martedì 13 ottobre 2009

UOMINI O TOPI

DAL CORRIERE DI ROMAGNA

Rimini.
Prostituta incinta, la fila dei clienti si allunga.
E' diventata una specie di attrazione.
Come se i clienti si passassero la voce.
- Cercano lei, perchè è incinta-, si lamentano le altre lucciole.
Ma chi sono quelli che fanno la fila?

11 commenti:

Gaetano ha detto...

Risalendo a 11 anni fa trovo su internet un caso eclatante simile che si ripeteva tutte le sere a Roma, lungo la litoranea Ostia Torvaianica.
Dal Corriere della Sera del 16 luglio 1998 traggo la parte iniziale dell’articolo a riguardo, che è questo:
LA STORIA. Arrestati due nomadi di vicoli Savini: sfruttavano ragazze ucraine TITOLO: Prostitute incinte, un giro da 100 milioni al mese. Incinte, valevano di piu'. Perche' in molti, pur di avere un rapporto sessuale con quelle due ragazze ucraine di venti e ventidue anni, erano disposti a sborsare cento, duecentomila lire oltre la tariffa normale. Lungo la litoranea Ostia Torvaianica il viavai era continuo: ogni notte decine e decine di clienti che chiedevano soltanto delle prostitute in stato interessante. Poi il ritorno a casa: uno squallido appartamentino al Lido di Ponente, diviso con altre ragazze, dove si addormentavano su luridi materassini. E a sera il calvario ricominciava. A sfruttarle, una coppia di nomadi, Hrustic Dzevad, 41 anni, e sua moglie Ljiljana Teodorovic, di 35, residenti al campo sosta di vicolo Savini arrestati all'alba di ieri dai carabinieri...

Il caso citato nel post è quasi un “copia e incolla”, poiché www.romagnaoggi.it/rimini/2009/10/12/138932/
così lo descrive:
Rimini: prostituta incinta, l'attrazione di viale Regina Margherita
- 12 ottobre 2009 - 9.35

RIMINI - Incredibile ma vero. Una giovane "lucciola" romena ha visto allungarsi la lista dei clienti perché al quarto mese di gravidanza. La donna, 30 anni, si prostituisce a Rimini lungo il marciapiede di viale Regina Margherita. Per aver un rapporto con lei basta sfilare da portafoglio una banconota da 50 euro. I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia le hanno consegnato il foglio di via. Ma difficilmente si allontanerà dai marciapiedi.
Per la giovane prostituta, infatti, quel pargoletto che porta in grembo è diventato una sorta di business. E le ‘colleghe' di lavoro si lamentano perché tutti i clienti cercano lei.

Ma fatti del genere non sono isolati. www.libero-news.it/pills/view/21225
ci racconta del giorno 25/09/2009:
All'ottavo mese di gravidanza
fa la prostituta sulla Salaria.

Batteva il marciapiedi della via Salaria all'ottavo mese di gravidanza. Ed evidentemente i clienti non le mancavano.

Raccolgo la miglior risposta di http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20080729022524AA3nJyd scelta da Shaula Killer Queen che ha formulato la domanda non tanto diversa da quella richiesta da Paola in questo post:

[...] una delle perversioni umane ...
e come diceva qualcuno prima di me ... c'è di peggio ...
ma non mescoliamo il fenomeno prostituzione ... alle perversioni ...
sono pianeti diversi con cose in comune ...
una per tutte ...
la prostituzione riguarda principalmente gli uomini ...
le perversioni, riguardano tutti ... e spesso non sono mercenarie ...
per finire, la sfera sessuale è talmente complessa e personale ... che è difficile stabilire linee di confine ....
per chiarezza, condanno senza esitazione la situazione descritta da Shaula ...
ciao...
Mac

Quale la mia risposta? che tiene conto dell'immagine chiaramente allusiva alla bestia dell'Apocalisse di G., non disgiunta dalla mia interrogazione attraverso il commento al precedente post: chi sarà mai il Cristo Bianco che neanche Paola riesce a sapere?
Però con questo nuovo post Paola si è portata sulla strada di quella prostituta la quale reca nel suo grembo un certo Cristo Bianco. Però perché questa definizione che coinvolge un biancore estraneo?
Ma oggi fanno molto clamore le "morti bianche" e perché non includervi anche quelle della professione più antica del mondo?

