Questo è quello che scrive la stampa, ma nella mia mente serpeggia un terribile sospetto: quello del traffico d' organi.
L' orrore mi ha pervaso, ma è stato poi mitigato dalla certezza che le centinaia di persone corse in aiuto ad Haiti, quelle che portano in salvo i bambini non permetteranno che qualcuno osi toccarli, saranno come cerberi ed impediranno l' abominio. Attenti a voi ladri di bambini perchè cento, mille occhi sono vi stanno cercando e vi prenderanno.
« S'io credesse che mia risposta fosse A persona che mai tornasse al mondo, | |
(Dante, Inferno Canto XXVII, 61-66) |
12 commenti:
Ho saputo Teo, terribile, agghiacciante...!!!
Mi auguro anch'io, come te, che si vigili con efficacia al fine di impedire questi atti indegni di un essere umano. I bimbi non si toccano, mai! Sono una persona assolutamente pacifica e contro ogni forma di violenza, ma in questo caso penso che sarei capace di un'eccezione.
Significativa l'immagine.
Ciao, Teo.
E' TERRIBILE QUESTA COSA ....TERRIBILE !!!!
I banbini sono intoccabili ,davvero queste cose mi danno un grande senso di vuoto ,pensare che ci sono persone che non si fermano davanti a nulla ....è orrendo.
buon inizio settimana
baci
kicca
Stella, Annarita, Kikka. E' TERRIBILE QUESTA COSA ....TERRIBILE !!!!
Io non riesco ad uccidere una mosca,ma ho messo quel titolo al post, perchè credo che sarei capace anche di uccidere..... I BAMBINI NON SI TOCCANO.
Un abbraccio a tutte e tre .......
SPERIAMO BENE ...
Ciao Teo, anch'io pur essendo una persona pacifica sarei in grado di fare non so che cosa(nel senso che so quello che gli farei) ad un violentatore di innocenti.Tragica ed appropriata l'immagine;un abbraccio da Salvatore Lombardo.
Ciao Giardino......non voglio solo sperare, voglio crederci davvero, bastaaaaaaaaaaaaa.
Ciao.
Ciao Salvatore,non è detto perchè siamo pacifici di non saper tirare fuori le unghie, Salvatore mi piace che tu abbia capito il senso dell' immagine, al caos c' è un "chitarrista" che le "suona" a chi non fa il "giusto" e la musica in sottofondo è dei Guns'n roses ( non sparate alle rose)LASCIATE STARE I BAMBINI.
Ciao.
L’immane cataclisma che ha colpito Haiti e poi la cronaca dei 15 bambini scomparsi, supposti rapiti, mi portano indietro nel tempo, proprio negli stessi luoghi, ma anche in altri dell’America precolombiana.
Si tratta di sacrifici di bambini praticate dai popoli di quel tempo. Vedi: Wikipedia, l'enciclopedia libera.
La pratica dei sacrifici di bambini nelle culture precolombiane, in particolare in quelle mesoamericane e sudamericane, è ben documentata sia da rilievi archeologici che da fonti scritte. Le precise ideologie che stavano dietro ai sacrifici di bambini nelle varie culture sono sconosciute, ma spesso si crede che il loro obbiettivo fosse un omaggio ad alcuni dei.
Nel 2005 fu rinvenuta nella regione Maya di Comalcalco una fossa comune contenente bambini sacrificati ad uno o due anni. I sacrifici erano apparentemente stati eseguiti durante la consacrazione di nuovi templi sull'acropoli di Comalcalco.
Esistono anche teschi di bambini rinvenuti che risalgono al periodo Maya. Gli studiosi della civiltà Maya credono che, come gli Aztechi, anche i Maya eseguissero sacrifici di bambini in determinate circostanze. Sono state studiate alcune opere d'arte maya risalenti al periodo classico, raffiguranti l'estrazione dei cuori dei bambini durante l'ascensione al trono dei nuovi re, o durante l'inizio del calendario maya.
Nello Yucatán i sacrifici di bambini proseguirono fino al periodo postclassico, e perfino durante i primi anni del periodo coloniale.
Esistono prove di sacrifici di bambini presso la civiltà di Teotihuacan. Nel 1906 Leopoldo Batres scoprì bambini sepolti ai quattro angoli della piramide del sole. Gli archeologi hanno scoperto scheletri di neonati associati agli altari, il che farebbe sospettare "morte deliberata dovuta a sacrifici di bambini".
