mercoledì 21 aprile 2010

DEA DEI SERPENTI

La Dea dei Serpenti è una statuetta risalente al 1700 a.c. ritrovata a Cnosso. Ha il seno scoperto, i vestiti che corrispondono alle donne cretesi del tempo, in mano dei serpenti ed in testa un piccolo gatto.E' una divinità collegata alla fecondità, confermata dall’evidenza delle forme del corpo; il serpente è connesso con elementi positivi legati alla fertilità, come presso altre civiltà antiche (Egizi) e diversamente dai racconti biblici; in mano alla dea, esso può simboleggiare il potere dell’oltretomba poiché sbuca dal terreno; è anche simbolo fallico e rappresenta gli organi genitali maschili; il gatto è connesso con la civiltà egizia, con cui i Cretesi hanno avuto stretti rapporti, e si lega al culto diffusissimo della dea Buba (dea gatto) e del suo santuario di Bubasti, situato alle foci del Nilo nel basso Egitto; anche la dea Buba era collegata alla procreazione. Si tratta di una figura di divinità zoomorfa di grande importanza.


LA MIA DEA DEI SERPENTI



Ho usato una bottiglia di acqua vuota poi con gesso ed altri materiali ho creato la mia Dea dei Serpenti o Dea Madre, volendo dare un' aurea antica e mistica ad un prodotto di scarto, elevando il rifiuto ad una divinità

11 commenti:

Raffaele ha detto...

Buon Giorno Carissima Teoderica,
non era la dei serpenti, ma la dea dei cieli e della terra, la dea degli inferi e degli Sheem la dea sumera Inanna, la dea Ishtar babilonese della fecondità, dell'amore e della bellezza, la dea greca Afrodite e la romana Venere, la dea che attraverso la manipolazione genetica creò la razza umana dal primate erectus l’uomo sapiens il LULU, l’Adamo biblico, figlia di ANU il dio ANUNNAKI (in carne ed ossa proveniente dal pianeta NIBIRU) pianeta che presto si ri-mostrerà alla vista incredula degli uomini dopo 3600 anni dovuti alla sua orbita che va fuori del sistema solare.

Dai un occhiata a questo interessante articolo e forse ti renderai conto quanta occultata è stata la nostra storia, soprattutto dalla nostra religione

http://www.edicolaweb.net/ufost15s.htm#identificatore102

Paola Tassinari ha detto...

Caro Raffaele, andrò a vedere il link.
Io ho incontrato anni fa la "dea dei serpenti" in un corso di " Civiltà mediterranee" e mi ha affascinato e talmente colpito da dedicarle una mia "opera".
La particolare raffigurazione, con la gonna tipica delle donne cretesi del tempo, il seno scoperto, la posa delle braccia coi serpenti ed il gatto sulla testa mi hanno incuriosito oltremodo, quindi ti ringrazio delle informazioni che mi dai,il mio interesse era legato all' opera d'arte in questione a questa piccola figura che io trovo di gran bellezza.
Ora vado a scoprire il link.
Ciao.

Paola Tassinari ha detto...

Caro Raffaele, ho visto il link... la mia risposta è: chi sono io per dire è vero o non è vero...potrebbe essere, io certamente non ho nessuna facoltà nè intellettiva, nè intuitiva per poterne anche minimamente discuterne, leggo ed osservo.
Riciao.

Gianna ha detto...

Molto interessante e bella "la Dea dei serpenti".
Non la conoscevo...

Teo con la tua opera ti sei avvicinata un pochino...

Paola Tassinari ha detto...

Cara Stella, io non copio mai,pastrocchio, assemblo la percezione che mi lascia l' opera... anni fa fa cercavo di fare le copie dal vero,piacevano al pubblico ed avevo prenotazioni,, ma io ero sempre insoddisfatta, perchè non è nella mia indole fare cose precise io lavoro unicamente d' istinto, inizio e per un paio d' ore sono in un altro mondo, non do ascolto a nessuno, non sento la stanchezza devo pastrocchiare, i miei lavori quindi non si avvicinano all' originale, devo confessarti però che invidio chi riesce a fare copie con perizia, invidio la loro tecnica che io non ho e non avrei neanche con anni di altri studi dal vero...ma non è il mio essere.
Ciao e buon fine settimana.

pierperrone ha detto...

Cara Paola ho visto con piacere questo post con la tua statuetta della dei dei serpenti.
Sai che ho una passione molto forte per questo tipo di cultura, con la storia che si fa a cavallo della mitologia e dei resti archeologici.
E' un pò la metafora che uso anche io, molto spesso, anche nell'ultimo post sul natale di Roma, per parlare di qeulla cosa che si nasconde in fondo al nostro animo e che, come una belva felina, il gatto, o come un serpente in agguato, il serpente, guizza fuori all'improvviso e ci colpisce i sentimenti.

