lunedì 4 gennaio 2010

PEOPLE

IL TENORE 

 Non potevo sopportare il Tenore. 
Arrivava al bar con Giulietta, la sua compagna, ed io dovevo portargli il caffè in auto, perché era paralizzato. Mi prendeva le guance e mi dava un pizzicotto, mi sorrideva, ed io pensavo che avrei voluto dargli un pugno dritto sul suo faccione. 
Trattava tutti con sufficienza, anche Giulietta. In paese avevano timore reverenziale per lui, poi gli sparlavano dietro le spalle. 
Ma non sapere non fa male, a Giulietta invece i paesani le ridevano in faccia, e questo fa molto più male.
Giulietta mi aveva fatto vedere i forzieri pieni di abiti incredibili, di mantelli, turbanti, piume, boa di struzzo , coppe, diademi, corone... oro, incenso e mirra, erano i costumi di scena delle opere liriche in cui aveva cantato il Tenore, lui li aveva collezionati tutti. 
Il Tenore aveva cantato nei teatri di tutto il mondo, anche al Metropolitan di N.Y., un tempo era stato famoso. 
Io lo odiavo perché sgridava Giulietta davanti a tutti, la offendeva pesantemente perché mangiava troppi dolci e diventava sempre più grassa. 
Quando morì, lasciò a Giulietta solo un vitalizio ed i forzieri con gli abiti di scena. 
Io credevo di odiarlo, credevo che disprezzasse Giulietta, capii più tardi, che il Tenore aveva molto amato la sua compagna. 
Giulietta non aveva il senso del "mio" e se avesse ereditato i beni del Tenore li avrebbe regalati agli uomini che le si appiccicavano numerosi e parassiti. 
Il vitalizio era stata la scelta più giusta per lei. 
Giulietta morì ancora giovane, per problemi legati al suo eccessivo peso. 


Il racconto è frutto di fantasia. Eventuali somiglianze a fatti realmente accaduti sono puramente casuali.

19 commenti:

pierperrone ha detto...

Sono contento che hai saputo guardare dietro le apparenze, dietro l'angolo di visuale da cui tutti, in paese, avevano guardato quella strana coppia.
Le coppie delle favole hanno sempre un angolo nascosto. Una qualche qualit speciale, una magia, un sogno, un incantesimo.
Anche loro ce l'hanno. Ed anche il tenore, come hai saputo vedere.

E ce l'a'hanno anche le persone normali, quelle di ogni giorno, quelle che si incontrano in mezzo alla strada, nella metropolitana, nelle file più insolenti.
Anche loro hanno qualcosa di nascosto. E se lo guardiamo, quel punto di vista inatteso, ci stupirà, anche quando si tratta di uomini che hanno commesso i delitti più orrendi.

Ma spesso non vogliamo cercarlo.
Oggi, gli uomini commettono un peccato che nessuna Chiesa ha ancora condannato: la cecità. Oggi gli uomini sono ciechi, come ha scritto Saramago. Ciechi. ciechi perchè non vogliono più guardare dietro l'apparenza della realtà umana. Non vogliono più scoprire la magia che si nasconde nel diverso, il sogno che attraversa chi parla una lingua sconosciuta, il miraggio che ci rapisce quando guardiamo negli occhi di che ha la pelle di un altro colore...

Questo peccato è ancora più grave quando i ciechi non vogliono guardare neanche ciò che dovrebbero invece conoscere benissimo. Sia che si tratti di guardare dentro se stessi, sia che si tratti dei propri fratelli, ormai, nessuno più vuole guardare per scoprire la meraviglia che si cela nell'angolo più nascosto del cuore di un altro uomo.

Tu Paola hai occhi per guardare. E matite per descrivere ciò che vedi, e usi parole per raccontarlo agli altri. Per questo ti sento vicina. Per questo coraggio.

sara ha detto...

Auguri per il 6 gennaio che si sta avvicinando e la nostra festa ...godiamocela!!!

Paola Tassinari ha detto...

Piero....le strane coppie, gli strani vivono senza maschera o almeno ci tentano... io credo che il loro segreto sia il perdono, essi perdonando i peccati degli altri e così riescono a perdonare anche i loro.....le situazioni più tristi sono di chi non riesce a perdonarsi, per questi si può fare poco perchè non conta il tuo accettarli, se loro stessi non si accettano, ecco perchè io credo in questa...... massima..... ama il tuo prossimo come te stesso.
PS Mi dicono che personalmente ho un aspetto freddo, intimidatorio.....ma certo non ce l' ho con i miei personaggi strani evidentemente "sentono" che a me piacciono, ho sin da ragazzina la mia corte dei miracoli, abbiamo empatia fra di noi......da bambino mio figlio sapeva che non avrei perdonato se avesse deriso un "debole"....anzi doveva difendere il "debole"......ti ricordi il mio " omaggio a Mondrian"che tu hai detto che sembrava il mio autoritratto, l' ho regalato ad una comunità di recupero, al responsabile del centro piaceva molto, diceva che era ottimisticamente positivo per gli ospiti.....per Natale sono andata a fargli visita, ebbene il mio sorriso è là e devo dirti che fa un' ottima impressione, un' icona sorridente e fiduciosa.

