lunedì 28 giugno 2010

CIBO/DNA/FUTURO

Tra le tante declinazioni che gli studi sul DNA possono prendere in futuro, uno dei più interessanti è quello della nutrigenomica: l’ applicazione del nostro profilo genetico alla scelta dei cibi più adatti per prevenire le malattie ( soprattutto cardiovascolari e tumorali) e rendere più lunghi gli anni di vita in piena salute.

Quando un giorno sarà diventato semplice e poco costoso analizzare il DNA di ciascuno, sarà possibile studiare il profilo dei geni per calcolare la predisposizione alle malattie e adattare la propria dieta a queste informazioni.

La nutrigenomica ci darà una mano anche a combattere il diabete e l’ obesità oltre al cancro..

Diabete ed obesità sono indicate come le epidemie del nostro secolo.

Se il mondo occidentale si ammala per troppo cibo, la FAO calcola che nel 2009 è stata varcata la soglia di un milione di persone che soffrono la fame.

Uno dei problemi per l’ approvvigionamento di cibo dei paesi poveri nasce dalla crisi energetica che ha stornato dall’ alimentazione verso la produzione di biocarburanti circa il 5 per cento del consumo mondiale di cereali ottenendo solo un misero 0,5 per cento di contributo al conto energetico globale.

Occorre riportare la bilancia in equilibrio e la genetica ci può aiutare. Uno dei problemi della produzione di biocarburi sta nella capacità dei batteri di sostenere il processo di fermentazione che trasforma i vegetali in carburante. La soluzione potrebbe arrivare da batteri geneticamente modificati in grado di rendere il processo più rapido in modo di abbassare i costi.

I costi la vera indicatrice per capire se una nuova tecnica scientifica avrà successo o meno.



6 commenti:

Gaetano Barbella ha detto...

Un breve ragionamento terra terra. Il discorso della nutrigenomica, che vale per la salute del corpo, è al limite come occuparsi di una macchina di formula uno - mettiamo -, perché sia sempre più veloce e a perfetta tenuta nei diversi circuiti di gara. Resta però la necessità che chi la guida sia un campione, anche lui dal suo canto ligio ad una disciplina ferrea non diversa da tutti i campioni delle discipline sportive in genere. Questo comporta anche una regolata alimentazione ed una vita sufficientemente equilibrata senza disporsi sregolatezze mondane.
Dunque, traslando la cosa - mettiamo - all'uomo predisposto ad una disciplina nutrigenomica, che vale per il corpo biofisico, ci fa capire che anche la rispettiva parte animica intellettiva deve disporsi dal canto suo, ad un'analoga disciplina. Non solo, le forze politiche, imprenditoriali e sociali in genere, che incaricano fior di ricercatori scientifici per la nutrigenomica e non solo, devono anche occuparsi assolutamente della etica sociale a tutti i livelli. Non che valga per loro il detto, "fate quel che vi dico ma non quel che faccio".
Allora, siccome tutto questo ragionamento è noto in partenza a chi si dispone a pubblicizzare la nutrigenomica, vuol dire che è destinata a vincere solo una cosa, il vero scopo, il business.
Nondimeno vada per la nutrigenomica, almeno per quelli di buona volontà che non si lasciano incantare da una società non diversa da quella Sodoma o Gomorra di Biblica memoria.
Gaetano

Raffaele ha detto...

Carissima Teoderica,
nel dna è impresso quell'imprinting di quel sentiero già programmato, così come oggi è la tua FESTA... Sentiti Auguroni al Tuo Bel Cuore....

Paola Tassinari ha detto...

Caro Gaetano,
il tuo ragionamento non fa una piega.
Tutto è mercato, tutto è business, ma già i greci e pure i romani ( sei quello che mangi dicevano)sapevano l' importanza del cibo. Se stai bene fisicamente stai meglio anche moralmente. Non voglio demonizzare il mercato, vorrei solo liberarmi dalla tagliola del pensiero debole, dal relativismo e dal politicamente corretto, vorrei avere capacità di scelta. La scienza e la tecnica ci hanno migliorato la vita ma la globalizzazione ed il relativo arricchimento abnorme di pochi crea il gioco perverso di buttare a mare tutti i valori, pur di arricchirsi.
E' veramente una società Sodoma e Gomorra,non c'è differenza fra povero e ricco è il nichilismo più sfrenato, ci hanno reso polli da allevamento.
Ciao Gaetano.

Paola Tassinari ha detto...

Caro Raffaele,
grazie degli auguri, il 29 giugno è il mio onomastico, ma è anche la data del mio matrimonio...quindi i tuoi auguri sono stati molto graditi.
Ciao.

Gaetano Barbella ha detto...

Paola, scusa in ginocchio, sono un balordo.
Auguri doppi anche se in ritardo.

Un doppio abbraccio,
Gaetano

Paola Tassinari ha detto...

Gaetano,
addirittura scusa in ginocchio...i tuoi auguri sono sempre graditi.
Avevo scelto come data del matrimonio il 29 giugno, perchè Pietro e Paolo sono una "coppia" ferrea e poi un tempo era un giorno festivo e quindi era beneaugurale, dopo tanti anni: 35, devo dire che è stata una buona data.
Ciao.