La pasta secca, invece nasce al sud e sembra di origine araba nomade.
È uno scrittore arabo che ci informa, attraverso uno scritto del 1150 che si produceva una pasta dalla forma di "vermicelli", gli antenati degli attuali spaghetti.
La pasta fresca è uno dei prodotti più rappresentativi della gastronomia romagnola.Viene proposta nella versione asciutta o in brodo, ed è da considerarsi "vera" pasta quella "fatta in casa" che deve essere consumata entro pochi giorni.
Il carattere fortemente anticlericale dei romagnoli è rivelato anche da un caratteristico piatto di pasta della Romagna: gli STROZZAPRETI, striscioline arrotondate che si ottengono sfregando fra le mani un impasto composto da farina, acqua e un pizzico di sale. Dopo la bollitura vengono portati in tavola conditi con il sugo di pomodoro e salsiccia.
16 commenti:
Ummm! Che buoni gli strozzapreti! Mia suocera (un'ottima suocera, che chiamavo "mamma") li faceva sempre con amore per noi. Che bel ricordo hai suscitato, Teo...
Buon week end.
annarita:)
Dimenticavo di scrivere che l'mmagine è molto suggestiva. Complimenti:)
A proposito di anticlericalismo e giù di li, senti questa mia poesia in napoletano che feci allorchè fu eletto il Presidente Napolitano.
Questo per dirti, in modo divertente, che tutti i guai sono dovuti a Roma e non tanto a coloro che l'hanno dominata nel tempo.
MA IO SONO NAPOLITANO!
Po’ dich’ie, ‘a ggent’ de Napule
s’allamenta pecché, ‘a quannno
se ne jette ‘o rre, che pe’ lloro era
‘nu ddio, ‘e ccose se so’ mmise
assai malamente. Ma comme mai,
doppe ne so' venut’, fino a mò, tre,
De Nicola, Leone e l’ultem’, chill’
‘e mò, Napolitano, e nun è cagnata
‘a museca? Cosa d’ascì scem’!
Ma ‘a ggente de Napule nun tene
tuort’, pecché ‘o guaio, sapite
addò stà? A Rroma.
È Rroma ‘a mammasantissima,
chell’ che fa cagnà faccia e core
de tutt’‘a ggente che va llà.
Pure chillo rre de Napule jette
a Rroma, fujenne, fujenne, però.
C’‘a pace ‘e Ddio, pe’ vvia d’‘o Papa,
forse pur’isso cagnaje coll’anema,
e accussì, dopp’ muort’, pur’ ‘n Paravis’,
nun se sapett’ cchiù de Napule bella.
Ie dicesse a chisto punto de fa ‘na cosa,
just’ mò che sta venenn’ Natale.
Chissà, chisto Presidente, cagnann’ casa,
cagnen’ pur’e ccose pe’ Napule.
Dicess’, qua’ Quirinale! Ce vò
‘o Presebbio pe’ isso che ‘na vota era contro.
Mo’ facess’, pe’ penitenza,
‘a part’ ‘e San Giuseppe e abbarass’
‘e fatt’ ‘e Giesù Bambino, che songe pure chille d’i napulitan’.
Tal’ e qual’ a chilli dduje d’‘a Tivu che s’allamenten’
(d’‘o supierch’) dicenne sotte sotte,
ma io sono Paolo Bonolis!
Ciao Gaetano
Teo conosco le delizie romagnole, per anni ho trascorso le vacanze in Romagna: Viserba, Viserbella, Bellaria, Igea Marina, Riccione, Milano Marittima...
Caro Gaetano, non ho capito molto della tua poesia ( faccio fatica anche a leggere il vernacolo romagnolo)però mi piacerebbe vedere la "tua cartina geografica su Roma".
Forse non ti ho ancora detto che le tue "cartine" figure/geometrie/arcani mi piacciono molto.
Esprimersi in dialetto è una forma d' arte che recupera suoni e significati legati alle proprie radici.
Perchè un albero svetti , ha bisogno di radici ben piantate, il pino ad esempio ha radici non profonde e spesso accade che col vento si schianti.
Un abbraccio ed una solare domenica a te, e ai tuoi familiari.
Ciao.
Annarita, tu devi essere stata un' amabile nuora.
Un riabbraccio a te :-)
Cara Stella, un' intenditrice come te, non poteva che venire alle nostre spiagge, per le sue vacanze.
Un abbraccio e.....ciao.
Hai ragione di non capire, perciò eccoti la traduzione della poesia.
MA IO SONO NAPOLITANO!
Poi dico io, la gente di Napoli
si lamenta perché, da quando
se ne andò il re, che per loro era
un dio, le cose si sono messe
assai male. Ma come mai,
dopo ne sono venuti, fin’ora, tre,
De Nicola, Leone e l’ultimo, quello
di ora, Napolitano, e non è cambiato
la musica? Cosa da diventare scemi!
Ma la gente di Napoli non ha
torto, perché il guaio, sapete
dove stà? A Roma.
