L'idea dell' inventore è semplice.
Si tratta di due scatole di cartone, infilate una nell'altra. Quella esterna è foderata di carta argentata, quella interna è dipinta di nero.
Messo al sole, il forno si riscalda quel tanto che basta per far bollire litri d'acqua e cuocere il pane.
Il dispositivo può essere prodotto in qualunque scatolificio con costi irrisori.
In termini pratici, la diffusione del forno, potrebbe significare la salvezza per milioni di bambini africani che ogni anno muoiono per aver bevuto acqua infetta. Inoltre, abbattendo la necessità di legna, potrebbe ridurre il problema della deforestazione.
"Ci sono scienziati che lavorano per mandare la gente su Marte" dice Bohmer "Io ho cercato qualcosa di più semplice e popolare"
20 commenti:
Per PAOPASC ....Paolo lascio qui il mio commento per il tuo post, non rieco ad inviarlo da te.
"Adesso stai diventando proprio difficile......vediamo...quello che hai scritto non fa una piega, ciò che scrivi degli animali vale anche per l' uomo, maaaaaaaaaa.......il cervello nostro si adatta anche alle nuove situazioni, inizialmente cerca per proteggersi di andare con le solite vie, ma c' è qualcosa in noi, nel nostro cervello che non è propriamente "dentro" ma è fuori con l' ambiente esterno e non a che fare solo con la superficie....c' è qualcosa, qualcosa di indefinito che se lo fai riconoscere al tuo testardo cervello lui vi si adatta subito, magari recalcitrando, ma è il corpo intero che decide ed è più forte della materia grigia......boh ho detto un sacco di ca...te.
Ma io sono solita fare figuracce..... anzi ne ho fatta una tremenda ieri con Kikka.....( ciao Kikka)
Ciaooooooooo.
Per Pietro.....anche da te non riesco a commentare....speriamo che le cose soi aggiustino.
Il tuo post sulla maestra senza documenti è bello perchè scritto veramente bene, ma triste, triste......mi fa pensare che se avesse avuto soldi e documenti l' avrebbero anche derubata...questi fatti mi fanno imbestialire, mi vva in tilt la testa.
Paola
adesso lo copio e incollo da me.
Forte il norvegese!
E' un bell'esempio, sia di altruismo che di creatività!
Forti gli UB40!
(ma cos'avresti fatto con kicca? ahahahah)
Bello il disegno: è tuo?
Un mondo a viso di bimbo con altri mondi negli occhi. Proprio così: un mondo con dentro altri mondi.
Bohmer ha indicato la strada per fare molto con poco. Il suo suggerimento dovrebbe essere abbracciato.
Bellissima l'immagine. Un multiverso di significati. E' poesia anche questa. Brava.
La notizia che hai messo sul blog oggi è molto bella. Spero abbia un futuro concreto di successo. Ho anche fatto una ricerca su google per capire meglio ed ho trovato che c'è già un altro produttore che ha avuto un'idea simile. Da dieci anni.
Il successo?
Relativo.
Speriamo che il norvegese sappia vendere meglio il suo forno di cartone (il prezzo, ho vito, è 5 euro, o dollari, non ricordo). Rilancerà la produzione con materiali plastici riciclati, che costano meno (dice lui).
Speriamo sempre. E' una piccola utopia anche quuesta no?
Il mio racconto.
Si triste. Io non volevo. Ma le storie vanno da sole, contro il mio volere.
Come le tue, no?
La derubavano? forse. O forse non si distraeva e non scivolava...
Tutta la storia è nata da un prologo vero, accaduto a me. Uscire senza portafogli e telefonini... Non uso molto quegli oggetti, nè li reputo indispensabili, oggetti di culto. Ma ti dirò, ho cominciato a fantasticare, per strada, lungo l'Ostiense...
Che ansia!!
Pensaci, quante cose potrebbero capitare!
Forse continuo la storia, qualche altra volta.
