venerdì 3 febbraio 2012

A FERRARA ANDAI( racconto in 17 puntate)

4 puntata



Pure acquisterei, se potessi, il nudo di Modigliani che si trova nella seconda sala della mostra.
Amedeo Clemente Modigliani (Livorno, 12 luglio 1884 – Parigi, 24 gennaio 1920) è stato un pittore e scultore italiano, noto anche con lo pseudonimo di Dedo o di Modì e celebre per i suoi ritratti e nudi femminili caratterizzati da volti stilizzati e colli affusolati. Modì soffriva di depressione e solitudine interna, proveniva da una famiglia agiata ebrea. Studiò inizialmente a Firenze e qui forse respirò la passione per la scultura (come non amarla dopo aver visto le sculture di Firenze?). Passò poi a Venezia dove scoprì l' hashish e i bagordi piuttosto che frequentare l' Accademia e forse proprio da Venezia proviene l' ispirazione per i particolari colori delle sue tele e quell' aurea malinconica che ne permea l' opera. Si dice completasse un ritratto in una o due sedute. Una volta terminati, non ritoccava mai i suoi dipinti. Eppure, tutti coloro che posarono per lui dissero che essere ritratti da Modigliani era come farsi spogliare l'anima. I finanziamenti che Modigliani riceveva svanivano rapidamente in droghe e alcool. I suoi tuffi nell' alcool e nelle droghe divennero sempre più frequenti. Dopo che i suoi amici non ne ebbero notizia per diversi giorni, trovarono Modigliani delirante nel letto, mentre si aggrappava a Jeanne, la compagna. Venne convocato un dottore, ma c'era ormai poco da fare, e Modì spirò. Jeanne al nono mese di gravidanza, disperata si buttò dal quinto piano e seguì la sorte del suo compagno.
I nudi di Modì hanno il loro fulcro nei colori terrosi e allo stesso tempo luminosi. Grazia ed eleganza, leggiadria e solitudine sono unite nella semplicazione delle forme.
La stessa solitudine, gli stessi colori opachi e allo stesso tempo luminosi, mi fa pensare ad un ossimoro della pittura , e mi ricorda la pittura solitaria di Giorgio Morandi.
Cercando su internet , nessuno, dico nessuno paragona Modigliani a Morandi, ma io li trovo simili come mai?



immagine di Teoderica

12 commenti:

ilcuorecomeilmare ha detto...

...perchè tu hai occhi e pensieri straordinari. Tutto qui.
E tutto questo tuo vedere e porgere a noi è come esserti accanto per le sale della mostra.
Grande Paola :-))
Buon fine settimana, pare sia bianca dalle tue parti.
Un beso blanc cold.

Paola Tassinari ha detto...

Caro Cosimo,
è che io conosco bene la solitudine dell' anima.
Qua è freddo e c'è un metro di neve.
Fai conto che ti tiri una palata di neve ghiacciata come fosse un bacio d' urto.
Ciao.

Anonimo ha detto...

Sono andata a Ferrara un mese fa per visitare la mostra.. In una sala ho visto un quadro.. c'era una donna magrissima con le occhiaie e un vestito bianco (credo) solo che non riesco a trovarlo da nessuna parte...evidentemente non è famoso.. ma mi ha colpito moltissimo, soprattutto per le labbra rosse della donna e per gli occhi che non guardavano da nessuna parte...Ti prego..dimmi che sai come si chiama il quadro..

Paola Tassinari ha detto...

Secondo me potrebbe essere "Una Ragazza dai capelli Rossi" di Jules Pascin, ma senza sapere quale era la stanza è impossibile...comunque vai a vedere , la tua descrizione mi ha fatto venire quel quadro lì.
Ciao spero di poterti essere stata di aiuto.

Paola Tassinari ha detto...

Ma ora che ci penso c' era anche un ritratto di Van Dongen che aveva le occhiaie, le labbra rosse e un cappello rosso.

ilcuorecomeilmare ha detto...

...mai neve ghiacciata è stata accettata così bene.

Anonimo ha detto...

non la trovo... uffa! Mi ricordo che era magrissima, anzi decisamente anoressica.. e che non riuscivo a smettere di guardarla.. chissà.. forse devo tornarci.. Intanto grazie :)

Paola Tassinari ha detto...

L' unico modo è comprare il catalogo della mostra, forse lo trovi ancora on line...non andare a Ferrara perchè l' esposizione è già chiusa da qualche mese.
Ciao.

Gaetano Barbella ha detto...

Leggo da qualche parte del mondo dell'arte che i due (della M) non avevano gran ché in comune per vederli uno accanto all'altro, non tanto per la pittura. In Modigliani entrava in primo piano l'aspetto fortemente esistenziale del personaggio; in Morandi invece si distingueva la singolare evanescenza dei disegni, la quiete metafisica delle sue opere. Morandi può essere decisamente considerato uno scopritore ante litteram del minimaliusmo, soprattutto per il tono lirico e rarefatto della sua poetica. E Modigliani?
Modigliani è preso per l'ossessione per il corpo femminile. In lui domina un forte rigore di composizione spaziale. Sguardi che non si incontrano mai, assenti. Una tendenza verso l'astrazione e una composizione modulare in cui sono annullate le differenze specifiche, le individualità. «Le mie modelle – si dice che così dicesse – non hanno pupille, ma vedono ugualmente.». Chissà che proprio in quest'assenza vi si può collocare la quiete metafisica di Morandi, mi viene da dire per mio conto.
Ciao Paola
Tanino preso per tutti e due le Emme.

Soffio ha detto...

Che cosa ci racconti Teo.....Modigliani é un caso molto emblematico e simbolico di un percorso

Paola Tassinari ha detto...

...Chissà che proprio in quest'assenza vi si può collocare la quiete metafisica di Morandi, mi viene da dire per mio conto...carissimo Tanino, un bacio, addirittura mi sovviene di chiamarti amore, i crtici faranno dei balzi sulle sedie , troppi studi hanno loro, io che mi lascio guidare dal cuore trovo in loro, l' assenza, la solitudine e non importa che Modì fosse pieno di amici e Morandi no,inoltre l' amico del cuore di Morandi cioè Osvaldo Licini, aveva conosciuto ed ammirato Modì.
Lo sai Tanino che stavo pensando a te?
E ti ho trovato qui.
Volevo raccontarti un poco delle mie peripezie letterarie.
Che delusioni!
Ciao Gaetano e ten bota.

Paola Tassinari ha detto...

Caro Soffio,
ho teorie sull' arte molto particolari, vedi quando vedo certi quadri, mi sembra di capire l' autore,come se fosse un altro me.
Ciao.