È Roma la mammasantissima,
quella che fa cambiare faccia e cuore
di tutta la gente che va là.
Pure quel re di Napoli andò
a Roma, fuggendo, fuggendo, però.
Con la pace di Dio, per via del Papa,
forse pure lui cambiò con l’anima,
e così dopo morto, pure in Paradiso,
non si seppe più nulla di Napoli bella.
Io direi a questo punto di fare una cosa,
giusto ora che sta per venire Natale.
Chissà, questo Presidente, cambiando casa,
cambiano pure le cose per Napoli.
Direi, quale Quirinale! Ci vuole
il Presepe per lui che una volta era contro.
Adesso che facesse, per penitenza,
la parte di San Giuseppe e badasse
ai fatti di Gesù Bambino,
che sono pure quelli dei napoletani.
Tale e quale a quei due della Tv che si lamentano
(del troppo) dicendo con furbizia,
ma io sono Paolo Bonolis!
Buona Domenica,
Gaetano
Ti manderò la "carta" di Roma con una mail
Paola, hai intitolato il disegno "Primavera blu". Mi viene da aggiungere a perfezione, questa riflessione celebre su questo colore.
«La vocazione del blu alla profondità è così forte che proprio nelle gradazioni più profonde diviene più intensa e intima. Più il blu è profondo e più richiama l'idea dell'infinito, suscitando la nostalgia della purezza e del soprannaturale. E' il colore del cielo, come appunto ce lo immaginiamo quando sentiamo la parola cielo». Dal saggio «Lo spirito dell'arte» di Wassilj Kandinskij, pittore russo (1866-1944).
E quelle tracce rosse qua e là? Può essere la vita che germoglia.
Gaetano
Non so, Paola, se faccio a tempo per invitarmi a cena, ma gli strozzapreti devono essere davvero eccezionali col ragù di salsiccia.
Era un pasta tanto golosa che faceva strozzare i preti famelici.
E lo è ancora, tanto golosa.
Ma noi non ci facciamo mica strozzare.
PS. Sai che anche con la polenta il sugo di salsicce è davvero... ingordo?
Un saluto a tutti i commensali.
Gaetano, grazie della traduzione.
Le carte di Roma sono meravigliose.
Mi piacerebbe pubblicarne , almeno una ( se tu me ne dai il permesso)con accanto una mia ispirazione.
Il blù, non l' azzurro, è il mio colore preferito, a volte altri colori prendono il sopravvento, ma poi il blù ritorna sempre.
Me ne innamorai da bambina vedendo il cielo stellato del mausoleo di Galla Placidia a Ravenna.
Il rosso è vita, quando mio figlio se ne è andato lontano, in casa ho messo tende, cuscini e copriletti rossi.
Ho un' amica che si occupa di feng shui,interessante, ma io i colori voglio sceglierli da sola, anzi sono loro che mi scelgono.
Buonanotte e sogni d' oro.
Puoi arrivare anche in ritardo, sarai sempre accetto alla tavola.
Ti offrirò un po' di piadina calda con prosciutto e fichi, poi un piatto di strozzapreti col ragù di salsiccia, poi salsiccia e lonza ai ferri con contorno di pomodori impanati, il tutto innaffiato con sangiovese corposo. Per finire zuppa inglese ben piena di rosolio , ciambella e marzapane da inzuppare in un bicchiere di albana dolce.
Caffè,e come digestivo il nocino ( fatto da me).
Poi un mucchio di chiacchere strane , anche sugli Ufo se vuoi, sorseggiando un goccio di vin santo , oppure sbocconcellando ciliegie sotto spirito (fatte da me )
Ti va ?
Ecco, con la visione della mia geo-carta geomantica di Roma (che sono confuse per astrologiche: ma c'è relazione), hai l'esempio di un peculiare modo di disporsi della coscienza collettiva relativa. Immagina che la terra, con tutte le sue località, faccia parte di un macrocosmo in cui interagisce con il cielo. Il cielo è stato sempre oggetto di indagine da parte degli astrologhi per intravedervi i segni degli influssi sulla vita terrestre e in particolare del tema di nascita. E qui conta dove si nasce e quando, per formare i presupposti iniziali di base, ma si "nasce" continuamentre, perciò in ogni luogo che sostiamo subiamo dei cambiamenti in virtù anche delle persone con le quali abbiamo relazione. Per capire meglio tutto ciò basta considerare come microcosmo l'atomo di cui gli elettroni corrispondono ai pianeti che ruotano nel sistema solare che sono sotto controllo degli astrologhi per i temi previsionali non solo di nascita. Ma l'atomo è composto anche dal nucleo con i protoni e neutroni che possono relativizzarsi alla terra. Di qui, entrando nei dettagli si riesce a dare valenza alle mie configurazioni geomantiche della morfologia terrestre. Questo perché sappiamo che il nucleo dell'atomo è oggetto di fondamentale interesse dei fisici della materia nucleare.
