venerdì 6 marzo 2009

NON VI SIETE STANCATI DI STARE A CAVALLO?

Questo è un appello alla sinistra che da 60 anni è al potere nella mia città. Riconosco che è una tirannia soft. Riconosco che l'opposizione quasi non esiste. Riconosco che avete anche lavorato bene. Ma non se ne può proprio più, e se lo dico io, nata qui, vissuta qui, amante della sinistra, volontaria della sinistra e sono così stremata, in asfissia di libertà ci sarà pure qualcosa che non va. NON VI SIETE STANCATI DI STARE A CAVALLO? E ora dopo lo sfogo vi voglio rallegrare con una barzeletta che qui in Romagna è straconosciuta ma esprime bene cosa provo. Il figlio tornando a casa da scuola racconta al padre che la maestra gli ha detto che gli asini volano. Il padre arrabbiato se la prende con la maestra ignorante, inveendo chiede quali libri si usino a scuola. Il figlio risponde che si stava facendo la lettura del quotidiano in classe. Il padre dice "peste e corna" sui giornalisti ignoranti e caproni che farebbero meglio ad andare a zappare la terra, e chiede quale quotidiano era. Forse il Resto del Carlino? Il figlio risponde che era il quotidiano l'Unità. Il padre allora scuote la testa e dice... bene, gli asini non volano, però è ben vero che svolazzano!

12 commenti:

utilizerapagain ha detto...

Teo mi hai fatto sorridere...
e' vero gli asini... svolazzano.
Io affermo scherzando, ma non troppo, che i giornalisti sono dei grandi ''ignoranti'' che fanno finta di conoscere molte cose. La loro bravura e' saper raccontare, con onesta' e con oggettiva soggettivita', le cose che ''ignorano''.
Per tornare all' incipit del tuo post, il male delle citta' e' che i loro amministratori sono sempre gli stessi. Spesso dai padri si passa ai figli. Questo non va bene. Talora, il potere amministrativo si trasforma in prevaricazione del bene cittadino e in pericolose commistioni che portano a vicende di interesse penale.
Vale

Gaetano ha detto...

Ogni riferimento a cose e persone è puramente casuale.
Ho lavorato per molto tempo con i pisani, ed erano come me, disegnatori progettisti di impianti e macchine. Il settore operativo era la produzione di lastre colate di cristallo e vetro tirato. Roba da 400-500 tonn/giorno, una marea di vetro fuso in lastra continua! Riconosco che erano abbastanza in gamba (ma io, modestamente li superavo), però in generale le cose stavano come dice Pier Luigi: erano molto bravi a dare ad intendere di sapere le cose, ma non sempre era tutto oro colato il frutto del loro lavoro, come il vetro suddetto. Però si facevano perdonare per la loro allegria e arguzia nel dire la verità mistificandola con battute spiritose. Come questa, per esempio, là dove la soluzione di un problema progettuale non riuscivano a trovarla: “Noi sappiamo tutto – dicevano – e quello che non si sa, o non è stato ancora inventato, o lì per lì ci sfugge”.
Salute a tutti, gaetano

pierperrone ha detto...

Il tema si è spostato dai cavalieri dello schieramento di sinistra della cavalleria ai giornalisti.
Buono (come dice Carlo Conti. v. l'eredità, ad ora di cena).
Sarei ancora più velenoso, se potessi.
Hanno responsabilità gravissime per quanto riguarda la situazione italiana.
Si sono divisi in due tribù: i pennivendoli ed i venduti.
I secondi lavorano nell'interesse del padrone che li paga. Hanno perso ogni caratteristica originaria della loro professione (autonomia di giudizio, senso di responsabilità sociale, amore per la verità, se mai di verità si può mai parlare), per indossare la livrea di servitori. Tra questi si annoverano peraltro molti nomi famosi, alcuni dei quali si professano "liberali", quindi spesso si radunano in branchi sotto le insegne del biscione.

Il primo tipo ha a sua volta abbandonato ogni caratteristica della professione per vendere al migliore offerente i propri servigi. Non sono attaccati per forza al padrone di turno, possono anche servire quello all'opposizione. Più spesso si vendono per puro narcisismo. Tra questi troviamo più spesso bellimbusti delle Tv.
Alcuni, belli come cigni, si pavoneggiano con piume intinte nell'inchiostro al vetriolo. Ma vivono a spese del proprietario della fattoria dove si trova la loro gabbia dorata.

