venerdì 10 maggio 2013

NOVECENTO A FORLI' (settima parte)




Concerto di Felice Casorati

Felice Casorati, noto pittore italiano, nasce a Novara il 4 dicembre 1886 e vive in varie città, seguendo gli spostamenti della famiglia, dovuti alla carriera militare del padre, erede di una famiglia di medici e matematici di chiara fama. Appassionato di musica, scopre la pittura solo verso i diciotto anni quando gli regalano una scatola di colori. Silenzio metafisico interrotto da una luce fredda e tagliente. Realismo analitico immerso in un'atmosfera di magia che evoca una dimensione esistenziale ulteriore. Precisione di contorni, esattezza costruttiva, rigido impianto prospettico. Le opere di Felice Casorati, mirabili per pulizia formale, giocano sulla compresenza di due aspetti, il fisico e il mentale: le figure, gli oggetti, lo spazio sono desunti da una quotidianità dimessa e anonima, ma subiscono  attraverso il suo pennello una trasformazione "alta"questo concerto evoca   i concerti  del Giorgione, il mistero è lo stesso.

Conversazione platonica di Felice Casorati

 Inizialmente Casorati si esprime con il liberty, eleganza  decorativa ed astrattismo reale poi  il 1912  segna  una svolta  importante per Felice Casorati che realizza opere in cui è evidente la ricerca di una sintesi tra simbolismo e realismo tradotta in forme nitide, psicologicamente straniate, accompagnate da un aspetto tecnico complesso ed elaborato: il pittore usa infatti colori stemperati con glicerina che vela con cera trasparente. Felice Casorati, nel 1911, scrive "Vorrei saper proclamare la dolcezza di fissare sulla tela le anime estatiche e ferme, le cose immobili e mute, gli sguardi lunghi, i pensieri profondi e limpidi, la vita di gioia e non di vertigine, la vita di dolore e non di affanno".

Scolari di Felice Casorati
 Allo scoppio del conflitto mondiale, Felice Casorati viene richiamato alle armi e, nei tre anni di guerra, riesce a dipingere solo due grandi pannelli per la mensa ufficiali e l'inquietante dipinto antimilitarista "Giocattoli"  al suo ritorno si stabilisce a Torino dove conosce l'antifascista Gobetti ed il gruppo degli «Amici di RivoluzioneLiberale» al quale aderisce nel 1922. Per questa amicizia nel 1923 viene arrestato e fa alcuni giorni di carcere; liberato, Casorati nel futuro si astiene da ogni azione in evidente conflitto con il regime fascista. Eppure "Scolari" vi pare una scuola che possa piacere alle idee vincenti ed incalzanti del Duce?
Qui c'è una critica feroce  al regime, testimonianza che il vero artista   lo si incarcera ma le sue idee non si ingabbiano mai.

Flora di Gerardo Dottori

E' il futurismo che guarda con ottimismo al fascismo e al futuro,  osservate l'esuberanza dei colori di questa Flora, è del 1925,  definisce il proprio tempo, gli uomini dei ruggenti anni Venti usavano prevalentemente l’aggettivo moderno. Erano moderne le automobili con le loro fiammanti carrozzerie, la vita notturna sfolgorante di luci artificiali, gli aerei, i grattacieli, i colori puri e le linee dinamiche, l’esotismo, il glamour infine il lusso sorto sulle ceneri della Grande Guerra. Moderno era il progresso tecnologico che disegnava meravigliosi orizzonti di pace e di ricchezza. Eppure questa visione da perla si trasformò in pirla.

