giovedì 4 settembre 2014

RACCONTI DAL MARE 8

Da allora, Caterina, non va al mare solo per stare  stesa al sole, il mare è il suo istituto di bellezza.
Caterina va al mare in bicicletta, lungo la pista ciclabile, si ferma a rubare, dai rami penzolanti dei frutti, ciliegie, pesche, fichi, a seconda del mese, se è giugno o agosto, ad esempio ci sono rispettivamente le ciliegie e i fichi.
Da qualche auto viene fuori un "ladra"indirizzato a lei, ed una volta Caterina è stata pescata da un contadino, il quale l'ha perdonata, in fin dei conti i rami sporgono sul tragitto della ciclabile mica invado il suo terreno.
Giunta al mare Caterina va subito a nuotare, fin che le forze la sorreggono, poi si stende al sole e si addormenta.
Quando si sveglia mangia qualcosa, legge un po' e poi riprende la bicicletta per il ritorno, fermandosi alle due fontanelle del percorso per bere e per bagnarsi la testa, questo impedisce il colpo di sole.
Come ho scritto sopra, il mare è  l' istituto di bellezza per Caterina, certo anche la bicicletta fa bene al fisico, il fatto è che l'aria del mare e ancora dippiù il  bagno nelle sue acque, stimola  il ritmo interiore e l'energia vitale,elimina gli squilibri energetici dovuti a stati d'animo negativi, favorisce l'attività mentale, dona serenità e pace interiore.
Agisce nel contempo come tranquillante dopo una giornata lunga e faticosa
 Scaccia la follia, il nervosismo, la paura, la depressione, i pensieri  neri, il panico, gli incubi notturni.
Conferisce ragione, prudenza, coraggio, saggezza. 
Vi sembra un po' troppo, a Caterina fa tutto ciò, perchè lei  è come l'acqua del mare, anzi l'acqua del mare è la sua culla, è l'acqua amniotica, immergersi  ed emergere è per Caterina rinascere ogni volta.
Le nostre nonne ci hanno cresciuto con la convinzione che venire a contatto con l’acqua, durante i  "giorni rossi," era controindicato per la  salute, niente docce, niente bagni, niente mare, niente piscina.
Caterina, tiene a dire alle donne che eventualmente leggeranno questo racconto, che lei quando è vicina "ai giorni" e si sente assai nervosa, va al mare, si immerge e nuota dolcemente e..."quei giorni" arrivano subito liberandola da fastidiose e dolorose attese.
Caterina ricorda le amiche che le dicevano: " è venuto il marchese?" lei le guardava con occhi stupiti, credeva ad un marchese, quello dei romanzi, attrente, ricco, gentile e aspettava il principe/marchese.
E  arrivò il marchese dei miei stivali, altro che principe...ma questa è un'altra storia.


immagine di Teoderica

Nessun commento: