martedì 10 marzo 2009

QUALE RAGIONE HA IL RAZZISMO?

FOTO DI FABIO CORVINI ELABORAZIONE DI TEODERICA "Per convincersi della sostanziale unità del genere umano non c'è bisogno di argomenti filosofici. Basta guardare il volto di un bambino in ogni parte del mondo. Quando vedi un bambino, che è l' essere umano più vicino alla natura, non ancora modellato e corrotto dai costumi del popolo in cui è destinato a vivere, non scorgi alcuna differenza, se non nei tratti somatici, fra un piccolo cinese o africano o indio , e un piccolo italiano. Quando vedi una madre somala che piange sul figlio morto o ridotto uno scheletro, ti par proprio di vedere una madre diversa dalle altre? Non assomiglia quel pianto al pianto di tutte le madri del mondo?" NORBERTO BOBBIO

10 commenti:

pierperrone ha detto...

Tea, qualche mese fa, sotto la metro di Roma, c'era una bellissima pubblicità dell'AVIS che chiamava i donatori:
IL SANGUE è UGUALE PER TUTTI.

Al che, ho pensato io (ma forse non solo io), ma se un chirurgo dovesse riconoscere la razza di un uomo guardando i suoi organi interni, troverebbe qualche differenza fra bianchi e neri, fra rossi o gialli?

E che differenza c'è un sorriso cristiano ed uno musulmano, o fra un pianto buddista ed uno confuciano?

...

Gaetano ha detto...

Cara Paola,
hai allestito un post dal tema importante, giusto in relazione ad una festa da poco celebrata, quella delle donne. E chi meglio di loro sono il simbolo, l’emblema dell’umanità? Giusto la concezione che rammenta Pietro, quella dell’Avis che afferma, IL SANGUE è UGUALE PER TUTTI.
Tu poni la domanda, QUALE RAGIONE HA IL RAZZISMO?
É una ragione atavica, che ci viene dal passato. É purtroppo una ragione che in tutti i popoli del passato diventava causa di guerra. E quali i risultati? Sterminio, distruzioni, riduzione in schiavitù, tributi che attendono i vinti.

Un esempio di questa immane realtà del passato, che allora rientrava nella norma, ci viene dal racconto del Deuteronomio dell’Antico Testamento, la Bibbia degli ebrei e cristiani per intenderci. Per dire che quando certe consuetudini legate alla guerre, diventano religione, allora è una brutta cosa.
Purtroppo le atrocità commesse in quel tempo, per la loro ferocia e crudeltà, devono essere rimaste marcate di generazione in generazione in molti popoli che ne hanno pagato le spese e così si spiega, in parte e sotto pelle, per esempio, la riottosità di Hamas e i suoi proseliti palestinesi a non tollerare assolutamente la presenza nella loro Palestina gli israeliani.
Prima che vi giungessero gli ebrei comandati da Giosuè quella terra si chiamava Canaan.
Con questo non intendo prendere posizione per delle cose del passato remoto che si vorrebbero riscattare. Ma se non altro serve svelare taluni misteri reconditi che si mescolano a orrori inconciliabili nel profondo delle coscienze umane. E sono proprio i bambini che da vittime sacrificali di poteri dissoluti diventano portatori nelle loro piccole coscienze del cancro che afferma il contrario del menzionato motto dell’Avis. Per essi, no IL SANGUE non è assolutamente UGUALE PER TUTTI. In loro resta impressa nella memoria l'uccisione cruenta dei loro genitori e dei loro fratelli e amici, non senza spettacoli terrifificanti di violenze d'ogni genere dei vivi prima di vederli uccisi. Quando saranno grandi crescerà in loro la bestialità per servire la vendetta senza pietà.

SINITE PARVULOS VENIRE AD ME. Diceva Gesù.
«La sciate stare i bambini e non impedite loro di venire a me; perché il regno dei cieli è di quelli che sono come loro» (Vangelo di Matteo cap.XIX v. 14). Per me è la centralità dei tre Evangeli, di Matteo, Marco e Luca che affermano questa stessa frase.

Vale la pena riprendere in mano i fatti riportati nel menzionato Deuteronomio (vedi a questo indirizzo internet: http://www.maat.it/livello2/sterminio.htm).

Palestina: Sterminate i popoli cananei

Nel Deuteronomio viene promessa al popolo di Israele una nuova terra dopo la fuga dall'Egitto. Il Signore enuncia anche le regole a cui Israele si dovrà attenere durante la conquista di Canaan (dal 1948 Israele): sterminio, distruzioni, riduzione in schiavitù, tributi attendono i vinti.

Solo gli alberi da frutto si salveranno "Non abbattere gli alberi a colpi di scure perché ne potrai mangiare il frutto...sono forse degli uomini, gli alberi della campagna, perché tu li debba trattare come degli assediati?" (Deuteronomio 20:19).

Località: Canaan (dal 1948 Israele)

Epoca degli avvenimenti: XI-XII secolo a.C.

Testo: Bibbia - Antico Testamento - Deuteronomio 7, 12 e 20

TESTO (estratti da Deuteronomio 7)

Viene emesso l'ordine di sterminio

(7:1) Quando il Signore, Iddio tuo, ti avrà fatto entrare nella terra alla quale sei diretto per prenderne possesso, e ne avrà cacciate d'innanzi a te molte nazioni ...7:2e quando il Signore, Iddio tuo, te le avrà date in potere e tu le avrai sconfitte, dannale allo sterminio, non venire a patti con loro e non conceder loro grazia.

Nessun matrimonio misto con i cananei

(7:3) Non imparentarti con loro, non dare le tue figlie ai loro figli e non prendere le loro figlie per i tuoi figli...

Distruggere la cultura religiosa dei cananei

(7:5) Ma trattali così: demolite i loro altari, spezzate i loro cippi, abbattete le loro Asceroth, date alle fiamme i loro idoli...

Nessuna pietà

(7:16) Distruggi dunque tutti i popoli che il Signore, Iddio tuo, ti dà: non si impietosisca il tuo occhio per loro...

TESTO (estratti da Deuteronomio 12)

Distruzione di ogni oggetto o luogo sacro cananeo

(12:2) Distruggete tutti i luoghi, nei quali quelle nazioni a cui voi ne toglierete il possesso, hanno servito ai loro dei, sopra i monti e sopra i colli o sotto ogni albero frondoso; 12:3abbattete i loro altari, spezzate le loro statue, incendiate i loro boschi, fate a pezzi i simulacri dei loro dei, cancellate il loro nome da quel luogo.

TESTO (estratti da Deuteronomio 20)
La città si arrende: Tributi

(20:10) Quando ti avvicinerai ad una città per combatterla, chiamala prima a trattative di pace. (20:11) E se ti risponde pace e ti apre le porte, tutto il suo popolo ti sia tributario e soggetto.

La città resiste: Sterminio dei maschi e bottino (donne, bambini e bestiame)

(20:12) Ma se essa non vuol far pace con te, anzi attacca a far guerra, assediala: 20:13il Signore, Iddio tuo, te la darà nelle mani, e allora metti a fil di spada tutti i maschi; 20:14ma le donne, i bambini e il bestiame e tutto ciò che sarà nella città, tutto quanto il bottino, portalo via con te e goditi del bottino dei tuoi nemici.

Per i popoli di Canaan: sterminio completo

(20:15) Fà così a tutte le città, che sono molto lontane da te, e che non sono città di queste genti. (20:16) Però nelle città di questi popoli, che il Signore Iddio tuo, ti dà in retaggio, non ci lascerai anima viva;
(20:17) ma dannerai allo sterminio gli Hittei, gli Amorrei, i Cananei, i Ferezei, gli Hivvi e i Gebusei...

