sabato 26 maggio 2012

IL MOSTRO DI RAVENNA parte prima

I mostri sono sempre esistiti anche se con simbologie diverse nelle epoche che si sono succedute.
L'antichità, spaventata dall'apparizione di esseri mostruosi, si era fatta l'idea che essi non fossero inclusi nell'ambito delle cose naturali, e alla notizia della nascita di un essere umano o animale straordinario, ci si affliggeva come per una calamità universale, interpretando tale nascita come un presagio infausto.
L'uomo del medioevo è tormentato dal pensiero della salvezza, è ossessionato dall'aldilà, e per molto tempo è stata più la paura dell'Inferno che quella della morte a far tremare i cristiani medievali. Il mostruoso è legato a volte al demoniaco: il diavolo assume diverse sembianze mostruose, l'Inferno è pieno di bestie orribili.
Tuttavia, per l'ambivalenza di ogni simbolo del sacro, i mostri sono presenti a volte anche nel Paradiso ed ambiguo è il significato dei mostri che invadono le cattedrali.
Nel XV e nel XVI secolo c'è un recupero del concetto di "mostro" nell'antico significato
di segno divino, così ritroviamo l'interpretazione dei parti mostruosi e dei
fenomeni naturali insoliti come presagi, perlopiù funesti.
Il famoso "mostro di Ravenna", nato nel 1512 e presente per almeno duecento anni in ogni
trattato sui mostri, fu comunemente considerato un presagio della devastazione che Luigi XII di Francia avrebbe portato in Italia. L'interpretazione e la resa figurativa del mostro assunsero una formulazione stabile e furono accettate da numersi eruditi come segni di un ammonimento divino.

immagine: Il mostro di Ravenna

fonte:http://www.sslmit.units.it/crevatin/Documenti/Mostri_Medievali/CAPITOLO%20I.pdf

7 commenti:

ilcuorecomeilmare ha detto...

Ad un mostro sono sempre attribuite caratteristiche straordinarie, che si accostano pure alla meraviglia. I mostri nell'antichità, come la sfinge, avevano sempre sembianze formate per un po' d'essere umano per un altro po' d'essere animale. I mostri sono esistiti pure nel medioevo, come il Drago Sputafuoco. Attorno a questi mostri proliferavano leggende di ogni tipo, destando sopratutto paura tra gli uomini. Ai giorni d'oggi il termine mostro viene assegnato a colui che emerge in modo negativo o positivo. Ed a me piace più pensare a qualcuno, uomo o donna che sia, che si distingue in atti e gesti positivi. Poi i mostri nelle cattedrali, secondo me, dimostravano già quello che parte della Clero era ed è, ancora oggi. Un mix di persone buone e cattive.
Cara Paola, buon fine settimana, mostruoso!!

Paola Tassinari ha detto...

...ormai lo so Cosimo che tu detesti il clero, comunque mi interessava mettere in evidenza che in certe epoche particolarmente grame, fioriscono i mostri e poi hai ragione mostro è visto come qualcosa di portentoso sia in negativo che in positivo, in effetti mostro significa nientaltro che mostrare.
Buona domenica e un bacio mostruoso.

ilcuorecomeilmare ha detto...

Cara Paola, detesto solo un certo clero, applauso al clero delle case recupero di persone con ogni tipo di problema. C'è persino un prete di alto livello, oltretutto pure apertamente politicizzato, si è pure schierato nelle primarie a Genova, che afferma cose turche sui questi suoi colleghi. preti. Il tutto per comandamento di Dio, ovvero, non devono occuparsi di chi vive ai margini della socetà, della legalità, fino a demonizzarli. Devono parlare del paradiso, dell'inferno, del purgatorio, solo nelle omelie delle messe. Il tutto con il plauso dei vertici della Chiesa.

Paola Tassinari ha detto...

...ti ho punto sul vivo :)
Ciao Cosimo.

Soffio ha detto...

Ciao teo, da qualche giorno non ho parole, solo ciao di cuore

Paola Tassinari ha detto...

...ci credo Soffio che tu non abbia parole, un soffio di cuore per Soffio.

Anonimo ha detto...

In realtà sembra che il mostro di Ravenna sia solo una rappresentazione dell'Italia dell'epoca, come in pratica ci vedevano le altre nazioni che militarmente erano superiori a noi: http://labottegadelmistero.altervista.org/il-mostro-di-ravenna/