Nel 2007 gli archeologi annunciarono di aver analizzato i resti di 24 bambini, di età compresa tra i 5 ed i 15 anni, trovati sepolti insieme ad un'immagine di Tlaloc. I bimbi, rinvenuti nei pressi delle antiche rovine della capitale tolteca di Tula, erano stati decapitati. I corpi sono stati datati tra il 950 ed il 1150.
La religione azteca è una delle più documentate tra le civiltà precolombiane. Diego Durán, nel libro Book of the Gods and Rites, parlò delle pratiche religiose dedicate agli dei dell'acqua, Tlaloc e Chalchiuhtlicue, e buona parte di questi riti annuali comprendeva il sacrificio di neonati o giovani bambini.
Secondo Bernardino de Sahagún, gli Aztechi pensavano che, se non fossero stati fatti sacrifici a Tlaloc, la pioggia non sarebbe arrivata ed il grano non sarebbe cresciuto. Tlaloc chiedeva le lacrime dei bambini, in modo che poi le loro lacrime avrebbero bagnato la terra. Per questo motivo i sacerdoti facevano piangere i bambini prima di sacrificarli, a volte strappandogli le unghie.
Gli archeologi hanno ritrovato i resti di 42 bambini sacrificati a Tlaloc (ed alcuni a Ehecátl Quetzalcóatl) tra le offerte del Templo Mayor di Tenochtitlan.
A Xochimilco sono stati trovati i resti di un bambino tra i 3 ed i 4 anni. Il teschio era rotto e le ossa avevano un colorito giallastro, una struttura vitrea ed un tessuto poroso e compatto. Gli Aztechi erano famosi per bollire i resti delle vittime sacrificate, al fine di eliminare la carne, e mettere il teschio in uno tzompantli. Gli archeologi conclusero che il teschio fosse bollito, e si era rotto a causa dell'ebollizione del cervello. Le fotografie di questo teschio sono state pubblicate su riviste specializzate.
Viene da riflettere...
Gaetano
Cara Paola, il male approfitta sempre degli spazi che trova sulla terra per colpire.
E colpisce sempre i più deboli, gli indifesi, chi non può o non sa difendersi.
Colpisce all'improvviso, quando sono distratti. Il male è vigliacco.
Ma c'è qualcosa di peggio al mondo.
L'ospitalità che alcuni uomini vogliono offrire al male.
I bambini rapiti sono una piaga che si aggiunge all'orrore ed al dramma che ha sconvolto Haiti.
Ma è un orrore che esiste in tutti i posti dove la povertà governa e apparecchia la casa.
La casa dei poveri deve vedere anche di queste cose.
Io spero, spero con tutte le mie forze che il male verrà sconfitto, un giorno.
E che quegli uomini che lo hanno ospitato possano per una volta guardarsi allo specchio senza più riconoscersi. Sentirsi sconosciuti a loro stessi. Incapaci per sempre di ricongiungersi alla propria identità. Perchè solo chi non ha identità, chi non sa vedersi uomo può ospitare il male dentro di sè.
E chi osa mettere le mani sui deboli e sugli indifesi non è un uomo, e non può riconoscere l'immagine umana che si riflette nel loro specchio.
Il male dobbiamo scacciarlo, combatterlo, non dobbiamo lasciargli spazio, non dobbiamo dargli tregua.
Solo così possiamo sperare in un minuto di bene.
Scusa Paola il tono "metafisico". Ma solo il male può compiere misfatti così.
Per me chi compie simili sconcezze non è un uomo.
Ciao Gaetano,
sì viene da riflettere ........quello che è stato è stato, occorre andare avanti tenendo conto degli errori, semplicemente non si torna indietro, viene da riflettere che anche un ritorno alla natura intesa al modo dei Maja sia un' utopia malsana, nonostante la fallacia dell' uomo la Carta dei Diritti Universali è stata creata, diciamo che le radici dell' uomo sono migliorate, l' albero è migliorato, qualche foglia è malata ma le radici sono buone.......andare avanti è la nostra via,con le radici nel passato, l' albero nel presente e le sue cime più alte nel futuro, le cime sono gli esploratori, è l' avanguardia.
Anni fa lessi L' Atzeco di Jennings e come non dimenticare Mixtli l’Azteco che ci racconta la sua avventurosa vicenda personale e insieme, l’affascinante storia della civiltà nata in quella parte della Terra che gli aztechi chiamavano l’Unico Mondo. Assistiamo con lui ai barbari massacri e alla gloria delle Guerre dei Fiori, allo splendore delle bandiere di piume che sventolano su Tenochtìtlan, alla fiera civiltà del popolo delle Nubi, a storie perverse di sangue e i sacrifici sulla piramide che duravano 24 ore o anche più, col sangue che colava a fiumi........la teoria del buon selvaggio va bene sino ad un certo punto.
