia e l'amore. Sono contraddittori, paurosamente cinici e meravigliosamente idealisti.

E qui un'accurata fotografia di come molti giovani passano il tempo da svagati e fuori dai temi quotidiani della vita sociale.

Ma ci sono anche quelli che il pomeriggio fanno teatro, quelli che vanno in manifestazione perché hanno in mente un motivo preciso per cui protestare. Quelli che leggono i giornali e criticano gli aspetti negativi della globalizzazione. Quelli che hanno una fede religiosa e cercano di metterla in pratica. Quelli che fanno gli scout, i corsi alla Croce Rossa, i volontari nei centri per anziani o nei ricoveri per i clochard.

Quelli che studiano con diligenza e che puntano ad affermarsi nella realtà lavorativa. Quelli che vogliono costruire un mondo più giusto. Il loro mondo, nel quale ameranno, faranno figli, soffriranno e gioiranno.

Eppure sono tutti belli. Sono belli quando fanno chiasso, quando si arrabbiano, quando piangono, quando non capiscono cosa c'è in loro che non va, cos'è che li fa stare così male. Belli e ipercinetici. Simpatici e maleducati. Generosi e individualisti. Tenerissimi e insopportabili. E sono tutti capaci, se trovano adulti che sanno toccare le corde giuste, di mettere in discussione le proprie idee, il proprio stile di vita.

Sono curiosi, genuini, irriverenti. Sono innamorati dell'amore. Stanno riscoprendo, nella sessualità, il riserbo e la prudenza.

Amore, sesso, sentimento, amicizia, vita, dolore e fedeltà sono le parole chiave su cui fissano la loro attenzione.

Politica, fede, società, morte, studio sono quelle che li allontanano.

Alla fine l'articolista conclude così:

Quando gli adulti sanno dare ai giovani serenità ed equilibrio i ragazzi, con la loro freschezza ed il loro facile entusiasmo, tirano fuori le migliori qualità e sanno essere straordinariamente vivaci, entusiasti, aperti alla vita, alla cultura, alla creatività, all'arte, alla spiritualità. Ma è importante che si sentano compresi, capiti, amati. Se sono in difficoltà hanno bisogno di essere aiutati davvero. E se sbagliano necessitano di essere redarguiti, non giudicati.

È allora fondamentale che gli adulti ricordino la loro gioventù, gli sbagli commessi. Che non scordino quanto anch'essi sono stati terribili. Per avere la giusta misura, per accostarsi ai propri figli e allievi senza paura, senza temerne l'aggressività, l'impulsività o il silenzio. Per amarli come sono. Per accettare l'odore che emanano, il linguaggio a volte incomprensibile che usano, gli idoli in cui credono, l'energia a mille che diffondono intorno a sé.

Vedi qui.

Gaetano

Annarita ha detto...

Trovo che una Nazione che offenda la sua forza del domani sia bislacca ed ingiusta verso di loro.

Perfettamente d'accordo, Teo! Non si rendono forti giovani sbattendoli fuori di casa. Ci vuol ben altro. Amore in primis e comprensione e pazienza, dando l'esempio con un comportamento onesto, coerente e operoso, che purtroppo spesso è assente.

Dove sono i modelli adulti di riferimento? Da educatrice, che vive a contatto con i giovanissimi tutti i giorni, posso affermare che tali modelli è difficile trovarli...

annarita

pulvigiu ha detto...

Io ho lasciato casa a 21 anni
e da Catania sono andato a Verona
1300 chilometri di distanza e devo
dire che è stata una bella esperienza
a cavarmela da solo in tutto.

Lo consiglio a tutti i giovani
giunta la maggiore età.

Buon fine settimana da Giuseppe.

Paola Tassinari ha detto...

