domenica 4 ottobre 2009

ADDIO BELLEZZA

Da un articolo di Igor Righetti ( giornalista professionista, docente di Teoria e tecnica del Linguaggio radiotelevisivo) 
"Così fan tutte" la sit- com in onda su Italia 1. L' ho analizzata coi miei studenti. Il vero scandalo non sono alcune sequenze "hot" ( Alessia Marcuzzi mangia un wurstel in una scena piena di doppi sensi) bensì la scrittura dei testi e l' interpretazione claudicante della Marcuzzi" 
Ho visto la sequenza del "wurstel"su Rai 3 , su Blob. I testi proprio non li ho uditi. La mia attenzione era calamitata sulla mancanza totale di bellezza dei gesti, sulla volgarità gratuita, sulla ricerca esasperata di stupire. 
Queste rappresentazioni neobarocche, stupiscono ma lasciano un fondo acre nell'animo. Ancora più acre il Righetti a considerare lodevole fotografare in modo, secondo lui, ironico la condizione femminile e a criticare i testi secondo lui poco sferzanti, adatti per un pubblico di poppanti... dice il Righetti... L'altra sera, ho visto AnnoZero, ed ho pensato che la sit-com in questione sia lo specchio di come il nostro Premier e il suo entourage vedano l'universo femminile. Quello specchio non mi piace, anzi mi fa molto male. Addio bellezza. vedi qui se vuoi

9 commenti:

Gianna ha detto...

No, non ho piacere di vedere...
Già i doppi sensi volgari mi danno fastidio, figurati il resto...
Carissima Teo condivido in pieno il tuo pensiero : siamo due anime gemelle?
Baci e buona notte!

Paola Tassinari ha detto...

Cara Stella, sono contenta che tu non abbia visto il video, è un insulto alle donne.
Altro che burka !
Ho lasciato il riferimento al video per qualche S. Tommaso.
Buonanotte a te Stella.

giardigno65 ha detto...

si parla troppo di salsicce e poco di storie ...

Gaetano ha detto...

La bellezza del sole del caos.
Perché non seguire la rotta dei ragionamenti su “Addio bellezza”? Non come vuole apparire attraverso il testo del post, ossia la via di una preziosità che si sta perdendo (e che aneliamo a trattenerla perché la si stima essenziale per la vita), ma quale stop per concepirla in altre vesti.
Così facendo non scandalizzano più di tanto i fatti non edificanti posti in risalto nel post.
Si tratta del processo vitale in continua evoluzione che ha le sue fasi e la materia vivente, svolta la sua funzione, al limite biologica, si appresta alla fase di disfacimento e riconversione mescolandosi in una sorta di caos per poi dar luogo a nuove forme di vita.
Leggiamo nel Salmo 16:10: “Perché tu non lascerai l’anima mia nello Sceol (= tomba) e non permetterai che il tuo Santo veda la corruzione”: dunque viene esclusa la corruzione consistente nel dissolversi degli elementi della coscienza, preservandone la purezza, la verginità. (versione della Chiesa)
Insomma Paola non hai posto in risalto il sole di questo mondo del caos, anch’esso della vita ma in modo inverso? Dunque con la sua bellezza, ma occorre avere occhi virtuali per vederla e senza scandalizzarsi. E bene hai fatto dandogli il nome salsiccia2!
Adesso si capisce come fu che Gesù poté scendere nell’inferno dopo morto e risalire al terzo giorno!
Si tratta di una immaginaria vita “negativa”, in una sorta di inferno che già sulla terra si dispone a concepirsi ed è naturale che questa non risulta edificante. Ma ci vuole, paradossalmente, perché serve da innesco all’ipotetico inferno in cui il caos viene elaborato: qui il “porco” (che è poi il diavolo, satana, secondo la credenza nel cristianesimo) viene macellato e ridotto in “salsiccia” e altri in prodotti come “prosciutti” e così via.
Ci volle, dunque a suo tempo Sodoma e Gomorra che furono poi ridotte in “salsicce” potremmo dire, fra il serio e il faceto.
Gaetano

Gaetano ha detto...

Cara Teo,
tu sai cosa hai posto in alto col tuo disegno? Hai posto allo zenith nientemeno che l’antagonista del Sole cristico, ovvero l’Anticristo. Ma chiamalo pure in tanti altri modi, Satana, Serpente, Dragone, Baphomet (quello dei templari) e via dicendo.

Approfondendo la conoscenza di Baphomet, è assai utile la versione che ne dà il grande maestro di ermetismo Fulcanelli attraverso il II vol. di Le Dimore Filosofali, a pag. 76 – Ediz. Mediterranee.
Comincia col presentare una sua icona, così descritta:
«... un vampiro, cornuto, villoso, provvisto d’ali membranose, nervate e rostrate, con in piedi e le mani in forma d’artigli, ed accoccolato. L’iscrizione fa parlare in versi spagnoli questo personaggio da incubo:

.MAS. PENADO. MAS. PERDIDO. .Y. MENOS. AREPANTIDO.
(Più tu m’hai nociuto, più mi hai perduto, e meno ne sono pentito.)

