Costruzione naturale di un ricordo
Un gruppo di drosofile ( moscerini della frutta) è esposto all' odore di frutta matura, per loro gradevole. Poi i moscerini subiscono una lieve scarica elettrica, che verrà ripetuta varie volte. Questi moscerini quando sentono l' odore di frutta scappano perchè memori della scossa elettrica che segue l' odore.
Costruzione artificiale di un ricordo
Un gruppo di moscerini subisce una lunga e sofisticata operazione di ingegneria genetica. le loro cellule nervose , mediante la luce laser, possono essere arttivate come se avessero ricevuto un impulso da un altro neurone, si attivano uno per uno i 300 neuroni coinvolti nella memoria, osservando il comportamento dei moscerini si individuano così i 12 neuroni( che sono il cassetto della memoria) che attivati insieme generano il falso ricordo, anche se non hanno ricevuto la scossa elettrica.
La memoria è il fondamento della nostra identità e del mondo che abitiamo.
Costruendo IO e il MONDO la memoria apre il senso della vita, che dipende infatti dalla visione del mondo di cui disponiamo grazie alla memoria.
Nessuno di noi abita il “mondo”, ma esclusivamente la propria “visione del mondo”costruita dalla memoria, in essa si deposita la cultura di appartenenza, le esperienze che abbiamo maturato nella famiglia in cui siamo nati, la lingua che utilizziamo, le forme emotive che abbiamo acquisito, che insieme, attraverso i percorsi accidentali della vita consentono a ciascuno di avere uno stile che ci rende unici.
Le scoperte scientifiche che hanno verificato ( per ora solo coi moscerini) la possibilità di iscrivere nella memoria “falsi ricordi”, se continueranno si potranno usare sia nel bene che nel male; si potranno rimuovere ricordi dolorosi ma si potranno anche usare per adattare la nostra visione del mondo e così oltre alla clonazione corporea potremmo avere anche l’ uomo robot.
8 commenti:
Stai lavorando sulla memoria. Anche tu ti sei soffermata su questo argomento.
La memoria di Gu, che guarda e cammina...
La memoria dei moscerini...
La memoria...
E' un tema che mi ha appassionato molto. Da sempre.
Per esempio la tesi all'università è stata in storia economica.
Ma la memoria non è la storia.
La storia viene scritta dagli uomini, è un'astrazione politica (nel senso buono della parola), vuole descrivere la strada che un popolo, una nazione, un gruppo, ha percorso per raggiungere il proprio presente. Può anche essere una storia di singoli uomini. Ma sempre in relazione con l'aspetto politico, o sociale, del tempo. Dei tempi.
La memoria è qualcosa di molto molto diverso. Principalmente è memoria individuale.
Memoria.
E'lei, è quella facoltà di non dimenticare i fatti, le sensazioni, gli accadimenti, che permette ad ogni uomo di costruirsi il romanzo della propria vita.
Perchè di romanzo si tratta. Di una trama infinatamente semplificata rispetto alla miriade di "micro-fatti" che colpiscono i nostri sensi.
Quel romanzo, la costruzione di quel romanzo è compito della coscienza. Della coscienza di ogni uomo.
La coscienza permette di dare un senso ai fatti, di metterli in relazione con il proprio sè, di trasformare una serie sconclusionata di episodi in un eroico destino o in una malinconica sconfitta.
Bel tema.
Ci ho scritto molto.
Ti ricordi (a proposito di memoria, no?) il racconto di Mnemosyne e Prometeo?
Era solo una parte di un lavoro sulla memoria. Un lavoro che prima o poi devo riprendere.
Perchè scavare, come stai facendo tu, Paola cara, nella memoria, capirne il senso, il valore, l'importanza ha un significato particolare in questo tempo moderno che vive in un presente privo di estensione. Il tempo, oggi, è un inutile presente teso alla ricerca della soddisfazione degli istinti più edonistici o esibizionisti.
Il tempo non potrebbe esistere senza la memoria.
Ma la memoria si atrofizza se non le diamo il senso della profondità del tempo.
Il tempo, la memoria, la coscienza, il senso della vita, il significato dei sentimenti, il valore o i diversi valori da dare alle cose sono tutti temi intrecciati.
Ridurli, come sta facendo la scienza, oggi, ad una questione di geni e di DNA, o di farmaci ed agenti chimici, vuol dire banalizzare l'uomo. Ridurlo ad atomi e molecole.
Pur senza andare sul tema religioso, sono certo che l'uomo è qualcosa di più che i suoi atomi e molecole. Non basta dare una scossa ai legami chimico-fisici sciolti dopo la morte per ridare la vita ad un individuo. Non basta mettere insieme la sua materia in un laboratorio per fare la sua vita.
C'è da aggiungere quello di irripetibile che c'è in ognuno di noi. Di assolutamente irripetibile.
Buona continuazione, quindi, con questo lavoro di ricerca.
Ciao Teo, ti passo a trovare velocemente, ma ho un sacco di cose da dirti. Gu mi è piaciuto e mi è sembrato un omaggio a Levì-Strauss, un appassionato come te che ci ha raccontato molto del famoso "tombino" di cui ogni tanto parliamo. Anche questo post, mi solletica molto, ma ci ritornerò con calma.... ora scappo a scuola. Imprimi nella memoria che ti voglio bene!
mi domando se sarà migliore come uomo e solo una grana bella macchina ...
Grazie Piero del tuo interessante commento, io "sfarfallo" non ho un filo razionale come il tuo filo......ma l' intento è lo stesso......interrogarsi.
Sì mi ricordo il tuo scritto su Mnemosyne e Prometeoe soprattutto l' amore che provi per la signorina Mnemosyne.
Ciao ti lascio velocemente perchè sono in fase di cambiamento e quindi anche la struttura del blog cambia un poco......ed essendo un' ignorante al cubo col computer, immagina come sono incasinata.
Ciao.
Sì Floriana, avevo altri post pronti....ma la morte di Levi-Strauss mi ha fatto pensare all' amore per l' inizio delle cose....da dove veniamo. Anche io ti voglio bene Floriana....sei una rosa senza spine.
Ciao.
Un fremito di vita! Meglio di nuova vita ma anche legata a vecchie sensazioni...
Gaetano
Caro Giardino ti rispondo con .....boh!
Ciao
Gaetano ho finito i lavori di trasformazione.....per adesso.......aspetto un tuo commento sulla nuova veste del blog.
Ciaooooooo.
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