Ciao Sara...... sono così belli i giovani, belli, belli, come i narcisi a primavera, occorre solo aiutarli perchè riescano a distrarsi dal loro narcisismo, che non è un difetto ma una caratteristica dell' età......sono talmenti belli, che ad un certo punto non ho più potuto sopportate tale termine........se non avessi scritto questo post mi sarei sentita "menefreghista".
Buona domenica.....signora della Poesia.

Paola Tassinari ha detto...

Buongiorno Kikka......sai c'è una cosa che mi fa male, è vedere certe madri che si mettono in competizione con le figlie, minigonne, tattuaggi, botulino, interventi al seno, escono alla sera negli stessi posti delle figlie, pub o disco e si divertono a soffiare i ragazzi alle loro figlie........mi dispiace talmente tanto e poi dicono che i giovani sono bamboccioni.......... ce ne sarebbero talmente tanto di cose che vanno alla rovescia ......è meglio che mi fermi.
Ciao Kikka......una volta o l' altra mi dovrai dire quanti anni hanno i tuoi bimbi.
SMACK!

Paola Tassinari ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Paola Tassinari ha detto...

Gaetano, l' articolo che hai postato è perfetto, consiglio a chi vuole approfondire di visionarlo tutto ( andare al commento di Gaetano alla voce "vedi QUI").

"È allora fondamentale che gli adulti ricordino la loro gioventù, gli sbagli commessi. Che non scordino quanto anch'essi sono stati terribili."

Mi piace riportare questa frase, perchè basta questo, ricordare la nostra gioventù, per amarli e comprenderli, ricordare quanto abbiamo sofferto scoprendo che la vita ha spine lunghe e queste spine a volte sono conficcate nella carne dei giovani proprio dagli adulti, i quali con il loro vuoto sono spietatamente invidiosi dei giovani ed infieriscono su chi, magari è terribile ma ha....Amore, sesso, sentimento, amicizia, vita, dolore e fedeltà sono le parole chiave su cui fissano la loro attenzione.....mentre tandi adulti hanno ....il dio giallo sia che sia oro o pirite hanno rimasto solo quello.
Buona domenica Gaetano.
Smack, smack.

Paola Tassinari ha detto...

Dove sono i modelli adulti di riferimento? Da educatrice, che vive a contatto con i giovanissimi tutti i giorni, posso affermare che tali modelli è difficile trovarli...

Annarita, come ti capisco bene......una mia amica, insegnante non si è sposata, nè ha avuto bimbi, perchè si è dedicata anima e corpo all' insegnamento, disponibile e comprensiva e severa quando occorreva.....bè ha avuto pure delle denunce, da parte di genitori che invece di essere "stracontenti"
di un' insegnante simile, sono riusciti a prendere dalla loro parte altri pappagalli, hanno tempestato il direttore scolastico, pure il Presidente di Circoscrizione, le hanno mandato i carabinieri a scuola ....motivo.... qualche pargoletto faceva i capricci per andare a scuola e gli veniva il mal di pancia alla mattina, perchè l' insegnante era troppo severa. L' insegnante che aveva fatto della scuola una ragione di vita, stanca ha lasciato ed è andata in pensione......credete che questi genitori siano stati contenti????? All' inizio sì, poi pentiti la rimpiagevano, ora è diventata un mito......sì ora, ora che le hanno tolto tutto ed ha rimasto solo i suoi gatti.
Ciao Annarita......quando pensi ai genitori, scusali.......loro non sanno quello che fanno.
Buona domenica.
Smack, smack, smack.

Paola Tassinari ha detto...

Oh Giuseppe, hai ragione, hai ragione, io scalpitavo e fremevo per scappare via, ma erano altri tempi, genitori ed insegnanti severi, punti fermi,si poteva fare l' autostop,l' America era un dream, il nero era bello, ricordo ancora la meraviglia di quando vidi dal vero il primo nero, il lavoro era un grande valore, la giustizia pure, l' ozio e la vanità bastonati.....l'incognita era verde....ma oggi, oggi dimmi Giuseppe non vedi fra i tuoi coetanei qualcuno che è il reale bamboccione??????????
Buona domenica .....^_^

kicca ha detto...

