sabato 21 novembre 2009

FAO E LE VOCI DAL SILENZIO

I CONTI

2008/2009 stanziati 784 milioni di dollari di cui :

89,5 per la lotta alla fame

41,45 per l’ ufficio del direttore generale

20,22 per i servizi

31,9 per informazioni e tecnologia

La FAO, ha chiuso pochi giorni fa l’ ennesimo vertice mondiale a Roma ( la FAO è la sola organizzazione dell’ ONU che abbia sede in Italia), continua a fagocitare un fiume di soldi che invece di essere destinati direttamente a chi ne ha bisogno finiscono per alimentare la costosissima macchina.

Lo hanno definito il vertice delle promesse ma forse passerà alla storia come il vertice dell’ indifferenza, perché i Grandi della terra hanno ignorato l’appuntamento.

Indifferenza culturale oltre che politica, le colpe degli Stati Uniti e dei leader europei esistono, ma ci sono anche le oligarchie politiche dei paesi poveri e i loro regimi antidemocratici; ci sono le multinazionali che si arricchiscono, ci sono i dittatori che affamano il loro Paese e ci sono i costi di una macchina farraginosa.

VOCI DAL SILENZIO

Benedetto XVI : Sì la fame può essere vinta, occorre unire solidarietà alla giustizia. le regole del commercio internazionale vanno sottratte alla logica del profitto fine a sé stesso, orientandole all'autosufficienza dei paesi più bisognosi. Unire la solidarietà alla giustizia: non posso mai donare all'altro del mio senza avergli dato in primo luogo ciò che gli compete secondo giustizia.

Kenya, Padre Alfonso Poppi: Investire sull'educazione al lavoro per responsabilizzare le comunità. Non solo cibo, si deve insistere sul bene comune, le risorse ci sono ma mancano mezzi ed infrastrutture.

Filippine, Padre Giovanni Re: va restituita dignità ai contadini, e posto un freno alla corruzione. Aumento dei prezzi e crisi spingono ad emigrare. Occorre dare maggiore importanza al mondo agricolo.

Brasile, Padre Ignazio Lastrico: bisogna imparare a riconoscere il valore di ogni uomo per riuscire un giorno a sradicare veramente la miseria. In un paese che vede ricchezze enormi in mano a pochissimi c' è da insegnare soprattutto la fraternità.

5 commenti:

pierperrone ha detto...

Paola, bellissimo post.
C'è un mondo diverso dall'altra parte dell'emisfero. Di là, al west, al nostro west, e al sud, al sud del mondo.

Sono stato di là una volta.
Non a vedere il mondo dei poveri. Quello ad un turista del mondo consumista non è permesso. E per fortuna, ovviamente.
Ma sono stato a Tulum.

Tulum è una spiaggia bianca su un mare turchese, tinto del verde della foresta che si specchia nell'acqua cristallina.
A Tulum, sulla sommità di una dolce collina di sabbia, si alzano i resti malinconici di alcuni templi a piramide e di un villaggio dei Maya.
Era un piccolo villaggio. Oggi sono solo misere rovine.
Non è qui che si trovano le splendide ed ardite architetture maya. Le piramidi che danno le veritiggini. Gli osservatori che aprivano le porte degli spazi siderali.
Non si trovano qui queste meraviglie degli uomini.
A Tulum si racconta una storia. Una storia vera.
Da questa spiaggia, da quella collina, da quell'osservatorio di modeste dimensioni proiettato nel mare azzurro cobalto, hanno visto arrivare le navi spagnole.
L'uomo occidentale, moderno, tecnologico, dio, insomma, con i suoi paramenti di cannoni e corazze. Le navi del re cristiano, le navi dell'esploratore Pisarro, sono state avviste per la prima volta dai Maya in questo posto, da questa spiaggia, da questo punto preciso del mondo.

Ci sono voluti pochissimi anni.
Dopo pochi mesi di Tulum e del popolo millenario dei Maya nulla più è rimasto.
Hanno bruciato i libri della loro sapienza, violentato le donne, ucciso i soldati, disarmato i soldati, dimesso i re, annientato i popoli, ucciso gli dei.
In pochi giorni è stata cancellata un'intera civiltà.
Sono rimasti a piangere, sull'azzurro cristallino che bacia le stelle nelle notti di luna, pochi resti di mattoni calcinato dalla salsedine.

Sono rimasti però.
Sono testimoni che urlano, di giorno e di notte.
Urlano contro la tracotanza dei popoli ricchi d'Europa.
Levano grida e alzano pianti al cielo per maledire le genti che non seppero portare altro che sciagura e rovina.
Che nel nome di Dio inflissero molto più che il dolore per il lutto e la violenza. Inflissero la sconfitta e l'oblio dal mondo.

Così si alza il loro grido.
Come il Grido di Lorca.
Si alza. A maledire.

Ma non riuscirono i potenti cannoni a cancellare la memoria di quelle rovine sul mare.
E quel grido, il grido di quelle rovine è il grido dei poveri.
Tu parli di Kenia, Filippine e Brasile. Di padre Alfonso, di padre Giovanni e padre Ignazio.
Spero che nelle loro parole il Grido che si alza abbia la sincera intenzione di restituire alle popolazioni offese a Tulum il bottino rubato cinque secoli fa.
Spero che il loro Grido sia davvero il grido dei poveri.