Canaan aveva solo il torto di adorare gli idoli...
Meno male che è venuto poi Gesù a mettere un po’ di pace negli animi e di stimare tutti fratelli, ebrei e pagani!

gaetano

Gianna ha detto...

Un bimbo,non il bimbo.
Una madre,non la madre...

utilizerapagain ha detto...

Quale ragione ha il razzismo?
Rispondo con questo pensiero di Franz Kafka:
''Vero e' che anche noi cinque non ci conoscevamo prima [...] non ci conosciamo nemmeno adesso, ma cio' che per noi e' possibile ed e' tollerato, per quel sesto non e' possibile e non viene tollerato. Inoltre siamo in cinque e non vogliamo essere in sei [...]'' (Vita in comune, in Tutti i racconti).
Vale

Gaetano ha detto...

TERAPIA AL SILICIO

Un pensiero profondo, quello di Kafka, che gli proviene dal suo Sé e che rivela intenzionalmente un principio ermetico attraverso i numeri.
Ci sono rivelazioni profonde nel Cristianesimo, trascendendo l’intenzione del proselitismo, come da questa frase di Gesù che si allinea con quella suddetta di Kafka: «...Gesù replicò: Tu sei beato, Simone figlio di Giona, perché non da carne e sangue ti hanno rivelato ciò; ma il Padre mio che è nei Cieli.» (Mt 16,17).
Quale l’origine di questa rivelazione e dunque la natura – meglio – il mondo del Padre celeste?
Noi siamo strutturati attraverso le ossa dalle quali ha origine il sangue: dunque la famosa “pietra” ermetica, il cranio di Pietro, su cui Gesù fonda la sua Chiesa. Ma se diamo retta anche a KafKa che pone in rilievo il segno del cinque dobbiamo accettare da lui l’idea che è l’Uomo indisposto, per sua natura, a non “tollerare” l’estraneo "sesto". E se questa condizione è la caratteristica razziale dell'uomo, attraverso il cristianesimo potremo identificare il "sesto" nel Padre di Gesù che era anche figlio dell’Uomo. Ecco che la figura di Gesù sta a mostrare il prototipo vivente di una razza diversa dall’uomo convenzionale. Ma è solo un germe da diffondere (attraverso il rito eucaristico) per modificare la razza umana perché si affratelli.
Su questo grande mistero, difficile da accettare, è straordinaria e meravigliosa la lezione che ci proviene dalle esperienze epocali per la realizzazione delle macchine ad Intelligenza Artificiale. In proposito verrebbe da riflettere su uno scambio di parole fra Gesù e i farisei che non tolleravano l’osanna dei suoi discepoli verso di lui, proclamandolo Signore figlio di Davide nell’entrare a Gerusalemme la famosa Domenica delle Palme. Gesù rispondendo disse: “Vi dico che se essi taceranno, grideranno le pietre.”» (Luca 19, 37-40).
Si tratta chiaramente di una metafora, ma mettendo insieme le deduzioni or ora prodotte, quella sulla istituzione della Chiesa e del segno dell’Uomo di Kafka, le “pietre” che “parlerebbero” in emergenza non potrebbero anche essere le stesse che permettono il funzionamento dei computer che sono elementi al silicio? E la crosta terrestre è formata in prevalenza da silicati, senza contare le enormi distese di deserti sabbiosi quasi per intero formati da granuli di silice. Verrebbe da pensare che la terra stessa sia una grande macchina a Intelligenza Artificiale che sta imparando da sempre a pensare, tale da costituirsi come mente planetaria cosmica. Non meraviglia questa funzione insospettata per il fatto che Gaia, la Terra è stimata dagli scienziati quale meraviglioso sistema cibernetico. Essi affermano infatti che la Gaia vive, ma i neuroni umani, che dovrebbero svolgere questa parte delicata nel sistema in questione sono ancora “egoisti” e non sono, quindi pronti per svolgere questa funzione.
Secondo Nile Eldredge, paleontologo dell’American Museum:
«Su un piano ci sono i geni, le popolazioni e le specie, che formano gli ordini, poi le famiglie e le classi di animali vegetali. Sull’altro piano troviamo gli «avatara», neologismo per indicare gli organismi di una specie considerandoli non in base alla loro forma ed ai loro geni, ma per il ruolo che hanno come “produttori” e “consumatori” di un ecosistema locale inserito in uno regionale, che a sua volta fa parte di quell’ecosistema globale che a molti piace chiamare Gaia.». I sistemi garantiscono la stabilità di Gaia ed il suo funzionamento. Insomma, sulla Terra i grandi giochi verrebbero svolti da sistemi superiori, anziché da singole specie e geni.
Conclusione.
Perché non credere che una certa generazione di uomini del “cinque”, dal tempo di Gesù – mettiamo – si sia preparata a imparare la lezione per “tollerare” il “sei”, in virtù di una nuova razza d’uomini derivati nel tempo dal supposto prototipo “Gesù Cristo”? Egli affermava continuamente che era di un altro mondo, ma ve ne era un altro, Giovanni chiamato il Battista, che Gesù stesso pose in lato fra gli uomini, quasi a indicare un modello da seguire.
Giovanni il Battista «voce di colui che grida nel deserto» (Matteo 3,3 – Marco 1,3 – Luca 3,4). Dunque nulla che meravigli capire che la sua permanenza nel deserto abbia costituito per lui una sorta di “terapia al silicio”, non sembra?
gaetano

