lunedì 10 dicembre 2012

BIANCA CAPPELLO E L'INGANNO

Bianca Cappello era figlia di un gentiluomo veneziano di antica famiglia patrizia, Bartolommeo Cappello, e di Pellegrina Morosini. Nel 1563 si era innamorata del fiorentino Pietro Bonaventuri ed era fuggita con lui a Firenze, dove il 12 dicembre di quel medesimo anno i due amanti contrassero matrimonio.
A Firenze si guadagnò l’ammirazione di molte persone e lo stesso Granduca si innamorò di lei. Per averla vicina il Granduca nominò suo guardarobiere il Bonaventuri e tenne nella reggia la bellissima Bianca.

La consorte del Granduca, Giovanna, sfornava figlie femmine in gran quantità ma non il desiderato figlio maschio ed erede, fu così che Bianca organizzò l'inganno.
Bianca, essendo sterile, ingannò il  Granduca spacciando per suo il figlio di una popolana, e tutti i complici e testimoni di ciò furono fatti uccidere in vari modi da suoi sicari. Solo una donna prima di essere uccisa riuscì a rivelare l’intrigo. Scoperto l’inganno Francesco la perdonò e riconobbe lo stesso il figlio al quale assicurò comunque un futuro decoroso.

Alla morte della consorte del Granduca, Giovanna d’Austria, Francesco sposò Bianca Cappello nonostante fossero passati poco meno di due mesi dal lutto e Bianca fosse malvista da tutta la famiglia.
Pagarono entrambi la cocciutaggine del loro amore, anche se è Bianca che si dimostra la più arrivista e non si adegua alle regole.
Fu così che Bianca e il Granduca, compagni di vita, lo furono anche in morte, in quanto avvelenati entrambi ad un banchetto, spirarono l'uno dopo pochi giorni dall'altro. All'epoca si disse malaria, ma i rilievi scientifici odierni, hanno sentenziato che la loro morte fu dovuta all'arsenico.



immagine di Teoderica


3 commenti:

ilcuorecomeilmare ha detto...

L'inganno muoverà il mondo, e sempre da parte di uomini senza scrupoli e pudore. L'inganno è nelle pratiche dei perdenti, anche se all'apparenza sembrerebbe il contrario. Ad alcuni inganni di massa l'uomo è sempre riuscito a ribellarsi, fino a vincere. A me l'inganno non piace, ne mai piacerà, perchè è come ingannare me stesso.
Purtroppo l’inganno che sale sempre di più alla ribalta è quello al femminile. A dimostrazione di un mondo ancora morbosamente maschilista.
La storia delle caste è piena di inganni e di rimedi letali al femminile ed al maschile.
Lucrezia Borgia che ha dato il là ai natali del dolce biscegliese, il "sospiro", di cui tanto parli bene in un post precedente, fino a far venire l'acquolina in bocca a tutte le ore, viene ricordata pure per qualche inganno e per l'uso del veleno. Tanto da meritarsi l'appellativo di Signora dei Veleni. Infatti la sua vita è ricca di colpi di scena fino a tragiche morti. Invece Michele Sindona, spericolato faccendiere finanziario ha perso la vita dopo aver ordinato, alcuni dicono a seguito di invito, e bevuto un caffè, mentre era detenuto in carcere. Da qualche anno, con un accentuarsi negli ultimi mesi, per noi tutti, c'è l'inganno perpetrato e messo in atto dal mondo finanziario, sopratutto europeo, sotto le mentite vesti di “unità europea”: è il nuovo veleno per tutti. E’ stata rubata, tra le altre cose, agli stati membri, la possibilità di stampare valuta.. Adesso stanno tentando di rubare la democrazia elettiva ai cittadini di ogni stato membro, ingannando i padri fondatori dell’Europa unita. Anzi, è di oggi la premiazione, all’Unione Europea, del Nobel per la pace…Oserei dire il premio nobel per la morte dei risparmi, del lavoro, degli stipendi, delle pensioni, della cura da malattie, di una vita decorosa..

Cara Paola, meglio un abbraccio ai "sospiri", quelli almeno sono dolcezze certe elevate alla

ilcuorecomeilmare ha detto...

..ennesima potenza (non è apparso prima))

Paola Tassinari ha detto...

Che commento impetuoso, ti sei infuriato per lìinganno come di solito fai per la Chiesa...ma devo darti comunque ragione è con l'inganno che si tengono sottomesse le persone.
Meglio addolcirsi con un dolcetto.
Ciao.