mercoledì 22 luglio 2009

IL SOLE SIMBOLO DI VITA

Da sempre il sole, la luce sono simboli di vita. 
 Il culto del sole è antichissimo. 
Quello persiano di Mitra diventò il "concorrente" del cristianesimo, e molto noti sono anche quello egiziano di Horus e Iside o di Serapide, e quello ellenico/ orientale di Dioniso e Apollo. 
Nell' iconografia cristiana un chiaro riferimento al sole è l' aureola che cinge il capo dei santi. 
Alcune danze circolari, ( come il girotondo o il rondò) possono essere considerate ispirate all' astro solare, con origini spesso collegate ai festeggiamenti dei solstizi. 
I Maya avevano esperti sacerdoti/ astronomi i quali conoscevano le leggi dei movimenti astrali. Nella loro mitologia il numero zero era associato al sole, nel momento in cui il dio del mais si sacrificava con l' immersione nel fiume, dopo di che egli resuscitava per salire al cielo e divenire il sole.

8 commenti:

Annarita ha detto...

Ciao, Teo. Molto bella e suggestiva l'immagine che hai realizzato. Mi piace tutto: i colori e la grafica. Bravissima.

Un abbraccio.
annarita

pierperrone ha detto...

Si, un sole che si staglia sui campi della vita. Molto bella la tua composizione.
Sul dio sole, che dire? Che il sole era la fonte della vita, e condivideva la sua divinità con le acque primordiali, con la luna candida, con la natura Vigorosa.
Esempi del sole li hai dati tu.
Della luna, io l'altra sera.
Delle acque, mi piace ricordare l'origine divina delle sorgenti, come quella di S. Giovanni in Sinis, in Sardegna, sulla quale è stata poi eretta una chiesa cristiana, aperta al culto ancora oggi. E tributando quel culto al Dio cristiano non si tributa ancora una culto al dio della fonte?
La forza divina della Natura. Rea Silvia, madre dei gemelli più famosi d'Italia, Romolo e Remo. Il nome Silvia sarebbe derivato da silvana, cioè Dea delle selve, il lato selvaggio della natura (wikipedia)...

Che altro dire?

Gaetano ha detto...

"Il sole simbolo di vita", tu dici Teo. E fai una carrellata su credenze antiche e su questo non ci piove poichè segue un coro di repliche a darti man forte. Ma di sottecchi dici e non dici (nel senso fino ad un certo punto) con l'immagine.
Tutti gli amici tuoi, compreso me l'apprezzano, però una cosa ti preme affermare sul sole in discussione, la cosiddetta "quadratura del cerchio" e perciò anche del sole che è tondo. Non è così?
Come a mettere in dubbio sulla necessità assoluta, confermata dai matematici, che il nostro bravo sole, finché resta idealmente assolutamente tondo e senza molestie di ipotetiche "quadrature", è fonte di vita. Di qui la tua bella spennellata di un sole con i suoi raggi al centro dell'immagine che forse vuol essere più una "macchia", un'onta, fatto che forse avviene nel tuo subconscio.

Sulle macchie solari si vada dagli studiosi di fatti astronomici e ci raccontano cose assai interessanti ma anche curiose da cui dipende il futuro del nostro pianeta.

Dal canto nostro pratico assillano invece le macchie scure sul viso a causa del sole. Donne nei guai che si lamentano senza poter fare nulla per rimediare.
Vengono poi altre macchie, che all'opposto sono bianche e che si attribuiscono alla vitiliggine.
C'era credenza che l'esposizione al sole fosse dannoso, invece ora, con opportune cautele, per la vitiliggine è importante ricreare le benefiche condizioni dell'irraggiamento solare.

Che concludere sul sole "tuo" Teo, quello interiore, perché è qui il problema che poni e cerchi vaticini da noi, da me?
Che una pur minima "quadratura", affermata anche da uno pseudo matematico, non ti dispiace pur di far "quadrare" qualcosa in te?
Per il Cristianesimo la "macchia" in questione ci rammenta un certo inspiegabile "peccato originale" che la venuta del Messia" ha risolto. O no?
Certo è che quei quadrati sono come un'ossessione... Però un'ossessione benefica per l'impressione armoniosa che vi deriva.
Gaetano

Paola Tassinari ha detto...

Cara Annarita,grazie, anche se non so perchè ma l' immagine mi risulta un po' inquietante.Ciao.

Paola Tassinari ha detto...

Pietro, anche tu sei inquieto se ti piace questa immagine che è "distorta", infatti il sole non risulta armonioso come i quadrati del sottofondo.
E' in arrivo un post sull' acqua e la luna.....forse ho deciso che mi piace più la luna che il sole.Ciao.

Paola Tassinari ha detto...

EEEEEEE tu, Gaetano hai capito l' ambiguità della rappresentazione.
La macchia solare, o il peccato originale , che identifico col sole non è altro che l' eterno mio interrogarmi sul principio e sulla fine della vita.
Sull' uomo/sole/imperfetto che non raggiunge la perfezione, ma........la perfezione è la perfezione , oppure può risultare noiosa.....se ci pensi anche l' immortalità può risultare noiosa, mille anni va bene , ma un milione di anni e sempre ......non può risultare il sempre come il niente.....e siamo di nuovo allo zero.
Ma cosa avrà mai questo zero ? Ciao.

Gaetano ha detto...

Cara Paola,
EEEEEEE...ETERNO, ma del dilemma. Tante E che dicono tante cose sepolte da far resuscitare.
Eternità su cui hanno riempito libri su libri sapienti scrittori e poeti, ma nella nostra semplicità e povertà di spirito basta, per esempio, un bacio di un felice improvviso istante che resta eterno. Un sentimento ed un'icona a suggello per farlo rivivere nella tua mente risvegliando le medesime emozioni che si sono provate durante il breve vissuto.
Ma ci affligge la polarità amore e morte, tempo e eternità, come quella del "Sentimento nel tempo, la Morte mediata" di Ungaretti.
Canto Terzo
1932

Incide le rughe segrete
Della nostra infelice maschera
La beffa infinita dei padri.

Tu, nella luce fonda,
O confuso silenzio,
Insisti come le cicale irose.

Gaetano

Paola Tassinari ha detto...

Poesia immensa.
Grazie , per avermela fatta conoscere.
Ciao e buon fine settimana.