                                                Maschere di Cesare Sofianopulo

Oggi pochi ricordano di aver conosciuto Cesare Sofianopulo, ma finché circolava per Trieste, era ben noto non soltanto agli intellettuali,  in quanto pittore, poeta, traduttore, fine dicitore, storico dalla memoria formidabile, ma forse ancor più alla gente comune per lo spirito, la vivacità, le perle della sua vasta cultura. 
In forza della sua passione per il bello e per la poesia, teneva recite di versi da lui tradotti non solo a Trieste e in varie città d’Italia, ma anche in piccole località del Friuli: affermava infatti che l'attenzione di tali uditori era gratificante spesso ancor più di quella riscontrata nelle grandi città. Cesare Sofianolupo  si ritrae in vari modi,da buffone, da donna, da frate, da gentiluomo e al centro come un inquietante clown verde, chi è, chi siamo? Dove andiamo? Sembra di stare andando verso al baratro...non si sbagliava.



 






                                                        


                                                              

8 commenti:

ilcuorecomeilmare ha detto...

In "Flora" di Gerardo Dottori, c'è tutta la magia ed il mistero della vita. Colori vivaci e colori grigi, proprio come sono le sorprese che si rivelano mentre camminiamo dentro ogni minuto della nostra vita, sin dal concepimento della stessa.
Il bello dei tuoi post che parlano d'arte è che porgono pure brevi e significativi cenni della vita dell'autore. Insomma tutto a 360°.
Bravissima Paola!!

Paola Tassinari ha detto...

Grazie a voi che mi leggete, per me è un piacere enorme esporre le mie idee :)
Ciao Cosimo

Gaetano ha detto...

Cesare Sofianolupo. Oggi sembra che riviva dietro le quinte del teatro scenico italiano epocale per mostrare le sue maschere, tutte in un sol personaggio: diabolico e afflitto, cinico viveur e ? (1), non senza la donna in lui, tante, e un magistrale clown sotto pelle pieno di risorse suggerite dalla sua mente di “vampiro di energia”.
Chi sono i “vampiri di energia”? Attratti dall'ascetismo esoterico, ma non riuscendo alla rinuncia dei beni e piaceri materiali in cambio di quelli spirituali, i “vampiri di energia”sostentano la propria energia vitale sottraendola agli altri, di chi alimenti ad arte i fantasmi della sua mente anziché dissolverli: giusto quelli del quadro di Cesare Sofianopulo.
Questo è un uso rovesciato e morboso dell’archetipo della morte, praticato largamente dagli avidi, da coloro che sono dominati dall’attaccamento al corpo e alle cose materiali e vorrebbero cristallizzare in eterno lo status quo.
Chi intraprende questa via oscura non è disposto a sacrificare tutto, e a liberarsi da ogni legame superfluo, proprio come accade nelle vie luminose, ma il sacrificio di ogni affetto viene compiuto in nome di voraci forme pensiero che si alimentano della brama e della cupidigia di sopravvivere, di avere più potere o di conservare quello che già si possiede. Questa “ascesi” è una grottesca parodia di quella praticata dai Figli dell’Arte.
Si è capito che il “vampiro” in questione è il cavalier Berlusconi continuamente alle prese della “persecuzione” della magistratura italiana. Giusto, sbagliato? Che importa per il mondo degli “operatori” dell'occulto della via oscura?
Perciò la bilancia dei pesi e misure alchemiche del nostro cavaliere oscuro è invertita. Se per il puro iniziato, da un lato è il piatto della materia che è offerta in sacrificio, e dall'altro lato è il piatto della materia spirituale rinata e vivificata; per il saccente dedito alla frode esoterica non è così poiché della sua corporeità fisica nulla deve poter morire: qui le conseguenze di Urobos il serpente che si morde la coda, di Saturno che si mangia i suoi figli.

(1) non lo vedo in lui, non riesco a definirlo: forse e il suo piede d'Achille

Segue altro

Gaetano ha detto...

