martedì 6 dicembre 2011

A PADOVA VOLEVO ANDARE ( racconto in 9 puntate)


























  



























 
2puntata

Le giornate di novembre avevano però influenzato Rita, e così  all'ultimo momento mi aveva telefonato per dirmi che lei non sarebbe venuta. Ora, era appena arrivato da Pesaro, Franco per unirsi a noi, alla gita a Padova, che fare? Andare a Padova io e Franco? Ma sia io che Franco la Cappella Scrovegni la conoscevamo bene e voglia di levatacce dopo una settimana di sveglia per il lavoro, non avevamo voglia proprio di farne. Che fare? Decidiamo di non andare a Padova, ma di fare una piccola e vicina escursione a Rimini. Appuntamento allora al parcheggio di via di Roma. Arrivo puntuale, ma Franco non c'è, mi incammino verso la stazione, prendendo in mano il telefono per chiamarlo: " Franco dove sei?" " Sto in via Cavour, fra poco ti raggiungo." Mi risponde. "Non preoccuparti vengo io da te, è presto per prendere il treno, visitiamo la chiesa di San Domenico, che è in via Cavour, dove c'è una mostra di mosaico internazionale". Gli dico.

Una mostra realizzata a Ravenna per presentare nella città del mosaico le produzioni più recenti degli artisti che nei diversi continenti hanno scelto i percorsi di quest'arte antica.

Opere che forniscono un'ampia visuale sulla produzione contemporanea, contraddistinte da una ricchezza cromatica e da una dettagliata precisione nella tecnica impiegata.

Dall' altra parte del telefono silenzio, Franco non mi risponde.

"Franco, ci sei?"

Silenzio, poi all' improvviso alle spalle Franco mi assale e mi urla: "sono qui"

Che spavento! Proprio non me lo aspettavo, scoppiamo entrambi a ridere e ci abbracciamo, mentre un signore, col bastone da passeggio, ci guarda in malo modo e scuote la testa.

Ci dirigiamo in via Cavour, a San Domenico, e fra i tanti mosaici ne individuiamo alcuni che ci piacciono da matti e da pazzi. Ve li ho messi nelle foto e come vedete ricordano l' Art Optical e sono degni di nota per l' uso dei materiali nelle loro caratteristiche più povere e intrinsiche, raggiungono equilibri di grazia ed armonia, sono mosaici silenziosi e dimessi come urla silenziose nel silenzio.

13 commenti:

Paolo e Albero ha detto...

Il quarto dall'alto mi ha intrigato molto.
Buona giornata e scusa la mancanza da queste parti ma per me sono stati due/tre mesi orribili.
Ciao

Paolo

ilcuorecomeilmare ha detto...

Come sempre succede, cara Paola, ripiegare per una scelta diversa è sempre cosa emozionante e ricca di piacevoli sorprese. Anche quella alle tue spalle mentre camminavi. Comunque mosaici splenditi, sopratutto quelli ricchi di colori.
Aspettando la terza puntata, un beso, anzi due.

Paola Tassinari ha detto...

Ottima scelta Paolo, soprattutto per un ingegnere perchè è un mosaico "matematico"...spero che i mesi siano stati "orribili" solo per il lavoro e grazie per la visita, che ricambierò con piacere.

Paola Tassinari ha detto...

Cosimo le sorprese mi piacciono tanto, ma solo se sono belle e giocose, lo spavento deve essere iniziale per poi tramutarsi in stupore... il mio amico Franco è speciale per regalarmi piccoli, splendidi stupori.
Ciao Cosimo.

Unknown ha detto...

Dai diari di Teoderica, che saluto. I tanti disprezzati diari che tanto temono gli scrittori. Eppure c'è diario e diario. Io, da quando scrivo meno nel giornale, sto benissimo, da dio (dov'è la canna del gas? Passamela, grazie) mi sono messo a scriverli e vedo che anche Teo...Buoni diari a tutti...

Soffio ha detto...

i particolari sono sempre importanti, brava teo

Paola Tassinari ha detto...

...anche Teo si lascia andare ad intingere il pennino nella sua anima...un' anima poverella ma ha solo quella.
Ciao Ettore.

Paola Tassinari ha detto...

Caro Soffio...
i particolari fanno la differenza
e per qualcuno non si può fare senza.
Ciao.

pierperrone ha detto...

Cara Paola, io il tuo viaggio lo seguo.
vediamo dove ci porti.
Intanto, i posti finora sono bellissimi.

Una buona festa fatta e buon prossimo fine settimana.
Piero

Paola Tassinari ha detto...

Grazie Piero,
ti porterò a visitare Rimini...chissà forse troverai la famosa tabaccaia di Fellini.
Ciao e buona festa anche a te...almeno le ultime ore serali.

Unknown ha detto...

Diffidando dei falsi modesti e delle false tabaccaie, mi ascolto l'avvelenata di Guccini, e,touchè, sono io che prendo il mazzo nel melo e accuse di arrivismo, ma almeno non sono un falso modesto. Non ci sono tabaccaie. At salut

Unknown ha detto...

ah già, specifico la mia città: RIMINI

Paola Tassinari ha detto...

Caro Ettore ti faccio presente che io sono una tabaccaia vera solo che invece di Fellini mi piace Kubrik...at salut e Rimini è di tutti solo tu sei di te stesso forse.
Ciao riminese.