domenica 26 dicembre 2010

INTERMEZZO

  



Dopo avere presentato la libellula come simbolo di rivelazione e come inizio di scoperta di sé stessi, vi propongo il cammino verso il compimento della rivelazione, con la presentazione simbolica del cigno, il quale significa raggiungimento di sè stessi. Tutti quanti conoscerete la favola del brutto anatroccolo che si trasforma in bel cigno, da me così amato nell' infanzia credendo alludesse ad un cambiamento fisico, no, la vera bellezza è interiore, è questo che significa il cigno: arrivo alla nostra bellezza vera e nuda, vi ricordo che la Venere celeste cioè pura è sempre rappresentata nuda e naturalmente la nudità non è intesa quella fisica. Il cigno è il simbolo di saggezza, amore sincero, fedeltà, innocenza, purezza, forza e coraggio. Il cigno dona la capacità di interpretare i sogni e rappresenta l'evoluzione spirituale. 
 I cigni guidavano il carro di Dionisio, di Venere, e quello di Helios, di cui era la più perfetta raffigurazione simbolica. Gli aedi cantavano che Apollo, sole proveniente dallestremo nord, ritornava verso le regioni boreali su un carro trainato da cigni, attraversando una barriera di ghiaccio verso una mitica regione dall’eterna primavera. Ma in cigno si trasformò anche Giove quando, desiderando Leda , la vide dormire, sotto un albero, sul monte Tagete. Quando Leda si sveglio, vide un gran cigno luminoso e udì la sua voce e poi Leda ebbe un grosso uovo da cui nacquero due gemelli: Castore e Polluce. Nella mitologia irlandese vi è il bel racconto di Oengus e di Caer.
Una notte Oengus sogna una giovane fanciulla sconosciuta. Al risveglio si scopre appassionatamente innamorato di lei, e incomincia a cercarla per la campagna. Infine riesce a trovare Caer ("bacca di tasso"). La ragazza vive vicino a un lago, un varco per l'Altroregno. Caer e le sue amiche sono creature soprannaturali e, ad anni alterni, a Samhain, si trasformano in cigni. Tutte loro hanno una graziosa catena attorno al collo, ma solo quella di Caer è d'oro. Anche se Oengus implora il padre di Caer di poterla sposare, l'uomo si rifiuta di dare il suo consenso, poiché una profezia ha predetto che lui morirà il giorno delle nozze della figlia. Solo a Samhain, quando i confini tra i mondi sono sottili come veli, Oengus potrà fuggire con l' amata. In attesa di Samhain si trasforma a sua volta in cigno e vola via insieme a Caer, volteggiando tre volte sopra il lago per addormentare gli altri con un incantesimo e farli dormire tre giorni e tre notti.
Il cigno dunque rappresenta la comunicazione fra gli elementi, fra i diversi mondi e come animale sacro alla Dea è considerato un simbolo del sole e un messaggero degli dèi, benefico e sacro, possessore di poteri magici legati alla musica e al canto, uniti ai poteri di guarigione del sole e dell'acqua. Il cigno rappresenta anche la luce dello spirito, la scintilla divina nell'uomo. Il suo volo è paragonato al ritorno dello spirito verso la propria sorgente e rappresenta la parte dell'uomo che tende al bene, al meglio di sé, alla perfezione, alla spiritualità. Rappresenta il percorso di riscoperta del proprio sè e della propria bellezza interiore, dal goffo anatroccolo alla splendida maestosità e grazia del cigno bianco adulto. 
Nella foto è un'immagine del Lago dei cigni di Matthew Bourne, è il mio balletto preferito, qui Bourne enfatizza non la grazia ma l'energia e la possanza del cigno, come in realtà è, ( il cigno è un animale intelligente e altero ma è anche molto aggressivo se attaccato ) d'altronde per ottenere la conoscenza di sé stessi, la grazia e la bontà non bastano.

4 commenti:

pierperrone ha detto...

E cosa dirti di più bello, allora, Paola mia, se non :

CIAO, CIGNO!!!! (o CIGNA, comè al femminile ?)
Un abbraccio.

kicca ha detto...

Ricambio con ritardo, com'è andata la prima ondata di feste ?
Per capodanno prmetto di arrivare per tempo!!!
Un bacione forte forte
kicca

Paola Tassinari ha detto...

Ciao Piero,
oggi non si diventa più cigni, non c'è più umiltà, ma è bello anche rimanere paperi e non saperlo...
un grande bacio, ovvero un besone e ciao.

Ps Tutto bene Col natale?

Paola Tassinari ha detto...

Cara Kikka,
a me gli auguri sinceri fanno sempre piacere, io penso che portino buone cose.
Ti aspetto per la fine dell' anno e ti mando un besone a te e due besi per i bimbi ed un ciao per Duchessa.