Questo demonio, rappresentazione della grossolanità materiale opposta alla spiritualità, è il geroglifico della prima sostanza minerale, come lo si trova nei giacimenti metalliferi dove vanno ad estrarla i minatori. Un tempo la si poteva vedere rappresentata, sotto l’aspetto di Satana, a Notre-Dame de Paris; ed i fedeli in testimonianza di disprezzo e d’avversione, andavano ai spegnere i loro ceri immergendoli nella bocca che questa statua teneva spalancata. Il popolo la chiamava mastro Pietro del Cantone, la pietra maestra d’angolo, cioè la nostra pietra angolare e il blocco primitivo sul quale e costruita tutta l’Opera.
Bisogna convenire che, per essere simbolizzato in tal modo con un aspetto deforme e mostruoso, – drago, serpente, vampiro, diavolo, tarasca, ecc., – questo sfortunato soggetto dev’essere di natura assai sgraziata. Infatti il suo aspetto non ha nulla di seducente. Nero, coperto di lamine squamose, spesso ricoperte di puntini rossi o da uno strato giallastro, friabile e smorto, dall’odore penetrante e nauseabondo, definito dai filosofi toxicum et venenum, macchia le dita se lo si tocca e sembra contenere quanto c’è di più sgradito. Eppure è proprio questo quel primo soggetto dei saggi, vile e disprezzato dagli ignoranti, l’unico dispensatore dell’acqua celeste, nostro primo mercurio e grande Alkaest.1) [...]
Ad ogni operazione il corpo si suddivide, si disgrega poco per volta, senza una reazione apparente, e abbandonando una gran quantità d’impurità; l’estratto purificato con le sublimazioni, perde anche delle parti eterogenee, in modo tale che la sua virtù si condensa, alla fine, in una piccola massa, dal peso e dal volume molto inferiori a quelli del soggetto minerale primitivo. Cosa questa giustificata pienamente dall’assioma in lingua spagnola; perché quanto più le reiterazioni sono numerose, tanto più il corpo viene torturato e quindi scisso e spezzato, e tanto meno la quintessenza che ne deriva ha occasione di pentirsene; anzi, aumenta in forza, in purezza ed in attività. Con questo metodo, il nostro vampiro acquista il potere di penetrare i corpi metallici, d’attirarne lo zolfo, o il loro vero e proprio sangue, e permette al filosofo di considerarlo simile al vampiro notturno delle leggende orientali...».

Ma di Baphomet se ne è già parlato in un altro post.

1) Alkaest deriva da parole greche dal significato di forza, vigore, e il luogo ed anche focolare, dunque il luogo o il focolare dell’energia.

Gaetano

pierperrone ha detto...

La volgarità... forze è una forma educativa, in questo periodo. Un modello al quale vengono educati più deboli e sfortunati.
La volgarità è parente stretta con l'istintualità non repressa. Mi tocco, ti salto addosso, volgareggio in qualsiasi modo, alludo, ammicco, non mi trattengo...
Certo, è antirepressivo. Così sembra.
Come per una bestia.
Fortunata lei, la bestia. Scopa quando madre natura le dà l'estro, azzanna o morde, quando ha fame e dorme quando vuole...
Certo, ormai, il modello vincente è quello della giungla, della savana o, forse meglio, dello zoo, dove le bestie restano comunque in gabbia.
Perchè, tanto si sa, per quanto si riesca a diventare bestie, si resta sempre ingabbiati dal padrone dello zoo. E' lui che decide i modelli educativi.
Viva, via il padrone dello zoo.

Paola Tassinari ha detto...

Caro Giardino, una risata ci salverà.

Paola Tassinari ha detto...

Si tratta del processo vitale in continua evoluzione che ha le sue fasi e la materia vivente, svolta la sua funzione, al limite biologica, si appresta alla fase di disfacimento e riconversione mescolandosi in una sorta di caos per poi dar luogo a nuove forme di vita.
Caro Gaetano, speriamo che queste nuove forme di vita arrivino presto.Sai che a volte penso che pure la natura, gli animali, le piante ecc, siano nel caos......mi hanno raccontato , dei pescatori, che i gabbiani si mangiano gli occhi dei pesci, loro trovavano nelle reti i pesci senza occhi, si sono incuriositi ed hanno notato che i gabbiani "sono golosi" degli occhi dei pesci, e questi ultimi vivono ciechi......a me è sembrata una cosa mostruosa, te la racconto perchè mi ha impressionata molto, devo fare ancora fare ricerche su internet.
A te non sfugge nulla, avevo prima il fatto che mi stava sullo stomaco, ecco il perchè del titolo "salsiccia", il disegno salsiccia 1 non mi piaceva......ti dirò che la mia immagine mi piace e la trovavo consona al testo.
Addio bellezza, intesa come la mancanza di bellezza, non so spiegare bene è un po' come Padre Pio che si appicicca in ogni dove,e si prega per vincere al lotto o la mania per lo zen inteso come trendy o la Santanchè che vuol togliere il burka alle islamiche, per far cosa .......assomiglino alle donne proposte nel video del post? Sai Gaetano mi viene voglia, per protesta, di mettere il velo per andare a Messa ( qualche volta ci vado, quando ne sento il bisogno)come faceva la mia nonna.
Buonanotte e buondomanimattina.

Paola Tassinari ha detto...

Sai Pietro quello che fa male non è tanto la volgarità, quanto la cosapevolezza che questo costume è considerato attuale, moderno, vincente,IN.
Una "escort" qualche anno si vergognava del lavoro che faceva, oggi ha più dignità lei che il nostro .......
Con amarezza buonanotte.