È bello veder brillare le stelle e costatare che una di essa, proprio in coincidenza della ricorrenza dell'Epifania, quasi ci sfiora il capo, simile ad una modesta capanna dove nascono semplici bambini-idea, a volte geniali. Tanto lucenti da assomigliare a quella di John Bohmer con la sua semplice e geniale invenzione chiamata Kyoto Box, un forno ad energia solare che viene venduto a soltanto 5 dollari. Dice lui, un imprenditore, dunque non uno scienziato, non immaginava di aver trovato la soluzione ad uno dei più grandi problemi del mondo.
Ma può veramente dimostrarsi risolutiva l'opera "casuale" (come disposta dal buon Dio per mostrare agli uomini quanto sia facile regalare il benessere all'umanità bisognosa) di John Bohmer?
Io dico di no, ma comunque è piuttosto un efficace segno offerto come da un cielo lontano in soccorso di taluni uomini (speciali) capaci di giovarsene.
Vale il mio intervento su Scientificando di Annarita in proposito. Si tratta della risposta a certi passi dell'articolo su Karl Raimund Popper: Scienza e Filosofia.
Viene detto in premessa fra l'altro:
«Tutta la conoscenza rimane fallibile, congetturale. Non esiste nessuna giustificazione, compresa, beninteso, nessuna giustificazione definitiva di una confutazione. Tuttavia, noi impariamo attraverso confutazioni, cioè attraverso l'eliminazione di errori [...]. La scienza è fallibile perché la scienza è umana.».(Karl R. Popper)
E poi:
«...Il suo discorso verte sulla scienza più come processo e dinamica che come attività che muove da problemi e cerca, per risolverli, di creare teorie sottoponibili a verifica: un tentativo di «spiegare il noto mediante l'ignoto.».
Ed io rispondo, profittando di un altro articolo relativo ad un'intervista fatta allo storico della scienza Paolo Rossi, da poco insignito del premio Balzan. L'argomento, il rapporto fra teorie e contesti, tra verità e pregiudizi: non c'è un cammino trionfale.
"La confutazione" e "l'ignoto", ecco due definizioni comuni a Popper che trovano riscontro alla risposta conclusiva dello storico Rossi, che è questa:
«Ho trovato in un libro di Clifford Geerz una breve storia tratta da "sakuntara" di Kalidasa, uno dei testi più famosi della letteratura sanscrita.
Narra di un saggio accovacciato davanti a un grosso elefante. Il saggio dice: "Questo non è un elefante". Solo più tardi, quando l'elefante si è girato e ha cominciato ad allontanarsi, il saggio comincia a chiedersi se dopotutto non poteva esserci in giro un elefante.
Alla fine, quando l'elefante è ormai completamente scomparso salla sua vista, il saggio osserva che le orme della bestia si è lasciata dietro e dichiara con certezza: "Un elefante era qui",
Forse anche la storia delle idee assomiglia a questo: cecare di ricostruire elefanti elusivi, ormai andati via, partendo dalle orme che hanno lasciato.
Se uno consacra la sua vita ad una ricerca di questo tipo e decide di passare la maggior parte del suo tempo in compagnie di persone che non ci sono più e di pagine scritte molti secoli or sono, non ne ricava certo grandi sicurezze, né un senso di completezza e neppure la sensazione di sapere con certezza "che cosa" stia cercando.
I fatti, disse una volta Mark Twain, "sono come mucche: basta fissarli a lungo e si allontanano".
Insomma, per bocca non mia, ma di scienziati di chiara fama, i prodotti delle grandi invenzioni, le essenziali per l'umanità di questo millennio, somigliano veramente a tante "orme di elefanti". Le grandi invenzioni "sono come mucche: basta fissarli a lungo e si allontanano", aveva ragione Mark Twain.
Tuttavia Paola, in arte Teo, è l'artista della verità, appunto. Ha disegnato l'uomo in un'ovale geometrico in cui compaiono le argomentate "orme di elefanti".
Gaetano
Ciao Paolo,sono contenta che tu piaccia la musica che ho messo.....adesso "mi gira" di mettere la musica" adatta" al post.
Con Kikka l' ho combinata proprio scombinatsa.
Ciao, ciao, speriamo che oggi riesca a commentare là da te.
