martedì 16 novembre 2010

I VIAGGI DI GILLES ( racconto incasinato)

LE SINAPSI SBAGLIATE 13 puntata


Giovanni un mio caro amico mi è venuto a trovare con una richiesta.

Giovanni è un operatore di un centro per il recupero delle persone “ridicole” o“strane.” Mi piace chiamarle così perché la perfezione e la normalità mi generano inquietudine, la norma è, ma anche non è, è una di quelle parole come finito ed infinito.Queste persone hanno le sinapsi che si sentono oppresse e perciò ogni tanto deragliano dalla norma. Le sinapsi sono connessioni fra neurone e neurone , se pensiamo che alla nascita abbiamo 30 miliardi di neuroni e che queste cellule hanno la capacità di generare, ricevere, condurre ed elaborare segnali capiamo la meraviglia che ognuno di noi è. Le sinapsi invece sostanzialmente sono degli impulsi costituiti da cariche elettriche in movimento, che generano piccole correnti in grado di spostarsi da un neurone all’altro: proviamo ad immaginare il sistema nervoso come un immenso circuito elettrico percorso, in ogni secondo, da miliardi di piccole correnti. Potrà accadere che qualche sinapsi sia sbagliata, l’ importante è imparare a guidarle, ma non è facile. Le sinapsi sbagliate sono secondo me la causa maggiore, propria di persone extrasensibili, che riescono a modificare gli impulsi per fuggire dalla realtà troppo dolorosa. Le sinapsi sono anche le depositarie della memoria, la memoria non si cela nei neuroni ma nel flusso continuo di scariche chimiche o elettriche delle sinapsi , quello che è straordinario è come fa un ricordo di tanti anni prima ad essere presente oggi, se la sinapsi dura un attimo e poi si esaurisce e muore? Non è possibile che anche noi duriamo un po’ più di un attimo, poi ci esauriamo, moriamo , ma rimanga pure un qualcosa di noi, come la sinapsi che muore ma non muore mai?

Le sinapsi possono costruire mondi diversi, la persona bipolare occorre che impari a guidarle col comando della ragione, perchè il vero problema del bipolare è non riuscire a tenere a bada gli impulsi, un po’ come andare in motorino a velocità sostenuta, ed il freno ad un certo momento non funzionasse più.


immagine: una sinapsi in cui si sta accumulando il neurotrasmettitore. http://www.neuroitc.net/gallery-image-1.html

5 commenti:

Gaetano Barbella ha detto...

Cara Paola se ti preme saperne sulla sinapsi leggiti questo trafiletto che ho tratto da un corposo articolo di Guido Marenco "Ai confini della realtà percepita e immaginata" Roger Penrose: "la realtà fisica, il cervello umano e la quantistica". Vedi qui.

Di Roger Penrose, fisico dell'Università di Oxford, proprio su questo argomento, ne parlo in un commento su Scientificando di Annarita di pochi giorni fa: vedi qui.

" (...) Le porte logiche di un computer hanno pochissimi cavi in ingresso, i neuroni possono collegarsi a un numero grandissimo di sinapsi e, per fare un solo esempio, i neuroni del cervelletto, le cellule di Purkyne, hanno circa 80000 terminazioni sinaptiche eccitatorie.
Il cervello umano è plastico. Non è legittimo considerare il cervello come una collezione fissa di neuroni collegati in uno schema complesso. «Le connessioni non sono fisse, come sarebbero nella simulazione al computer... ma cambiano di continuo. Non intendo dire che cambino le posizioni dei neuriti o dei dendriti. Gran parte della loro "cablatura" è stabilita a grandi linee dalla nascita. Mi riferisco alle giunzioni sinaptiche, dove ha luogo effettivamente la comunicazione fra i diversi neuroni. Spesso queste giunzioni sinaptiche si hanno in corrispondenza di spine dendritiche, le quali sono minuscole protuberanze su dendriti nelle quali si può stabilire il contatto con bottoni sinaptici. Qui non si ha un vero "contatto" fisico, ma fra spina e bottone rimane un piccolo spazio (la fessura sinaptica) della grandezza giusta: circa un quarantamillesimo di millimetro. Ora, in certe condizioni, queste spine dendritiche possono contrarsi e interrompere il contatto oppure ne possono crescere di nuove e ristabilire un nuovo contatto.» Insomma, per continuare l'analogia con l'IA, dovremmo essere in grado di costruire un computer in grado di cambiare continuamente per avere qualcosa di simile ad un modello umano di intelligenza e percezione. (...)

Però leggiti tutto il resto, mi raccomando!

Ciao,
Gaetano

Paola Tassinari ha detto...

Caro Gaetano,
ora vado a leggere i link, sai di sinapsi ne ho parlato diciamo così per "esperienza", interrogo me stessa per cercare di capire dal lato "pratico"...ora vado sperando di essere pronta per capire.
Ciao.
PS hai scritto pure ...mi raccomando...chissà cosa troverò-

Paola Tassinari ha detto...

La mente è una brutta bestia ed è solo con il gioco che la si può avvicinare e distrarla dalla sua aggressività. Come per i gatti che ammano il gioco, e il povero topolino è il loro trastullo più che alimento.


In altre parole l’aumento del grado di coerenza dei tubuli che deve condurre dallo stato di pre-coscienza allo stato di coscienza, può, seppur con probabilità molto bassa, fermarsi o accelerare spontaneamente, con tutte le conseguenze che ne derivano...anche la perdita di coscienza.

Ciao Gaetano.

giardigno65 ha detto...

troppi nodi nelle sinapsi !

Paola Tassinari ha detto...

Eh no nelle sinapsi non ci sono nodi, non ci riesci a fare un nodo, il flusso è continuo, sono i "normali" che credono che ci siano i nodi...al massimo ci sarà un nido.
By, by.