Paola Tassinari ha detto...

Ciao Sara.....buona Befana anche a te....ci vorrebbe proprio una scopa per volare con la fantasia.^_^

Gaetano Barbella ha detto...

Di Serena Maffìa riporto una sua poesia che dipinge con efficacia la donna come intesa da lei. Ecco un'altra "Giulietta".
Mi sono permesso di rubare il post di un'amica, Alessandra62, la poesia che segue, che ha omesso (volutamente, dico io) la prima strofa.
Vedi Fruscio d'assenza

DONNA

Il primo giorno fui bambina
le mie radici più lunghe dei capelli
gli occhi di bragia e di miele, profana
presi l'alveare dalle mani di Dio e ne succhiai.
Le api mi baciarono premurose
ballai la danza dell'amore.

Il secondo giorno fui adolescente
lasciavo ingenuità nel letto al mattino
il sole mi scopriva il petto
le ginocchia agili precedevano il passo
fino a sera.
La radura musicava assoli per i licheni
aprivo il giardino dei problemi e
sedevo al dondolo della quercia secolare:

Il terzo giorno fui ragazza
con i capelli lunghi sulle spalle
sotto, i baci di ragazzi belli
che fremevano ai miei sguardi
unta d'acqua santa, bagnata d'olio d'oliva.

Il quarto giorno fui già donna
non amazzone, violetta al vento
regina con l'elmo, del regno di farina
e la forchetta lo scettro, signora dell'altrui casa.

Il quinto giorno mi fu astioso
nella fortezza temevo la fragilità
ma ero madre
e il Vesuvio avrebbe dovuto piangere
perché cedessi a un'altra la mia casa.

Il sesto giorno le rose allattavano i gatti,
era uno sguardo di nonna
la tenerezza schiudeva fra le dita
cospargevo il suolo di petali e
gioivo delle aiuole del mio prato.

Ed ecco il mio commento:

Mi inchino davanti a Serena Maffia.
Serena Maffia, giovane autrice e regista, nonché giornalista e direttore, insieme a Dante Maffia, della nota rivista "Polimnia" pubblicata da Lepisma.

DONNA

Il primo giorno fui bambina
le mie radici più lunghe dei capelli
gli occhi di bragia e di miele, profana
presi l'alveare dalle mani di Dio e ne succhiai.
Le api mi baciarono premurose
ballai la danza dell’amore.

Ecco la chiave che andava ritrovata.
Ma nulla di mio se non contemplazione e parole che ho udite da Elisa Caprarella per il suo libro "Sradicherei l'albero intero".'
Nei tuoi occhi c'è la solitudine e l'arsura del Meridione. Sul tuo volto la conoscenza del dolore. Nella tua immagine, catturata per sempre dallo scatto di una fotografia, c'è la forza e la determinazione sanguigna delle coriacee donne del Sud che assorbono, vivendolo, ogni istante carico di millenni sulla propria pelle per mai dimenticarlo.

Di mio: ho conosciuto la Calabria, è come Serena Maffia dagli "occhi di bragia", vago riflesso dantesco.

Gaetano

Gianna ha detto...

Mai giudicare dalle apparenze Teo.

Ti ringrazio di aver partecipato al concorso, ma ti chiedo gentilmente di trascrivere la poesia nel post predisposto.
Grazie e vieni a ritirare la calza della Befana...

paopasc ha detto...

Sempre l'animo gentile e ingenuo ci attrae.
E' così Giulietta, condannata in partenza. Nemmeno l'essere ammaliata dal salvifico tenore la salverà dal suo destino di bulimico amore, dato e ricevuto, nemmeno il suo rude trattarla.
Ma il finale è enigmatico: ella, in realtà, era e sarà sempre giovane, e il suo peso eccessivo, è solo manifestazione esteriore di un bisogno.

kicca ha detto...

Giungo qui dal blog di un amico comune :)
Mi ha colpito questo breve racconto ,è stato un po' ,ma solo un po' come rivedersi in certi aspetti del mio essere ,specie nella fame di amore che spesso diventa spasmodica ....

buona serata
kicca

Paola Tassinari ha detto...

Che dire Gaetano......una poesia splendida....mi inchino anch' io a Serena Maffia.....grazie mi hai portato la calza della befana .....dentro c'è un' autrice che andrò a cercare e a scoprire su internet......occhi di bragia e di miele...............buona befana dalla befana :-)

Paola Tassinari ha detto...