La dea è la dea che Raffaele mette in relazione con i millenni trapassati?
Non importa molto, penso io, una relazione storica diretta, una conoscenza "cosciente", consapevole, di un rito, o di un mito, come vuoi, posseduta - copiata - da un pospolo o da un altro.
Conta molto, secondo me, quello che quei "personaggi" vogliono dire.
Sono l'espressione materica di sentimenti posseduti da uomini, donne, popoli, civiltà che sono sempre diversi e sempre uguali.
Nei millenni, nei secoli, negli anni, non è cambiato molto ciò che abita l'animo umano.
E' sempre lo stesso.
La paura di morire, la pura che tutto possa finire.
Il desiderio di andare avanti, il desiderio di potenza.
Il delirio di onnipotenza.
La meraviglia di fronte all'ignoto.
La meraviglia e l'entusiasmo per le scoperte e le conquiste dell'animo umano.
Il timore, il terrore, l'orgoglio, la potenza, il desiderio, la meraviglia, la sorpresa, il dolore, l'amore, il fascino, il mistero ...
Tutto questo abita nell'animo degli uomini, da sempre.
E la dea tutto questo tiene stretto nelle sue mani, sotto forma di serpente o di gatto, o di santi o di croce.
Tutto questo viene allattato dai suoi seni.
Tutto questo è stato da lei partorito.
tutto questo è figlio dell'uomo, figlio di vita eterna.

Tutto questo, Paola cara, sta nell'animo tuo, irradia dalla tua statuetta, che non può essere copiata e non può copiare. Che l'originale forma del tuo animo che non potrà mai essere sottomesso alle leggi del tempo, della materia, della morte.
Tutto questo è l'eterno che c'è nell'arte.
Tutto questo è l'eterno che c'è nell'animo umano e nel tuo.
Tutto questo è l'eterno che c'è nel mondo, per quanto l'idea di eterno possa essere attribuita al mondo.
Un abbraccio carissimo.

Paola Tassinari ha detto...

Caro Piero so bene la tua passione per il simbolo, la mitologia, il segno, anno scorso hai fatto dei post sui Sumeri egregi.
Certamente ha ragione Raffaele, la dea dei serpenti è sempre lei: o la Madre Terra o la Donna che incontrò il dio del pianeta Nibiru,e tutta la sua evoluzione che l' ha portata a diventare la Madonna nella nostra fede cattolica.
Ma in questo caso la mia attenzione era propria su quella statuetta, mi interessava quella raffigurazione, quel periodo cretese,come tu hai capito.
Quella statuetta coi serpenti i quali vengono dalla terra, stanno nascosti nella terra, col gatto che era divinizzato perchè teneva lontano i topi dal grano ( ma il gatto ha anche altre simbologie, più oscure, il gatto è un animale strano), il seno scoperto ben modellato sembra un' arma puntata non è dolce è imperioso e poi la ricca gonna tipica delle donne cretesi del tempo, la attualizza( pensa oggi se raffigurassero una Madonna con hotpants, ombelico al vento e tacco 15 cm)insomma questa statuetta mi piace assai.......la mia è venuta un po' così, io ho usato materiale di scarto ( una bottiglietta di plasica, carta, cordicelle, gesso e l' ho dipinta ispirandomi a Pollock) è venuta un po' così ma la spiritualità c'è, è la mia, poca o tanta che ne abbia, è la mia spiritualità.
Un' ultima cosa, io credo che i cretesi siano gli antesignani degli etruschi,sono solo mie romanticherie, ma credo che dopo il decadimento dei palazzi di Creta ( incendio, invasione, terremoto?)i cretesi siano migrati nelle terre dell' Etruria e già che ci sono ( gli Etruschi mi hanno sempre calamitizzato)mi intriga da matti, pensare agli etruschi come erano convinti di un' altra vita ( quasi come gli Egiziani)come si tuffavano in allegria nell' altro mondo ( tomba del tuffatore)e poi all' improvviso nelle tombe arriva la raffigurazione di Tuculca il diavolo blù e la morte diviene spaventosa.........
Ciao Piero e buon fine settimana.

Paolo Pascucci ha detto...

della dea dei serpenti hai reso l'attimo che precede la morfogenesi.

Paola Tassinari ha detto...

Non mi piace la falsa modestia, quindi ti rispondo grazie, il tuo commento è sicuramente calzante ( con la mia idea), l' attimo che precede la morfogenesi, è quello di artistico che c' è in me, non la tecnica, ma una speciale empatia con quello che mi colpisce, quindi grazie accetto il tuo commento con una sorta di compiacimento.
Ciao *_*

Anonimo ha detto...

è una cosa e interessante e complessa da capire ma credo che io ed altre persone la capiranno come te o me caro piero

Anonimo ha detto...

lo trova eccezionalmente eccezzionale