Ciao Annarita,di Bohmer mi ha colpito proprio perchè a volte con niente si può ottenere tanto.....sai .......basta un pizzico e la pillola va giù..... ho ricommentato il tuo post su Popper, di solito mi astengo dal commentare perchè non sono molto "scietifica" ma questo articolo unitamente al commento di Gaetano mi ha dato un vulcano di idee.
NB Fate una "capatina" qui
Ciao Pietro, il successo sarà anche relativo, a me interessava mettere in luce che le idee sono fattibili, che basta poco per uscire dagli stereotipi, che tutti noi siamo importanti,che anche una piccolissima cosa è importante.....qui i mezzi ed il fine sono ...semplici.
In quanto al tuo racconto....io credevo che l' avevi letto nella cronaca di Roma e l' avevi poi descritto con le tue parole......chapeau alla fantasia .....braVo.
Gaetano:
1)Dice lui, un imprenditore, dunque non uno scienziato, non immaginava di aver trovato la soluzione ad uno dei più grandi problemi del mondo.
tocchi un punto fondamentale....gli scienziati devono avere anche uno spirito imprenditoriale, non dobbiamo più credere imprenditore=male.....anzi occorre la carica dell' attuare, ormai l' uomo nuovo sa che il fare ha con sè l' errore, il trucco sta nel limitarlo e nell' essere in grado di ammorrtizzarlo.
2)Ma può veramente dimostrarsi risolutiva l'opera "casuale" (come disposta dal buon Dio per mostrare agli uomini quanto sia facile regalare il benessere all'umanità bisognosa) di John Bohmer?
Io dico di no, ma comunque è piuttosto un efficace segno offerto come da un cielo lontano in soccorso di taluni uomini (speciali) capaci di giovarsene.
Come non essere d' accordo con te.
3)noi impariamo attraverso confutazioni, cioè attraverso l'eliminazione di errori
mi viene da dire fare il maggior numero di errori cercando di limitarli.
4)Insomma, per bocca non mia, ma di scienziati di chiara fama, i prodotti delle grandi invenzioni, le essenziali per l'umanità di questo millennio, somigliano veramente a tante "orme di elefanti". Le grandi invenzioni "sono come mucche: basta fissarli a lungo e si allontanano", aveva ragione Mark Twain.
quanto è vero questo....ecco perchè allo scienziato deve avere in sè anche la carica imprenditoriale.
5) mi piace che a te piaccia la mia immagine che vuol essere una specie bambino/scienziato/che si critica e prende in giro da solo.
6)questa mattina fra rimuginare i vostri commenti ed andare a rileggere il post di Annarita...ho fatto talmente tardi che la pasta la sta cucinando mio marito.
Io credo che il punto sia che non ci si guadagna niente ,lui fa il paragone con cose intorno a cui ruotano interessi e milioni ecco la differenza dove sta :)
Il disegno è davvero bello .
Beh sai io non so mentire e se uno mi chiede cosa mi piace io lo dico (mi riferisco al commento da Annarita ) non sono poi cosi fresca comunque .....
A prestooooooooooooooooo
ciao ^__^
kicca
Ciao Kikka...... bè sai io vado a naso...se qualcuno mi piace, non so neanche bene perchè mi piace....ciò non toglie che le risposte che dai in giro, quello che tu scrivi nel tuo blog, e quello che ci metti...mi hanno dato un' idea su di te....e dai che te la dico...il politicamente corretto è noioso, quindi io ti penso come una bellissima ragazza del "75,spiritosa, amante della vita e dell' universo maschile ( con ciò voglio dire che ti piace "sondare" il "pensiero" maschile perchè è diverso dal pensare femminile, da ciò deduco che a te piace il diverso, il nuovo, la scoperta e che ami l' arte in generale con un pizzico di più la musica e se ti piace la musica ti piace il movimento e non sai stare ferma quando c' è la musica che piace a te, poi vediamo che lavoro potresti fare....l' insegnante????????????'
Scusa Kikka se mi sono lasciata andare alla fantasia ma tu hai gli anni di mio figlio ( se sei del 1975) ed io ho una particolare affezzione per tutti quelli nati nel "75, li sento un po' come miei figliocci.....baciotti.