L’industria nucleare è fondata su una caratteristica degli atomi di alcuni elementi pesanti se un neutrone lento colpisce il nucleo di un atomo di uranio, si rompe l’equilibrio che teneva saldate le particelle del nucleo e l’atomo si spezza in due; è questa la fissione nucleare. Dalla fissione si libera una grande quantità di energia. Il neutrone è dunque lo strumento base dell’industria nucleare.
Grazie alle caratteristiche degli elementi radioattivi, i ricercatori trovano ormai innumerevoli applicazioni in ogni campo della ricerca scientifica e delle attività industriali. Le radiazioni inoltre possono modificare la struttura della sostanza vivente; se la dose di radiazioni è forte gli organismi colpiti muoiono. Quindi si può ricorrere alle radiazioni per sterilizzare a freddo gli alimenti perché i microrganismi responsabili dell’alterazione dei cibi vengono uccisi. Con dosi minori si possono causare modificazioni di caratteri ereditari: nuove piante coltivate più produttive sono state ottenute con questo mezzo.
Dall’atomo dunque è venuto anche un potente strumento che permette all’uomo di plasmare il regno animale e vegetale, secondo le esigenze di una sempre più abbondante e meno costosa produzione di alimenti.
A questo punto si può capire quanto sia utile conoscere tutto ciò che avviene nel nucleo macrocosmico della vita terrestre. La conoscenza della situazione macrocosmica della realtà planetaria - gli elettroni dell'atomo - con i reperti astrologici, è solo un dato di partenza assai utile, ma per influire sul nucleo macrocosmico terrestre, abbiamo appurato quanto sia importante la conoscenza intima dei neutroni.
Dunque, se le mie geo-carte geomantiche vi riguardano, si ha il modo di capire a che razza di influssi sono esposti gli abitanti di questa o quella località.
Adesso hai capito quanto sia influente Roma per dare la sua peculiare impronta aliena ai suoi abitanti. Si tratta della forza di una grande macchina che può identificarsi alla "fuia/ con quel gigante che con lei delinque" della citazione dantesca del XXXIII canto, verso 44 e 45, del purgatorio della Divina Commedia. Ma è appunto una macchina che è l'uomo stesso a predisporre inconsapevolmente. Per cambiare in meglio o in peggio le cose l'uomo può modificare l'assetto urbano che è ben poca cosa. Solo un cataclisma o una guerra lo può veramente.
Adesso si può capire perché nel passato si decideva di radere al suolo una città nemica: per esempio Cartagine ad opera dei romani.
Mi farà piacere che tu pubblichi la "carta" di Roma. Ma se entri nel mio sito ne troverai altre sul portale ( una su Campo marzio di Roma per esempio) e fra gli studi. In particolare su quelli (due) relativi a Nostradamus.
Abbracci,
Gaetano
Cara Paola, Campo Marzio visto secondo la mia geo-carta di Roma, ti farà capire in pieno come funzionerebbe la mia argomentata macchina aliena romana. Clicca qui e leggerai un mio saggio in proposito che ti sarà molto utile.
Ciao,
Gaetano
Caro Gaetano, le tue carte mi piacciono molto,ti ringrazio per la "spiegazione", credo di aver capito il concetto, ma devo elaborare i tuoi scritti.
Alcuni li avevo già letti, non avevo però collegato le tue carte luogo/tempo/mistero ai tuoi studi, pensavo le costruissi ispirandoti solo alla morfologia del luogo, invece credo di aver capito che ti leghi anche all' astronomia e all' astrologia , e pure alla matematica e alla fisica.
Io ci credo che i luoghi influenzino le persone ( una mia battuta è : i toscani sono una popolazione di belle fattezze, la bellezza della loro terra ha influito sul loro DNA )
Credo di aver capito bene quanto sia influente Roma per dare la sua peculiare impronta aliena ai suoi abitanti, un po' meno bene il come riesci ad individuare le forme nascoste nei luoghi.
Con molta umiltà, cercherò di leggere le carte con gli occhi interni.
Sai, neanche a farlo in modo premeditato, sto leggendo " Angeli e Demoni" di Dan Brown, e sai che ti dico......sento che c'è un fondo di verità, celata in veste di romanzo, sento un fondo di vero......la stessa cosa mi era capitata col " Codice da Vinci" anche se poi da circa la metà in poi, l' autore ha ridicolizzato il tutto.
E sempre per stare in tema, ieri sera sono andata a sentire Piergiorgio Odifreddi, il quale parlava di Galileo e Keplero in una conferenza per il settembre dantesco ravennate.......tanta gente, tanti applausi ma il relatore non mi ha affascinato in quanto troppo scienziato e poco filosofo.
Divulgativo senza appassionare.
Sono stata lunghissima, ti chido scusa per aver abusato della tua pazienza.
Ciao.
Ciao a tutti e principalmente a Gaetano. Anche io sono interessato a queste carte geomantiche di Roma. Dove posso vederle?
Grazie
vanadia@gmail.com
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