Si condivido cara ,credo che ci siano molti eccessi e questi non portano verso mete incoraggianti ,certe volte sembra che il modno stia impazzendo :(
Uno 7 (maschio il mio amore) l'altra 4 (la mia stellina adorata) .
Io farei qualsiasi cosa per loro ...sacrificherei tutto e in parte gia lo faccio.
Su una cosa non sono daccordo ,non sono i tatuaggi e le minigonne o altro ,ma i valori che mancano ,molto spesso si demonizzano delle cose che possono sembrare sbagliate e forse lo sono ,ma credimi se hai saldi valori non sara' un tatuaggio o un piercing a farteli perdere.

bacione
kicca

ps io sono tatuata ^__^

Gianna ha detto...

Grande post, Teo.
Confermo il pensiero di Annarita.
E poi sbattere i giovani fuori, senza arte, né parte, non si peggiorerebbe la situazione?
Fuscelli che all'improvviso devono diventare alberi...
Ma un po' più di testa ci vuole, diamine!

paopasc ha detto...

Adesso studio nelle commerciali
ma da grande farò lo spazzino
all’aperto, perché ci voglio bene, a Milano
e le strade le voglio pulite
e mi piacciono tanto le tute
e darò una mano all’agente
se una coppia calpesta il giardino
e picchierò i bambini che saltano
perché mi ricordo mio nonno
che non voleva vedermi giocare
contento: "i bambini devono piangere
gli uomini lavorare".
(Elio Pagliarani)

pierperrone ha detto...

"venite parvulos". Lo diceva il Cristo del Vangelo. Aprendo uno dei fronti di rottura spirituale e culturale che il cristianesimo delle origini si proponeva. Basta con la società dei senatores", anziani, saggi, sapienti e potenti...
Venite parvulos, accostatevi al nuovo, al "nuovo regno che non sarà di questa terra". E lasciate perdere le comode certezze che il quotidiano vi può regalare...
Venite parvulos e costruiamo insieme il domani su questa terra e nell'altro regno.

Cosa c'è di più bello di questo messaggio?

"Venite parvulos", diceva De Gregori, mettendo in musica l'invito inquietante che Lucifero rivolgeva ai giovani verso la fine degli anni 80 (canzone del 1989). (Ho problemi con il computer; si rifiuta di eseguire il copia incolla del testo. Ma puoi cercalo, se vuoi, tramote google, e lo trovi immediatamente).

Una canzone, in un disco, che non mi piaceva molto. Parlava della società ispirata ai valori del rampantismo craxiano, della Milano da bere, dell'indifferenza etica e morale, dell'arrivismo a scapito della qualità del vivere, della cultura vista come fattore di complicazione e come ostacolo frapposto al diritto di arricchirsi...
Non mi piaceva perchè mi sembravano, sia la canzone che il disco, in realtà troppo morbidi, troppo leggeri...

Da allora sono passati più di venti anni. E quella canzone suona come una profezia. Diabolica.
La volevo copiare proprio perchè è la descrizione di oggi.... ma non mi accoppmagna il mezzo tecnico (sarà anche questa una maledizione?)


Bambini venite parvulos
(F. De Gregori)