Nessuno dei due tipi cerca la Verità.
Tutti e due i tipi vanno alla ricerca della fama e del denaro.

Qualche paladino nobile si trova ancora. Ma dobbiamo cercarlo noi, che andiamo alla ricerca della Verità.

Gianna ha detto...

Teo, sono d'accordo con te.

utilizerapagain ha detto...

Caro Pietro la mia paradossale affermazione voleva dire che il giornalista non e' un tuttologo, ma che la sua capacita' e' quella di raccontare, con oggettiva soggettivita' e ONESTA', agli altri anche cose che non conosce, ma di cui si e' ampiamente documentato.
Il grande Mark Twain una volta diresse un giornale agricolo senza conoscere niente di agricoltura.
Sempre a proposito di giornalisti Mark Twain affermava:
''I giornalisti incorrutibili esistono.
Ma costano di piu' ...''
Buona fine settimana
Vale

pierperrone ha detto...

Cara Paola e caro Pier Luigi,
sono d'accordo con voi. Non ero contrario neanche al discorso sui giornalisti. Lo so che ce n'è qualcuno che crede in quello che fa. Ma è sempre più raro, o difficile da trovare. Noi dobbiamo cercare, allargando le fonti di informazione.
Se ci fermiamo a quello che solitamente passa il convento... troviamo solo una minestra riscaldata.
Buon fine settimana, belli!

Paola Tassinari ha detto...

il male delle citta' e' che i loro amministratori sono sempre gli stessi. Spesso dai padri si passa ai figli......caro Pier Luigi hai punto lì dove duole perchè a Ravenna siamo già giunti dal nonno , al padre al figlio, oggi che i repubblicani minacciano di andarsene ( a Ravenna i Repubblicani sono con la sinistra) e Rifondazione Comunista è quasi in scioglimento ( una parte è andata con Vendola)i "sinistri" ribadiscono con baldanza sulle pagine dei giornali locali che non hanno bisogno dei loro voti per vincere....ed hanno ragione perchè qua le percentuali sono bulgare e loro invece di vergognarsene se ne vantano. ahi ahi ahi !

Paola Tassinari ha detto...

Caro Gaetano tutto il mondo sarà paese ... ma non mi consola, al tempo del fascismo erano tutti fascisti, ora tutti " sinistri"mi dispiace talmente tanto questa piaggeria , qui tutto il male proviene da Berlusconi ,addirittura circa un mese fa avevano messo in giro la notizia che era morto all' improvviso e la gente felice brindava. A me viene voglia di difenderlo ma...... vengo tacciata di fascismo. Ma meglio riderci sopra. Ciao.

Paola Tassinari ha detto...

Caro Piero i giornalisti veri ce ne sono sicuramente tanti, il fatto è che quei pochi pennivendoli e venduti hanno talmente tanto spazio e visibilità che oscurano il mite.Il mite che fa il suo lavoro con onestà , che preso dal suo lavoro non ha tempo per gli intrallazzi col potere. Sta a noi trovarli , semplicemente lasciando da parte i più visibili .Ciao e buon fine settimana anche a te.

Paola Tassinari ha detto...

Cara Stella ti vengo poi a trovare per leggere un po' di poesie . Ciao.

Anonimo ha detto...

Amici ho citato Mark Twain vi suggerisco di leggere alcuni suoi racconti sui vizi e le virtu' della stampa americana di fine secolo 19/mo. Comicita', nostalgia, denuncia e disperazione di un narratore naturalmente ''innocente''.
Si tratta di
- Giornalismo nel Tennessee
- Come direzzi un giornale per agricoltori
- La leggenda della Venere Capitolina
che potete trovare in ''Racconti del Mississipi'', Mondadori, 1q992
- Storia di una candidatura
si trova in ''L' eta' dell' oro e racconti'', Casini Roma, 1954.

Sono d' accordo con Teo GIORNALISTI ONESTI ci sono.
Buona fine settimana.
Vale

Paola Tassinari ha detto...

Grazie Pier luigi per i consigli sulla lettura.Un abbraccio.