domenica 12 luglio 2009

SCARAMANZIE IL 13 E IL 17

La cattiva nomea del 17 è dovuta al fatto che il numero in caratteri romani XVII, è l' anagramma di VIXI , ovvero sono vissuto. Si tratta quindi di un presagio di morte. Se poi il 17 è associato al venerdì, che secondo la tradizione cristiana è il giorno in cui morì Cristo, peggio ancora. Erano 13 i commensali dell' ultima cena: 12 apostoli e Gesù. Nei tarocchi il numero 13 corrisponde alla morte. Conseguenza... negli Usa, la stanza numero 13 manca nella maggioranza degli alberghi.

13 commenti:

Gianna ha detto...

A me il 13 porta fortuna.
Baci, Teo.

pierperrone ha detto...

Cara Paola, invero compìi 17 anni in un lontano venerdì 17... dicembre.
Avevo anche compito in lasso, compito di greco. Voto: tre e mezzo/quattro meno meno...
Ma era un voto normale per quel tempo.
Anche se dal mese di gennaio scattò il riscatto. Prima la sufficienza e poi anche qualche sette...

Che tempi....

Un saluto

Annarita ha detto...

A me portano bene entrambi i numeri. Diversi eventi fondamentali nella mia vita sono accaduti proprio in quei due giorni...

Paola Tassinari ha detto...

Cara Stella e cara Annarita, non mi piacciono molto questi numeri, sono un po' scaramantica, i miei numeri particolari sono altri.Volevo evidenziare che le scaramanzie hanno un "substrato" antico. Baci e mi raccomando godetevi le vacanze .........le belle sorprese arrivano quando si è sereni . Baci.

Paola Tassinari ha detto...

A te carissimo Piero...una tiratina di orecchi, a te a cui piacciono tanto le lingue antiche .....prendere 3 e mezzo in greco, che facevi , ti perdevi dietro alle gonne delle tue compagne di scuola? E poi cosa successe il fatidico giorno venerdì 17 , quando compisti 17 anni ? Non l' hai mica detto .......cerca di ricordare bene.....serve per la statistica del 17.
PS A me non mi piace sedermi a tavola nè col 13 nè col 17 . CIAOOOOOOO!!!!!!!!!!!

pierperrone ha detto...

Ero un rande imbranato; a 1 anni avevo la prima fidanzata, ma ero pieno di tensioni...
Com'era bello allora...

Cosa ho fatto quel giorno davvero non lo ricordo. Avevo il famigerato compito. Andato come detto.
Ma la cosa carina è che tre o quattro anni fa sono andato alla cena di... revival... organizzata da un mio amico. A Benevento. Abitavo lì allora. Lì ho fatto tutte le scuole.
A quella cena il mio ex compagno di banco ha portato un cimelio formidabile (per me, in particolare): il diario scolastico in cui era segnata la data di QUEL compito in classe.
Ci divertivamo da matti con Tullio (il suo nome). Eravamo al primo banco. Lui era bravissimo a disegnare. Poi ha fatto l'architetto. Faceva disegni... astratti... sui fogli, sul diario, sui quaderni, dappertutto. Ed io mi divertivo da matti a mettere dei titoli... coerenti. Ero geniale.
Magari no.
Ma ridevamo da pazzi... mentre i prof si disperavano.
Certo il rendimento non era proprio eccellente... ma facevamo esercizi che sviluppavano la fantasia...

Quello è un dono che apprezzo moltissimo.

Così lo apprezzo nei tuoi disegni e nei tuoi pensieri.

La statistica del 17: sarà stata una giornata fantastica, come quelle fantastiche di un diciassettenne un pò imbranato ma in fondo fortunato e spensierato...

Comunque, quella... congiunzione (17 anni + venerdì + giorno 17 = la perfezione del 3 che sconfigge ogni ... sfiga...passata, presente e futura) fu in un certo senso un vero esorcismo, no ?

salvatore lombardo ha detto...

Carissima Teo,porta iù sfiga il 17 ,il 13 o il gatto nero che attraversa la strada?Pensavo addirittura che il tredici portava fortuna.Complimenti per le tue elaborazioni artistiche e auguri di una serena e tranquilla estate calda.Un abbraccio da Salvatore Lombardo.

Gaetano ha detto...