Nessun calcolo nessun senso
Dentro questa paralisi
Gli elementi a disposizione
Non consentono analisi
E i professori dell'altro ieri
Stanno affrettandosi a cambiare altare
Hanno indossato le nuove maschere
E ricominciano a respirare
Bambini, venite parvulos
C'è un'ancora da tirare
Issa dal nero del mare
Dal profondo del nero del mare
Che nessun calcolo ha nessun senso
E poi nessuno sa più contare
Legalizzare la mafia
Sarà la regola del duemila
Sarà il carisma di
Mastro Lindo
A regolare la fila
E non dovremmo vedere niente
Che non abbiamo veduto già
Qualsiasi tipo di fallimento
Ha bisogno della sua claque
Bambini venite parvulos
C'è un applauso da fare al bau bau
Si avvicina sorridendo
L'arrotino col suo know-how
Venuto a vendere perline
E a regalare crack
Sabbia sulle autostrade
Ruggine sulle unghie
E limatura di ferro negli occhi
Terra fra le nostre lingue
Avrei voluto baciarti amore
Ancora un poco prima di andare via
Prima di essere scaraventati
Dentro questo tipo di pornografia
Bambini venite parvulos
Vale un occhio il vostro cuore
Mille dollari i vostri occhi
I vostri occhi senza dolore
Bambini venite parvulos
Sangue sotto il sole...

(ad un nuovo tentativo, ecco il successo!!!)

Venite parvulos.
E' il contrario "ite, bamboccioni.

Andate bamboccioni, Ite. Andate. Andate pure dietro al pifferaio di Amerlin.
Andate, topolini, appresso al pifferaio magico.
Esercito di lemmings, andate, andate finquando vi lancerete nel vuoto. Sperando che un dio generoso sostenga il vostro volo, prima che finiate spiaccicati sulla scogliera baciata dalle onde...

Andate.
Non avrete davanti un futuro di certezze.
Noi vi regaliamo solo sogni, illusioni, fanfaluche.

Il dovere di costruire il mondo del futuro è vostro.
Voi dovete liberarci dall'incubo in cui siamo sprofondati.
Voi siete la nostra speranza. La nostra salvezza.

Venite, parvulos, liberate nos a diabolos!

Paola Tassinari ha detto...

Oh, Kikka vedi il web è un po' riduttivo per allargare il discorso, quello che intendevo io è un' altra cosa, lo so che mi sono spiegata male......intendevo che qualche madre si lascia prendere dalle chimere della gioventù e si mette in competizione con la figlia ( quella del pearcing o tattoo o interventi estetici ognuno fa quello che più piace)quello è "un contorno" quello che mi premeva evidenziare era " la competizione", la "gelosia" per la gioventù della figlia.....a volte rileggo i miei commenti e capisco che possono essere travisati, è difficile parlare di "qualcosa che si percepisce" e scriverlo, ci si affida al "contorno"........ uno dei miei più cari amici,che ricordo sempre con affetto era pieno di "ferraglia" ( ora se l' è tolta) talmente carico di pearcing che i "vecchietti" lo guardavano scandalizzati.....ma nel periodo che ha portato la ferraglia su di lui era ....naturale, ci sono rimasta male quando l' ha tolta.....ma ora è diventato grande, è un' artista di video ed il ragazzo più dolce ed ingarbugliato che conosca.......ahi, ahi Mattia, sei diventato famoso ed hai dimenticato gli amici......ciao Kikka, brava ragazza così giovane e due, dici due figli......meravigliosa ragazza indaco ^_ì

Paola Tassinari ha detto...

Grazie Stella, è così difficile esprimere quello che si vuol dire solo con le parole scritte.....ci sono tanti ragazzi che volano presto ( vedi sopra Kikka che ha già due figli)altri ci mettono di più, ma cavolo che mondo è, ti tagliano le gambe come esci, anche nel mondo animale i piccoli vengono lasciati solo quando sono pronti e se non diventano mai pronti si amano lo stesso, si aiutano e non si dileggiano.
^_^

Paola Tassinari ha detto...