Seguito

Dove l'operatrice occulta che tiene nelle sue mani la bilancia del destino di simili iniziati, intravisibile nella maschera di donna del dipinto di Cesare Sofianolupo?
Di questa dea dell'occulto ne ho parlato nel lavoro che tu hai pubblicato, IL CAV. BERLUSCONI NEL SEGNO DELL' AUSTERITY.
«...Per capire questo stato funzionale vale quanto detto sulla dea dell'antico Egitto Bastet che fu amata così tanto da divenire per gli egiziani la dea protettrice della famiglia, dei bambini, delle donne, della danza, del sorgere del sole e divinità che forniva la protezione contro le forze maligne e le malattie. Ma è vero anche a questa dea era associata la terribile e distruttiva gemella, la dea Sekmet, che si palesa appunto nella coppia Venere-Luna severa di Berlusconi. Essa può influire beneficamente su Berlusconi solo se è assicurato l'onore familiare nel contesto tradizionale di un corretto ed amabile sposo in lui. Si tratta appunto di un'inevitabile austerity imposta dal destino a Silvio Berlusconi, disposto a governare l'Italia come se questa rappresentasse la stessa sua sposa, la signora Miriam Bartolini, nota col nome d'arte Veronica Lario: la Venere-Luna austera del suo tema natale glielo imponeva. Ma sappiamo che da un certo momento in poi, i due Berlusconi, sposi dell'Italia e della Veronica Lario presero ad un tratto due strade diverse, contravvenendo alla loro intima austera legge lunare. E le conseguenze non si fecero attendere perché entrambe le spose andarono incontro a infelici regimi di austerità, al contrario del Marte intimo di Berlusconi che si disponeva a infedeli avventure amorose. Ma non poteva durare a lungo la tensione che ne è derivata, sia in campo politico che familiare, e così gli avvenimenti precipitarono al punto di dover accettare, da parte di Berlusconi, la mortificazione del rapporto conviviale con la sposa Italia, quale leader del suo governo, e con la sposa personale Veronica Lario nel giro dell'inizio e fine del 2012...»

Il cav. Berlusconi penerà fino alla morte perseguitato dalla giustizia perché solo così potrà mantenere il suo standard di vita, fra gioie e beni di ogni genere, non c'è altro verso. Egli vivrà come di notte al pari dei vampiri, noti attraverso il cinema, e mai di giorno ove il sole dei giusti cercherà di incenerirlo.
Ciao cara Paola

Gaetano ha detto...

Altro seguito

Adesso mi viene da dire sul personaggio occulto senza identificazione, del quadro di Cesare Sofianolupo. È il secondo Berlusconi che assicura l'onore familiare nel contesto tradizionale di un corretto ed amabile sposo in lui. Si tratta appunto di un'inevitabile austerity imposta dal destino a Silvio Berlusconi.

Adriano Maini ha detto...

Una recensione convincente ed affascinante su temi ed artisti a tutto tondo, anche per l'impegno civile.

Paola Tassinari ha detto...

Caro Gaetano,
è sempre un piacere reincontrarti. Il dipinto di Sofianolupo è assai inquietante,infatti il pittore era assai erudito, in lui non c'è solo la visione, ma anche previsione. Egli mostra l'uomo così come è, una serie di maschere da usare al momento, il tutto guidato dal caso, perchè la ragione ti aiuta ma sino a dove?
Berlusconi è "infamato" in modo indegno, io sono quasi certa che gli altri del suo livello hanno evaso la legge ( se...io non lo so non c'ero)come e quanto più di lui, come tutti noi chi più o chi meno ha fatto il furbo, se gli è capitato il modo.
Nell'opera vi è un clown verde( è l'invidia che genera l'astio)che si appoggia ad un diavolo col dito puntato al cielo(ricorda Leonardo)e accanto un frate con le braccia in croce ma dallo sguardo torbido...non sempre dal bene viene il bene e dal male invece a volte viene il bene.
Per concludere Berlusconi come tutti i grandi uomini è legato a una donna, vedi Napoleone con Giuseppina o Giustiniano con Teodora.
Berlusconi con la sua indole diciamo così versatile aveva bisogno di un talismano come Veronica Lario...la Veronica che ti asciuga il volto.
Ciao Gaetano un bacetto smack!

Paola Tassinari ha detto...

Grazie Adriano, sei molto gentile.
Mi piacerebbe tanto non essere noiosa, mi piacerebbe divertire parlando d'arte, non so se ci riesco.
Buona domenica.