giovedì 5 giugno 2014

RAVENNA 2019 la città ideale



Ravenna per realizzare la sua candidatura non ha solo coinvolto il maggior numero di persone, ha trascinato tutte le altre città della Romagna, le quali hanno generosamente risposto. Idealmente io sono per una regione Romagna, staccata dall’Emilia, ricordo che i romagnoli dovevano avere la loro regione già nel 1860 con la storica Unità d’Italia, non l’ebbero nonostante i validi personaggi romagnoli che s’adoperarono per la riuscita dell’Unità, in quanto l’Italia fu una Monarchia, i romagnoli che erano accesi repubblicani furono tenuti a distanza per timore di un capovolgimento di governo. Ironia della sorte, nel Secondo Dopoguerra l’Italia con suffragio universale divenne una repubblica, ma la Romagna repubblicana pagò lo scotto di aver dato i natali al Duce, quindi a Roma si saranno detti… teniamo quei rivoluzionari assieme ai più civili emiliani, sperando di  tenerli sotto controllo. Comunque questa impresa, che sarà vincente, riunisce idealmente la Romagna in un’unica regione, niente campanilismi, ma cooperazione per mettere in mostra la Romagna in  tutta l’Europa, insieme ce la faremo, Ravenna sarà capitale assieme alla sua Regione… perché i romagnoli e le romagnole  non hanno crema o panna montata nelle vene ma sangue  caldo e acceso e un po’ di vino Sangiovese. Sarà bellissimo accogliere gli studiosi, i turisti, tutti quelli che arriveranno accogliendoli col mare, la collina, la campagna, l’arte, i monumenti, lo sport e il nostro buonumore. Rimini brillerà col Tempio e la spiaggia, Cesena coi commerci e l’industriosità, Forlì con i musei e Caterina Sforza, Faenza con le ceramiche e Ravenna  la bizantina coi suoi mosaici e le sue pietre. E racconteremo i nostri miti, le nostre favole, le nostre tradizioni, stupendoli  per l’ancestrale  nostra cultura popolare, e li sorprenderemo con le nostre tecnologie ed invenzioni rivolte al futuro, perché la Romagna affonda i suoi piedi come radici nel passato traendone la forza per guardare al futuro senza timore.


immagine di Teoderica, La cripta di San Francesco

4 commenti:

ilcuorecomeilmare ha detto...

Se i politici romagnoli potessero prendere anche solo un pochino di quello che dici in questo post, Ravenna e la Romagna sarebbero già all'apice della scelta.
Chissà...
Tifo Ravenna/Romagna!
Ciao Paola :-)

Paola Tassinari ha detto...

Esagerato, esagerato... bacetto te lo meriti.
Ciao Cosimo

Gaetano ha detto...

Cara Paola, Ravenna ti è talmente cara da convincermi che la tua anima vive in costante sintonia, in particolare, con la sua astralità. Prova ne sono i tuoi disegni, come questo che si ispira alla cripta di San Francesco, di qui per risalire ai francescani che hanno fatto loro le spoglie di Dante, ma questo è un altro fatto che però trova spiegazione nell'astralità suddetta. Questo per dire che molti tesori sono sepolti nella profondità di certi “mari” e occorre essere eccezionali “palombari” per riportarli in superficie.
Dunque, non appena ho visto quel disegno la mia mente, in un solo istante, si è diretta alla famosa Basilica di Santa Sophia di Istambul, meglio Costantinopoli poiché questa non può slegarsi da Ravenna per ragioni storiche. Quegli alberi, con il loro colore, e il pavimento che sembra acqua, ma hanno fatto rivedere, appunto, la cisterna sotterranea della Basilica suddetta. Infatti si chiama la Cisterna Basilica, poiché è come una basilica che sta sotto a quella di santa Sophia ed è enorme (circa 10.000 m²), sufficiente per farvi vivere una numerosa colonia di grossi pesci. I turchi la chiamano Yerebatan Sarayi e architettonicamente, il soffitto è retto da 28 colonne alte fino a 9 metri. La visione è davvero suggestiva.
Simbolicamente, infatti, la cisterna rappresenta il ventre della Grande Madre, ed è probabilmente con questo intento che alcuni enormi capitelli, raffiguranti le teste delle mitiche Gorgoni, sono stati reimpiegati per il sostegno di due di queste colonne, ponendoli rovesciati alle loro basi. Una delle colonne è chiamata la 'Colonna dei Desideri' e presenta lo stesso 'foro'-ombelico della colonna omonima all'interno di Santa Sofia. Questa colonna è verde lo stesso che si associa a quello degli alberi del tuo disegno.
La cisterna in questione trova replica nella precisa disposizione delle cattedrali gotiche che le trasformerebbe in veri e propri ricevitori della potenza solare (proveniente dal Cielo) e di quella lunare (proveniente dalla Grande Madre nascosta nelle viscere della Terra); in tal modo le due forze percorrerebbero “la colonna vertebrale dei fedeli, aprendoli all'illuminazione”. Nei sotterranei di molte cattedrali gotiche si trovano pozzi la cui profondità corrisponderebbe all'altezza della guglia più alta, in modo di creare una sorta di simmetria tra Cielo e Terra. Una scelta di carattere simbolico o – come sostengono alcuni – un ulteriore artificio di carattere fisico per aumentare il loro potere di risonanza eterea? [1]
[1] Fonte: http://www.angolohermes.com/Speciali/Turchia/Istanbul/Istanbul.html
La cisterna in questione trova replica nella precisa disposizione delle cattedrali gotiche che le trasformerebbe in veri e propri ricevitori della potenza solare (proveniente dal Cielo) e di quella lunare (proveniente dalla Grande Madre nascosta nelle viscere della Terra); in tal modo le due forze percorrerebbero “la colonna vertebrale dei fedeli, aprendoli all'illuminazione”. Nei sotterranei di molte cattedrali gotiche si trovano pozzi la cui profondità corrisponderebbe all'altezza della guglia più alta, in modo di creare una sorta di simmetria tra Cielo e Terra. Una scelta di carattere simbolico o – come sostengono alcuni – un ulteriore artificio di carattere fisico per aumentare il loro potere di risonanza eterea?[2]
[2] Fonte: http://www.collesalario.it/misteri/cattedrali.htm

Paola Tassinari ha detto...

Caro Gaetano, a Ravenna la copia di Santa Sofia é San Vitale, ma per capire ciò che fu occorre anche la fantasia e in effetti la basilica di San Francesco fu edificata su una chiesa del V secolo voluta dal vescovo Neone, paladino dell' ortodossia contro l'arianesimo e contro Teoderico. Mah tutto può essere intanto ti abbraccio anche se so che Brescia ha il bollino rosso per il caldo.