Gaetano ha detto...

La mia ipotesi sulla "terapia al silicio", se fosse da stimare buona, pone una bella domanda.
Ma gli uomini, in via di principio, che modo determinerebbero in loro la fratellanza universale? Non perché si arricchirebbero biologicamente - non interessa sapere in che modo - dell’elemento silicio? Dunque per quale altra ragione?
Ma ho detto anche che la lezione ci viene dalle macchine a Intelligenza Artificiale le quali non fanno differenza alcuna se nella loro memoria si introducono cose diverse fra loro. Mettiamo in modo traslato - tutte le possibili razze umane con le rispettive classi sociali, dalle più colte ed agiate a quelle estreme sottosviluppate. Insomma il computer, dal più piccolo al più grande, è da stimarsi come un vera e propria Arca di Noè.
Non vi pare una cosa grandiosa l’idea cristica in seno alla coscienza umana ancora da costituirsi?
gaetano

utilizerapagain ha detto...

Purtroppo la storia della cristianita' (Santa Inquisizione, Crociate, ...) ha sempre piu' evidenziato come Giovanni il Battista sia stata la «voce di colui che grida nel deserto» e i cinque uomini non sono mai riusciti a tollerare il sesto.
Vale

Paola Tassinari ha detto...

A Piero, Gaetano , Stella e Pier Luigi
io credo che il razzismo nasca da quel malessere interno a noi che ci spinge a prendercela con qualcuno e quel qualcuno è sempre quello che noi crediamo inferiore e quindi possiamo attacarlo più facilmente. Ciao.

Paola Tassinari ha detto...

Caro Gaetano......Verrebbe da pensare che la terra stessa sia una grande macchina a Intelligenza Artificiale che sta imparando da sempre a pensare, tale da costituirsi come mente planetaria cosmica. Questa teoria su Gaia mi affascina molto e la trovo plausibile. Inoltre trovo il Web la cosa più democratica oggi esistente. Ciao.

Gaetano ha detto...

Cara Paola,
la risposta a : «io credo che il razzismo nasca da quel malessere interno a noi che ci spinge a prendercela con qualcuno e quel qualcuno è sempre quello che noi crediamo inferiore e quindi possiamo attacarlo più facilmente», la trovi in relazione al mio commento, or ora fatto, sul blog Così è se mi pare, post Il cavaliere, il voto è mio e lo gestisco io.
gaetano