martedì 3 agosto 2010

PEOPLE

BAGHERA

Da Nerina, la bastardina nera, e Pierino, il volpino bianco, nacquero quattro cagnolini, tre trovarono una casa nuova, Baghera rimase con noi.

Avevamo trovato una casa anche per lei. 

Ma non ce l’ abbiamo fatta a darla via.

Baghera è dolce affettuosa ma ha paura.

Trema dalla paura.

Si nasconde.

Vuole stare solo con la sua mamma. 

È nera come lei, ma non ha la sua eleganza.

Sta sempre nascosta, bisogna tirarla fuori dai pertugi, perché altrimenti neanche viene a mangiare.

Con gli anni è diventa meno timida, ma solo con noi della famiglia.

Bisogna stare molto attenti, perché Baghera, quando arrivano amici o conoscenti, si nasconde ed esce solo per morsicarli alle caviglie.

Lo fa perché ha paura.

Ormai nonostante le nostre attenzioni, ha lasciato i segni dei suoi denti a tutti i nostri amici.

E’ tanto affettuosa, sente i tuoi stati d’ animo.

E ti lecca quando sei triste, si stende ai tuoi piedi e ti guarda fisso negli occhi… e ti comprende.

E ti fa le feste, fa le piroette, i salti e le capriole.

E quando non sa proprio cosa fare di più, dalla contentezza … fa la pipì all’improvviso, come fanno a volte i bambini.

Ora è rimasta sola, e la notte è straziante sentirla piangere.

Sogna e piange.

Forse le mancano Nerina, Pierino ed Ivan.

La teniamo in casa con noi, ha il suo divano, è molto vecchia ha ventuno anni, ma la notte piange lo stesso.

Ora se ne è andata.

La sera era lì, affettuosa come sempre, la mattina dopo non c’ era più.



Il racconto è frutto di fantasia. Eventuali somiglianze a fatti realmente accaduti sono puramente casuali.

4 commenti:

sara ha detto...

Ciao Teo,
mi hai messo una certa tristezza col tuo racconto...il distacco dale creature che amiamo, sia umane che non, è una delle cose più atroci della vita.
Ti abbraccio caramente.

Paola Tassinari ha detto...

Ciao Sara,
sto raccontando la Spoon River dei miei cani.
Siccome tu sei sensibilissima hai capito quanto sia difficile ogni distacco.
Ti ricambio l' abbraccio con molto affetto.

Gaetano Barbella ha detto...

Molti di coloro che muoiono si ripromettono di rivedersi nell'aldilà e di continuare indefinitamente la relazione che in vita è stata di enorme affetto, di grande amore. O viceversa di continuare a odiare persino il mondo per torti subiti ingiustamente. Ma è solo un piccolo squarcio di una prospettiva ampia di aspetti delle situazione di pre morte. L'amore per gli animali poi amplifica lo scenario di ciò che mi è parso di considerare in relazione alle tue storielle di animali domestici. Resta solo la cosa da stimare saggia, nel soppesare il dolore per il venir meno di queste bestie, cosa che sappiamo inevitabile perché il loro invecchiamento è notevolmente inferiore a quello umano. Come a prepararci ad un'altra vita che non ha nulla di simile a quella che sappiamo. Ma ognuno, comunque, porta con sé nell'aldilà un atomo di qualcosa a cui è affezionato e non può distaccarsene. Come tante formiche che portano pesi enormi a vedersi e che ne vediamo il via vai per terra.
É triste!...
Ciao, Paola
Gaetano

Paola Tassinari ha detto...

Gaetano,
sai che sono paurosa ma curiosa, i misteri, l' occulto mi affascinano, mi piacciono talmente tanto da farmi dimenticare la paura.
La paura della paura, il mistero del mistero per me è la morte.
A volte ho pensato che chi ha varcato la soglia abbia superato quel periglio che ha dovuto varcare con la nascita, come lenitivo per la soglia del mio dolore penso che la persona ( ma anche l' animale a cui ho voluto bene)abbia superato e tolto dalla mente lo scoglio più arduo...insomma che il defunto... si sia tolto il pensiero.
Altre volte penso che se la raffigurazione della morte non fosse stata nei secoli sempre vista come figura orribile, ma fosse stata presentata nelle vesti di una Musa o di una Grazia non ne avremmo così terrore.
Sì Gaetano è tristema c' è stato un tempo in cui le formichine coi loro pesi enormi erano viste come un valore, guai a pestarne una, oggi invece le povere formichine sono schiacciate indiscriminatamente e le cicalone cantano sempre più forte non facendo più sentire il silente lavorio delle formichine, questo è un male, perchè questa società ci toglie i valori antichi dandoci la morte allietata ed anestetizzata dalle cicalone, ma la morte rimane ugualmente con ancora più peso,con ancora più non senso.
AIUTO!