martedì 27 ottobre 2009

PEOPLE

BOBI
Prima di iniziare il tuo racconto, mi devi spiegare perché vuoi inserire in People i tuoi animali.
- Non lo so -.
- O forse, perché penso ci sia molto da imparare dal comportamento degli animali -.
Dunque il primo cane fu Bobi.
Bobi era un cane da pagliaio, dicevano così, non sai bene cosa volesse dire. Forse era perché mangiava le uova nel nido delle galline, o forse perché si mangiava anche le galline.
Siccome Bobi era un cane da pagliaio lo fecero salire sull’auto, una millecento Fiat prestata dallo zio, e lo portarono lontano, lontano.
Ma a Bobi non piaceva stare lontano, lontano e dopo una settimana tornò a casa.
Se ne meravigliarono tutti: - Forse è intelligente -, dicevano. Io lo sapevo prima di loro che non era un cane da pagliaio.
Ma Bobi continuò a mangiare uova e galline e lo portarono ancora lontano, lontano. Tu lo aspettavi, anche dopo un mese lo aspettavi, ma lo sapevi, avevi origliato e sapevi che quel lontano, lontano era il fiume con una pietra attaccata al collo. Non sapevi bene cosa voleva dire, ma intuivi che era una cosa molto, molto più brutta del lontano, lontano e che Bobi non tornava perché non poteva, non perché era un cane da pagliaio.
Poi però si accorsero che tu eri molto triste, non mangiavi ed un giorno hai preso le forbici e ti sei tagliata i capelli, la coda di cavallo che piaceva tanto alla mamma e l’hai gettata nel pozzo.
Quante urla, ma la nonna ti ha difeso, ti ha abbracciato ed ha capito che eri solo triste, triste.
E ti hanno portato un cagnolino, piccolo, piccolo, ma così piccolo che dovevi dargli da mangiare tu.
Era arrivato Ringo.

Il racconto è frutto di fantasia. Eventuali somiglianze a fatti realmente accaduti sono puramente casuali.

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