Ciao Paolo.....lo sai che non conoscevo questo poeta...e pensa un po' è......romagnolo!!!!!!!!!!
"i bambini devono piangere
gli uomini lavorare".

sarò sincera, che i bambini devono piangere un po' è vero, mica tanto però.....intendo dire che vanno educati e non viziati.
Gli uomini devono lavorare....bè un po' dovranno anche lavorare, mio nonno e mio padre, mi vergogno del poco che faccio io, se penso a quanto hanno lavorato loro.....a me lavorare piace,non mi piace vedere piangere i bambini però devono imparare il rispetto.....a mio figlio ne ho perdonate tante, ma se venivo a sapere che aveva dileggiato qualcuno, era avvisato sapeva che non aveva scampo.....ti dirò che era un grande discolo ma a certe cose stava attento.
by, by.

Paola Tassinari ha detto...

Venite, parvulos, liberate nos a diabolos!
Sottoscrivo, forse siamo noi la generazione che ha toccato il fondo, "il male" ha più fascino, il "bene" è melenso, ma siccome l' uomo vuole quello che non ha, oggi è diventato talmente diffuso il male, che fa audience il bene......perchè l' eccesso sta volgendo le sue spire al bene ( sto pensando a Brosio e compagnia bella), non abbiamo limite .........e a volte credo che dileggiare i nostri giovani serva al potere....una strategia pure quella.....chiudo perchè altrimenti chissà dove vado a finire.
PS ti sei accorto che i "modaioli" stanno facendo i finti perbenisti?????????????? False onlus, false beneficenze, corse dalle Madonnine, da Padre Pio, preghiere in chiesa..........stanno vuotando il poco di sacro rimasto........offendono i nostri figli e noi ce ne stiamo lì contenti del nostro luna park.
Ciao.

kicca ha detto...

^__^ si cara ,avevo capito il senso ,e ti do ragione ,volevo solo dire che spesso no si va oltre ,ma non era diretto a te ....giuro !!!!
Hai comunque ragione ,molti genitori ,non capiscono che i figli non sono dei rivali mettendosi in cometizione con loro,molto spesso invece gli riversano addosso le loro frustrazioni spingendoli a diventare chissa' che solo perche' loro magari non hanno brillato in quella determinata cosa pressandoli con le loro aspettative egoistiche ....insomma essere figli oggi è difficile almeno quanto essere genitori,ma i genitori dovrebbero essere di esempio per cui non si ammettono scusati .

Per il resto .....pensa che ho un'amica (coetanea) che ha un figlio di 13 e dico tredici anni ^__^ e non è la sola ,da noi si bruciano i tempi ....io quando ero incinta
del primo figlio(27 anni) ero considerata tardiva ...pensa te !!!!!

La tua buonafede traspare in ogni parola credimi ,come il tuo carattere vivace ed esuberante ,cose che io considero delle buone qualita' :)

buona domenica ,o meglio quel che ne resta .
baci
kicca

Paola Tassinari ha detto...

Grazie Kikka......sai siccome ho sofferto io tanto per i pregiudizi, le mie critiche sono sempre dovute ad una strenua difesa di chi critica usando per sè stessi un metro e per gli altri un altro metro.....grazie di avermelo scritto, perchè sai si fa così presto ad urtare la sensibilità delle persone, e io questo proprio non lo voglio fare.
Qui nel web mancano gli atteggiamenti, lo sguardo ,il sorriso, ma tu Kikka coi tuoi ghirigori, i tuoi puntini, le faccine riesci ad essere solare lo stesso.
Bruciate i tempi, quando sono bruciati in questo modo non vi sono nè rimorsi nè rimpianti.....solo amore.
SMACK!!!!!!!!!!!!

kicca ha detto...

Concordo per i figli ,ma non sempre si fanno scelte giuste quando si è troppo giovani ,molto dipende anche dalla fortuna.
Io scrivo come parlo ,sopratutto mi piace chi dice cio' che pensa ,non preoccuparti troppo della suscettibilita' ,meglio risultare veri e piacere per questo !! ;)

baci a te ^__^

Paola Tassinari ha detto...

Kikka, Kikka, ......bisogna pur scegliere......e quando si è più grandi allora, allora ti frega la paura..........*_*