A dire la cosa giusta, occorrerebbe tirare le orecchie un po’ a tutti. Da un lato Paola ha impostato un bel tema, con risvolti rivoluzionari se fiutati appena. Ma nessuno sembra avere il naso adatto. E così la cosiddetta scaramanzia resta eternamente in un’assurda parvenza di angelo custode capace di far star lontano dai guai la gente che gli crede. Sono loro i colpevoli quei due poveri numeri primi che fanno inevitabilmente da capro espiatorio. 13 e 17 non sono da meno di un gatto nero che attraversa la strada.
È proprio così se ci si riflette per quel poco di raziocinio che ci resta. Meno male che Paola, se da un lato non è disposta ad avere a che fare con questi due numeri, da un altro lato è come se li ponesse in salvo in un certo cielo, giusto qualcosa del noto “bianco Marte”, oggetto delle belle conversazioni dei post precedenti a questo di oggi. Qualcosa al suo interno l’ha messa in guardia dall’infierire su 13 e 17 e ha fatto il disegno in bella mostra.
È un’idea del momento che, ovviamente, non può essere dimostrata, ma la sfortuna di quel “bianco Marte” di Nikola Tesla, un inventore che avrebbe meritato almeno un po’ di alloro terreno, cosa che invece coronò il nobile Marconi (cosa non aveva costui?), per esempio, da che poteva provenire? Non può esserci un “legame” del luogo comune della scaramanzia, predisposta ad hoc da presunti “illuminati” nel tempo, esseri dotati di poteri occulti, col mondo del mistero da considerarsi quale prigione dell’anima di tanta povera gente, fra cui esseri come quel Tesla – mettiamo –, fanno da ricettacolo alla stupidità umana.
Ho letto nell’occasione di Angeli e demoni di Dan Brown e mi è sorta l'idea che ci sia un parallelo che allaccia questa immaginaria storia portata anche sullo schermo, e le riflessioni di poc’anzi.
Rifacendoci alla trama del film questa è la trama:
Il professor Langdon è alle prese con l'indagine su un misterioso ed efferato omicidio che sembra essere collegato agli Illuminati, un'antica confraternita segreta che rappresenta anche la più potente organizzazione sotto copertura della storia. Per gli Illuminati il nemico più disprezzato da sempre è la Chiesa cattolica. Gli indizi portano Langdon a Roma, dove con l'aiuto della scienziata Vittoria Vetra, figlia della vittima, proverà a scongiurare il pericolo dell'esplosione di una bomba piazzata dagli Illuminati in Vaticano. Attraverso una caccia senza soste, Langdon e Vetra saranno chiamati a districarsi tra indizi risalenti a quattrocento anni prima, composti da una serie di simboli antichi che sembrano rappresentare l'unica speranza di sopravvivenza per la Chiesa.
È interessante l’idea della bomba, un congegno misterioso legato ad un conto alla rovescia. Si tratta di un contenitore, nientemeno, riempito di antimateria.
Ecco che i nostri bravi angeli e demoni 13 e 17, chissà presi per i giusti simboli antichi, saranno i messia della salvezza di una avanzata razza umana.
Una certa “signora matematica” in prospettiva?

Oggi 13...7,
Gaetano

Gaetano ha detto...

Scusate, ma anch'io merito la tirata d'orecchi per aver detto "...Rifacendoci alla trama del film questa è la trama:...". Chissà, è un modo di quel mio occulto io interiore che cerca di consigliarmi, anche se a posteriori e di buon mattino. Come a indirizzare la mia attenzione alla parola "trama" e dire: Stai attento ai "numeri"! Non prendere troppo alla leggera il retroscena che sembra riguardarvi!
Non fare troppo il professore!
Buon mattino,
Gaetano

Gaetano ha detto...

Sulla scaramanzia.
Mi sovviene questa poesia di Wiesława Szymborska (Bnin (Kórnik), 2 luglio 1923), una poetessa e saggista polacca.

« La poesia -
Ma cos'è mai la poesia?
Più d'una risposta incerta
è stata già data in proposito.
Ma io non lo so, non lo so e mi aggrappo a questo
come alla salvezza di un corrimano. »
(Wisława Szymborska, Ad alcuni piace la poesia. Trad. Pietro Marchesani)

Premiata con il Nobel nel 1996 e con numerosi altri riconoscimenti, è generalmente considerata la più importante poetessa polacca vivente. In Polonia, i suoi volumi raggiungono cifre di vendita che rivaleggiano con quelle dei più notevoli autori di prosa, nonostante in un'occasione Szymborska abbia ironicamente osservato, nella suddetta poesia intitolata "Ad alcuni piace la poesia" (Niektorzy lubią poezje), che la poesia piace a non più di due persone su mille.

Mancava a 13 e 17 una felice compagnia...
Gaetano

Paola Tassinari ha detto...

Allora diciamo così, caro Piero, il 3 ( numero perfetto , simboleggia la Trinità)apparso nella tua vita il fatidico 17/ 17 /venerdì è il tuo numero fortunato arrivato per proteggerti..........e poi non fu Pietro che tradì per 3 volte ai 3 canti del gallo ?
Quindi 3 volte buonanotte e sogni d' oro.

Paola Tassinari ha detto...

Assolutamente porta più sfortuna il gatto nero........sto scherzando......almeno credo......caro Salvatore ti auguro un' estate sfavillante e rilassante sia che tu resti a casa sia che tu vada in vacanza.
Un abbraccio.

Paola Tassinari ha detto...

Gaetano forse hai ripetuto " trama" perchè se togli la T iniziale ( che può essere anche una croce e quindi sofferenza) e leggi all' incontrario ......viene fuori ....amar.....e quale miglior risposta .....alla splendia poesia..... Ma io non lo so, non lo so e mi aggrappo a questo
come alla salvezza di un corrimano. » se non amar.E..... 13 e 17 non sono da meno di un gatto nero che attraversa la strada. Ma se noi facciamo 1 più 3 otteniamo il 4 ( numero sacro)e se facciamo 1 più 7 otteniamo 8 ( altro numero sacro) ed il gatto nero ha l' occhio tondo, tondo .....e il tondo è la vita.........come dice il prossimo post. Buonanotte e sogni d' oro anche a te.