Cara stella,spero di aver trascritto la poesia al posto giusto.....certo che sono una bella imbranata!!!!!!
Ora vengo a ritirare la calza della befana ...se ne sono in grado..:-)

Paola Tassinari ha detto...

Stavolta hai fatto proprio centro....ciao Paolo buona befana dalla befana :-)

Gianna ha detto...

Teo ok!
Buona Befana!

Paola Tassinari ha detto...

Kikka, ti ringrazio della visita.....io sono venuta a trovarti, ma non sono riuscita ad inviare il commento al tuo video...te lo lascio qui ...sperando in un tuo passaggio.

Kikka, il tuo blog è sexi, sensuale e dolce ( si sente il suono dei campanellini).
Veniamo al video, prima di tutto mi è piaciuto molto, poi quest' uomo intellettuale, sportivo a cui piace la velocità e le belle auto, che forse abita vicino a Verona ed è del segno della bilancia, è amante della musica...rock oserei dire rock metallaro, che suona bene la chitarra ( ti pare poco)...mi vengono in mente i Gun's Roses...quindi rocchettaro ma anche romantico....come mai tu a questo uomo che pare affascinante e maschile ti regali un peto...sì un peto fiorito e profumato ...ma sempre un peto.
Se passi....aspetto una tua risposta......ciaooo.

Paola Tassinari ha detto...

Ciao Stella e meno male che sono riuscita a fare qualcosa......sono reduce dal blog di Kikka.....e non sono riuscita a concludere nulla.
UFFFFFFFFfff questo web ....a volte fa le bizze.
Ciaooooooo.

kicca ha detto...

Ciao Teoderica ,anzitutto grazie dell'apprezzamento ,ma sai che non ho ben capito la domanda ????
Diciamo che questo uomo è proprio come lo hai descritto ...questo mi fa pensare che ho saputo trasmettere cio' che volevo :)
Lui è molto speciale per me ,ma la storia del peto proprio non l'ho capita .....help me !!!!!

Il video su youtube puoi commentarlo solo se sei iscritto ,ecco il perche' non sei riuscita ,per il resto non so ...comunque my blog ogni tanto ha le paturnie :(

a presto
attendo risposta :)
kicca

Paola Tassinari ha detto...

Allora cara Kikka....la foto che tu hai pubblicato, presenta le natiche di un' avvenente fanciulla da cui un fil di fiori si sprigiona......io ho pensato che tu a quell' affascinante uomo ( il video lo esprime bene)...tu volessi sbeffeggiarlo ( quella foto mi faceva pensare ad una presa in giro ....un peto fiorito agli uomini).....e non capivo dopo un tale video il perchè dello sberleffo......insomma il fil di fiori mi ha fatto pensare ad un peto......che ci vuoi fare sono un po' matusa.......ciao :-)

kicca ha detto...

Ciao cara ,adesso ho capito :))))))
l'immagine è ricorrente nel video....ti spiego
a me piace la musica e a lui pure ...ora era come dire che la musica che ci unisce mi prende l'anima e il volo di petali è quello che scaturisce,come un vortice di sensazioni ...non uno sberleffo ma come qualcosa di profondo come un volo di farfalle sai come spesso si dice "ho le farfalle nello stomaco " ecc... ho scelto una lei voltata di spalle perche' ...come dire è una cosa un po' sommessa ,celata da imbarazzo ecco perche' è di spalle .....è un po' complicato me ne rendo conto ,sopratutto parlare con le immagini non è facilissimo perche' mentre alcune sono ovvie per altre ci sono le varie chiavi di interpretazione ,ma vedo che hai comunque dato il giusto senso alla cosa per cui .....altro che matusa :)

Spero che sia chiaro ,sai ,io sono un po' contorta certe volte :)

Buona serata
a presto
kicca

Paola Tassinari ha detto...

Cara Kikka....mi sei piaciuta proprio perchè sei un po' contorta e ciò io lo trovo splendido...come vedi io pure sono contorta....le vie dritte mai piaciute e la musica cosa è se non una via di infinite emozioni, contorta ed infinita via di sensazioni.....però kikka CHE FIGURACCIA HO FATTO.....da raccontare.
CIAOOOOOOOOOOOOO.

kicca ha detto...

Tranquilla ,niente figuraccia ,anzi :)
Per me la musica è una compagna che mi tiene per mano mentre percorro questo sentiero che è la vita .
Hai detto che il mio blog è sexy sensuale e dolce ,non so sia davvero questo ,ma non sei la prima che me lo dice ,per me è la mia parte sommersa ,il mio essere senza maschere e sopratutto il rifugio di una donna complicata sensibile ed estremamente fragile ..... il luogo in cui custodisco la mia vera essenza .
Si dice spesso che le donne sono come la luna
che ha un lato nascosto ......questo è il mio lato nascosto.....

Alla prossima
baci
kicca