Delle parole dell'Uomo vestito di bianco lo sai cosa pensava Federico Lorca. Io penso lo stesso.
Ma al tempo stesso le parole dell'Uomo vestito di bianco sono ancora parole rivolte all'uomo. Parole dello spirito.
Nelle parole della politica, invece, aleggia il vuoto egoismo.
La peste.
La lebbra.
La brama.
La cupidigia.

Gaetano Barbella ha detto...

Cara Teo, il tuo scrivere ora è diventato un momologo e cambiano solo le tonalità. Sai chi sono i "bambini", dei quali fai sentire le flebili "voci del silenzio". Ma non sono quelle, le voci che dovrebbero invece sussistere quando le loro mamme e nonne cantano loro dolci "ninna nanna" per addormentarli.
Pietro ha parlato di un "bambino" che un tempo viveva felicemente al di là del nostro mondo che allora si dimensionava con armature per fagocitarli. E così fu.
Ecco uno dei "bambini" del film THE ISLAND. Oggi è solo meta felice di molti turisti.
Tu ti sei esaltata anticipando possibili tempi di un CRISTO TRIONFATORE che i cristiani ortodossi chiamano PANCREATORE. È presto, troppo presto! Oggi è la BESTIA con la sua statua dell'ANTICRISTO a succhiare sangue là dove lo trova. A lui piacciono i "bambini". Lui è come un fuoco che divampa nella foresta ed è l'ossigeno dell'aria che lo fa diventare più che un gigante. L'ossigeno è l'elemento vitale umano presente anche nell'acqua. L'ossigeno rappresenta il mondo dei "bambini".
Chi li salverà i "bambini"? i bambini stessi se diamo retta al film THE ISLAND.

Cara Paola, se vai da Annarita del suo blog "web 2.0 and something else", leggerai un mio "Commento Al Post su RWE Energy Giant" in cui addito una stella della speranza che un noto cineasta del momento ha chiamato LA STELLA CHE NON C'É. Si tratta appunto dei "bambini" che salveranno il mondo.
L'ossigeno è anche l'elemento dell'acqua pesante o ossido di deuterio o deuterossido che ha un ruolo importante nella tecnologia delle centrali nucleari a fissione.

Buon inizio di settimana,
Gaetano

Paola Tassinari ha detto...

Grazie del commento Piero, grazie perchè mi permette di rispondere con sdegno a chi mi ha illuso per tanti anni.......giovanissima ho creduto a chi mi diceva che la Chiesa voleva solo evangelizzare, che la FAO avrebbe risolto la fame nel mondo, che non avrei più visto quegli occhi umidi splendidi di bimbi con la loro pancia gonfia ( nella mia ignoranza chiedevo: " perchè se soffrono la fame hanno la pancia?")
Ci avevo creduto.......ora sono disgustata, non faccio parte della schiera degli utopisti, so l' importanza dell' economia, so l' importanza della ricchezza, conosco l' importanza degli imprenditori che creano lavoro ( diciamolo chiaro e tondo c' è chi nasce noce, c'è chi nasce platano, c' è chi nasce patata ....ad ognuno la sua indole e la sua capacità, l' importante è che tutti abbiano la stessa dignità)
Scusami ho divagato.....non sono un' utopista se chiedo che in certi ambiti: dove c'è fame, miseria, dolore le leggi del profitto fine a sè stesso NON DEBBANO ESISTERE . Ormai lo abbiamo capito NON VOGLIONO TOGLIERE LA FAME NEL MONDO ed io come cittadina del mondo ricco MI VERGOGNO.
MI VERGOGNO e dico GRAZIE alla Chiesa, la quale avrà i suoi grossi sbagli ma fra tutti i Governi è il MIGLIORE.....e smettiamola di dire che la CHIESA deve essere solo spiritualità , per far sì che esista la spiritualità, che esistano i frati missionari deve esistere un' organizzazione, infatti ho visto quale organizzazione illusoria è la FAO.....meglio la Chiesa.
Il popolo laico, coi suoi simboli vuoti, Kant e l'Illuminismo sono peggiori della Chiesa, criticano la Chiesa e ci hanno dato un modello VUOTO.
La religione sarà cieca, ma la mancanza di Fede è vuoto.
Grazie Piero, per avermi dato modo di sfogare la mia vergogna di cittadina di un paese dove il cibo a volte si butta nel cassonetto dell' immondizia.
Ciao.

Paola Tassinari ha detto...

Ciao Gaetano, nelle belle Chiese di Ravenna Cristo è sempre rappresentato come Pantacrator, un Giovane imberbe quasi un fanciullo.......lasciate che i bimbi vengano a me.
Chi li salverà i "bambini"? i bambini stessi se diamo retta al film THE ISLAND.
I bambibi salvati da uomini/bambini, io credo che solo la conoscenza( studio e capacità) unita ad un animo puro come quello dei bambini possa toglierci da questo abisso di antisacralità.
La bestiaccia se ne andrà....... gli scienziati riusciranno a scindere l' ossigeno dall' acqua, divideranno le particelle. L'uomo/ bambino ricreerà il sacro idoneo alle nuove scoperte che l' uomo stesso ha inventato.
Adesso vado a leggere il tuo commento da Annarita, ho approfondito con gli scritti che tu mi hai indicato nel commento al post precedente: AFFASCINANTE......cose che non avevo mai sentito.
Ciao Gaetano e buon inizio settimana anche a te.

Paola Tassinari ha detto...

Ho scritto Pantacrator ma si scrive Pantocrator, che significa Signore del Mondo ed è una visione simbolica iniziale del Cristo di ambito bizantino.