Ma oggi nel 2010 ciò che accade non è più scusabile.........e chi può deve fare ( osservare la Carta dei Diritti Universali, nel caso dei bambini senza se o ma )chi non può è perchè non vuole ( non si può far finta di non vedere)......a te non sarà sfuggito il verso di Dante che è anche l' introduzione di una poesia di Eliot "Canto d' amore di Prufrok"......
...........Di dire: « lo sono Lazzaro, vengo dal regno dei morti,
Torno per dirvi tutto, vi dirò tutto » -
Se una, mettendole un cuscino accanto al capo,
Dicesse: « Non è per niente questo che volevo dire.
Non è questo, per niente. »
E ne sarebbe valsa la pena, dopo tutto,
Ne sarebbe valsa la pena,
Dopo i tramonti e i cortili e le strade spruzzate di pioggia,
Dopo i romanzi, dopo le tazze da tè, dopo le gonne strascicate sul pavimento
E questo, e tante altre cose? -
E’ impossibile dire ciò che intendo!
Ma come se una lanterna magica proiettasse il disegno dei nervi su uno schermo:
Ne sarebbe valsa la pena
Se una, accomodandosi un cuscino o togliendosi uno scialle,
E volgendosi verso la finestra, dicesse:
« Non è per niente questo,
Non è per niente questo che volevo dire. »
. . . . . . . . . . .
No! lo non sono il Principe Amleto, né ero destinato ad esserlo;
Io sono un cortigiano, sono uno
Utile forse a ingrossare un corteo, a dar l’avvio a una scena o due,
Ad avvisare il principe; uno strumento facile, di certo,
Deferente, felice di mostrarsi utile,
Prudente, cauto, meticoloso;
Pieno di nobili sentenze, ma un po’ ottuso;
Talvolta, in verità, quasi ridicolo -
E quasi, a volte, il Buffone.
Divento vecchio… divento vecchio…
Porterò i pantaloni arrotolati in fondo.
Dividerò i miei capelli sulla nuca? Avrò il coraggio di mangiare una pesca?
Porterò pantaloni di flanella bianca, e camminerò sulla spiaggia.
Ho udito le sirene cantare l’una all’altra.
Non credo che canteranno per me.
Le ho viste al largo cavalcare l’onde
Pettinare la candida chioma dell’onde risospinte:
Quando il vento rigonfia l’acqua bianca e nera.
Ci siamo troppo attardati nelle camere del mare
Con le figlie del mare incoronate d’alghe rosse e brune
Finché le voci umane ci svegliano, e anneghiamo.
Buonanotte Gaetano e sogni d' oro.
Ciao Piero, ho appena risposto al commento di Gaetano, in cui ho lasciato un pezzo di una poesia di Eliot.......c' è differenza fra noi e un buffone???????
Oppure ......lo sono Lazzaro, vengo dal regno dei morti,
Torno per dirvi tutto, vi dirò tutto »
Oh Piero non so più quello che farnetico, male, bene ...... il disastro di Haiti, chissà quante volte ne hanno parlato all' ONU,lo sapevano e forse fanno solo quello che possono, è talmente complicato e difficile togliere la povertà in un sistema complesso come il nostro, ma combattere l' abominio, le nefandezze, le atrocità paragonabili a quello che succedeva nel 1500 nei rituali religiosi atzechi, oggi si portano via gli organi ai bambini per dare la vita ad altri perchè hanno i soldi, questo NO.....ma ti rendi conto che è BUSINESS.....QUESTO NO..... E' ANCORA OLOCAUSTO.
E DIRO' DI PIU' CREDETE CHE GLI OLOCAUSTI SI PRESENTINO ALLA STESSA MANIERA? A CHE SERVONO LE GIORNATE DELLA MEMORIA.LA STAMPA SCRIVE CHE I RAPIMENTI DEI BAMBINI C' ERANO ANCHE PRIMA DEL TERREMOTO. AL TEMPO DELL ' OLOCAUSTO LE NOTIZIE SUI CAMPI DI CONCENTRAMENTO C' ERANO. QUANDO SI FERMERANNO I RAPIMENTI DEI BAMBINI, QUANDO. QUANTI NE DOVRANNO SPARIRE.
Scusami, Piero....è solo che in questi giorni si ricorda l' olocausto ed io faccio terribili analogie.
Buonanotte .......buon lavoro domani.
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