PER PAOPASC....Paolo non riesco ancora ad inviare il commento da te, te lo lascio qui, comunque sto aspettando impazientemente la tua risposta ....se rimane stabile o no.
"Sono d' accordo con Kikka, i miei poveri neuroni sono in tilt, voglio seguirti maaaaaaaaaa è sempre più difficile, comunque azzardo...secondo me si raggiunge un equilibrio stabile e morte informativa, in quanto forse (siccome non ho conoscenza specifica vado con l' intuito)ma sto pensando più al cervello umano,deve accadere un evento "esterno"affinchè i neuroni o quello che c' è nel cervello si modifichi per far fronte ad una nuova esperienza.....boh...è meglio che non venga più qua perchè sei sempre più cervellotico.
By, by."
Si diciamo che ci sei andata abbastanza vicina ,se tuo figlio è il bel ragazzone che c'è nella foto che compare nello slide .....complimentoni
è un gran bel ragazzo :)
Si sono del 75 :)
Mi piace la musica ,la poesia ,l'arte ma senza essere esperta ,vado a naso ,diciamo che mi faccio giudare da quello che mi regala emozione .
Non faccio la maestra ,non credo sia un mestiere che potrei mai fare ,non ho molta pazienza anche se amo i bambini .
E' carino pensare che gli altri cerchino di immaginarci ,e comunque sei molti intuitiva devo ammetterlo .
Ah prima che mi dimentico ....complimenti anche a te ,sei giovanissima e hai gia un figlio cosi grande .
un saluto
kicca
Teo, ho letto e risposto al tuo commento su Scientificando. L'ho molto apprezzato.
Un bacione
Kicca, passa dalle parti della Scienza, dai!
Baci cumulativi
Paolo ho visto...che mi hai visto....io non smetto di venire da te perchè mi stimoli...ideeeeeeeee. Spero che prima o poi oplà riesca ad inviare i commenti là da te.
Ciao Kikka, anche da te non riesco ad inviare i commenti...prima o poi si sloccherà il blocco.
Sì il ragazzo con me nella slide è mio figlio e grazie....perchè ogni scarafone è bello a mamma sua.......e sai avevo paura che nessuno mi volesse e così sono diventata mamma a 16 anni...ma non me ne sono mai pentita.
Ah Kikka prima che mi dimentichi.....trovo delizioso il micetto con la cuffia che hai nel tuo blog....e poi hai messo la foto di un labrador?( non sono sicura della razza)che mi ha colpito al cuore ...ha un' espressione talmente dolce e commovente.....e kikka coi bambini non occorre avere pazienza, basta amarli e la pazienza viene da sè.
Un baciotto.
Annarita.....era solo quello che pensavo.
Baciotto.
Andiamo per gradi ......ma quale scarrafone !!! Tuo figlio è davvero un bel ragazzo ....poi hai tutta la mia stima ,perche' diventare madre a 16 anni è davvero una cosa che fa crescere infretta e il dire che non sei pentita (e ti capisco perche' i figli sono la cosa migliore che una donna fa nella sua vita)è ammirevole perche' è ovvio che hai dovuto rinunciare a cose che inevitabilmente non tornano piu' e spesso questo genera rimpianto ,ma cosi non è nel tuo caso e questo è molto bello .
I gatti e i felini sono i miei animali preferiti ,mi sento molto gatta pure io ,ma non nel senso della sensualita' (forse un po' anche quello ) ma sono pigra e coccolona e se mi arrabbio tiro fuori le unghie :)
Il cane a cui ti riferisci credo sia lo shar pei ,io lo chiamo rotolone :)
Fidati ,non sono molto paziente ,se non mi credi chiedilo ai miei figli !!!!!
Pero' li amo piu' di ogni altra cosa al mondo :)
Non ti preoccupare se non riesci a commentarmi ,a me non interessa il numero dei commenti ,ma
la qualita' delle persone che incontro .
buona serata
baci
kicca
Besi a te Kikka.....paziente o no credo che i tuoi figli ..........besi anche a loro.
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