lunedì 19 luglio 2010

SONO OTTIMISTA



Da un' intervista di Emanuele Polverelli, sul quotidiano la Voce di Romagna, a Salvatore Borsellino fratello di Paolo.
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In questi 17 anni dalla strage chi l' ha aiutata maggiormente a lenire il dolore per l' assassinio di Paolo?
Il dolore? Non voglio neanche sentir parlare di dolore. Io provo solo rabbia: ancora oggi sto aspettando di piangere mio fratello, ma lo potrò fare solo nel mommento in cui sarà fatta giustizia. chi mi ha aiutato di più è stato proprio Paolo, durante un viaggio a piedi dai Pirenei a Santiago di Campostela che idealmente ho fatto con lui. Poi mi faccio forza con i tanti giovani che come me pretendono chiarezza.
Agnese Borsellino in un' intervista a "IL Fatto quotidiano", ha parlato di guerra fredda far Stato e mafia, crollerà anche questo muro di Berlino?
Io non sono d' accordo; è tutt' altro che guerra fredda. Ad ogni modo è difficile che crolli qualcosa: oggi la mafia è penetrata all' interno delle istituzioni e sussiste un cointeresse tra pezzi deviati dello Stato e la criminalità organizzata. La trattativa si è conclusa e le leggi emanate oggi sono necessarie per pagare le cambialistipulate in base a quella trattativa.
Voglio concludere con un adagio di Paolo:" chi ha paura muore tutti i giorni, chi ha coraggio muore una volta sola". quando sente queste parole qual è il primo pensiero che le sovviene?
Il primo pensiero è che Paolo non ha avuto paura, e ha sacrificato la vita ad uno Stato che lui fedelmente serviva. Ma amo più ricordare ciò che ha enunciato in una lettera scritta nell' ultimo giorno della sua vita, pur sapendo che era già arrivato
a Palermo un carico di tritolo, ha avuto la forza di scolpire "SONO OTTIMISTA ". Un ottimismo, come spiega nel testo,fondata sui giovani,in grado, a suo avviso, di combattere con forza addirittura maggiore, di quella che lui stesso aveva avuto.Ecco, questa è la cosa più bella: un testamento di ottimismo che lui riponeva negli adulti di domani.
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7 commenti:

Paola Tassinari ha detto...

Il 19 luglio 1992 è l' anniversario della strage di via D' Amelio che costò la vita al giudice Paolo Borsellino ed ai componenti della sua scorta.

Paolo Pascucci ha detto...

Ottimismo, certo. Per ora però si rimane con un pugno di buone intenzioni e tante risposte non date. Ci si convince di essere migliori perchè ci si è sacrificati per un ideale e intanto gli altri ingrassano. A volte, sono per cure drastiche.

Annarita ha detto...

Borsellino, insieme a Falcone ed altri hanno lasciato con il loro esempio un insegnamento e indicato qual è la via da seguire.

Anch'io sono ottimista per struttura mentale, Teo, ma in certi casi la penso come Pa.

sara ha detto...

Cara Paola,
ci vorrebbero più uomini degni di essere chiamati tali, Falcone e Borsellino erano Uomini degni, col loro esempio hanno lasciato una traccia indelebile nella storia del nostro Paese che mai dovrebbe dimenticarli.

Paola Tassinari ha detto...

Paolo, sono in accordo con te, un caro vecchietto di 88 anni che conosco spesso dice che l' uomo andrebbe sterminato perchè è cattivo e capace di abominie e se esiste qualcuno di buono è un coglione ( cioè causa di male verso sè stesso)...però se non ci fosse l' ottimismo non ci sarebbe speranza nè fede nè passioni.
Ciao.

Paola Tassinari ha detto...

Cara Annarita, anche io la penso come Paolo con la mente e la ragione,però voglio sperare che il senso della vita sia il vivere corretto e per questo occorra molto ottimismo. Le parole di Borsellino saranno certamente raccolte da chi crede nei valori universali.

Paola Tassinari ha detto...

Cara Sara, su FB hai quella frase sulle formiche, Falcone e Borsellino sono stati spazzati via come formiche, oggi vanno molto di moda le cicale...ma per queste ultime arriverà prima o poi l' inverno.
Un abbraccio.