Gaetano

Paola Tassinari ha detto...

Caro Gaetano, i tuoi commenti così dotti,il tuo interessamento ai miei post,mi lusingano, ma mi lasciano perplessa.
Col post,io dichiaravo il mio dolore, per una situazione in cui posso capire la prostituta "inconsapevole", la quale vive una vita sicuramente disagiata e dolorosa, ma quelli della fila,quelli che stanno nascosti col loro finto perbenismo, che magari hanno figli anche loro, che magari credono di fare del bene elargendo il loro obolo alla ragazza,che magari hanno la ragazza incinta e la coccolano e la viziano, in realtà quale rispetto hanno per la vita? In quella pancia c' è un bimbo che cresce, c'è il miracolo della vita.
E' solo questo Gaetano, il non aiuto per quella ragazza sulla strada che sta portando in sè la vita, anzi la vita viene trasformata in un fenomeno da baraccone.........inizialmente l' idea era di mettere un foglio bianco a significare il nulla, poi ho cambiato idea.
Gaetano, tu che sai tante cose mi puoi spiegare come ho fatto a scrivere questi post, io che volevo fare post sereni, io che volevo fare un blog tipo quello di Stella.
Anzi ora vado proprio a trovarla, per rasserenarmi.
Ciao Gaetano, buona giornata.

Gianna ha detto...

Topi, se non peggio!!

Paola Tassinari ha detto...

Allora siamo in accordo.
Un abbraccio.

Gaetano ha detto...

Cara la mia Paola,
ora mi tocca fare punto e daccapo, mentre si potrebbe evitare, ma occorre.
Non ti spieghi il mio daffare nell’allestire i commenti così approfonditi nel tuo blog, a differenza di altri che non sempre fanno allo stesso modo. E questo ti rende perplessa, anzi ti agita non poco.
Però non ti chiedi in che modo si rende possibile il tuo daffare per il bene del mondo. Si tratta di una tua personale idealità laica per ti reca molto dolore (come il caso della prostituta "inconsapevole"), pur conciliabile con il cristianesimo ed altre concezioni religiose ed esoteriche. Sei praticamente isolata da varie comunità in cui c’è osservanza di regole, rituali, iniziative umanitarie, tutte concezioni che affratellano gli aderenti, sicché l’opera di uno si lega a quella degli altri. Di qui il crescere e rafforzarsi di un vero e proprio "corpo spirituale e animico" che nei cristiani è quello di Cristo, da lui istituito nell’“ultima cena”.
Nondimeno, chi per destino si adopera a svolgere un ruolo – mettiamo – come il tuo, mi dici come farà a partecipare alla generazione di quello stesso “corpo cristico”, poiché nel Vangelo di Giovanni viene detto che Gesù fece capire di doversi occupare di un altro “gregge”?
Dunque per non vanificare il tuo bel lavoro contro il male, perché non vada perso (nulla si perde) per vie non sempre occulte, la sorte trova il modo di legarti ad altri. Non solo, può essere che tu, a forza di insistere a svolgere con abnegazione il lavoro come quello tuo, cominci a renderti conto di altri pervasi degli stessi suoi ideali, chi più avanti di te e chi indietro.
A questo punto, non rinunciando nemmeno a concepire cose – mettiamo – come i post della serie people, non tanto per la descrittiva, ma per i disegni ricchi di contenuto esoterico (infatti il topo del post ora a commento reca quel numero bestiale, 666), sei attirata irrimediabilmente là dove non vorresti.
Tenti come da disperata di uscirne fuori dicendo: “come ho fatto a scrivere questi post, io che volevo fare post sereni, io che volevo fare un blog tipo quello di Stella. Anzi ora vado proprio a trovarla, per rasserenarmi.
”, Ma servirà per poco e “domani” farai di “peggio”.

Gaetano

pierperrone ha detto...

Cara Paola, non so che gente sia.
Non so proprio.
Bestie.
Ma quei rapporti sono lo sfogo delle bestie.
Ci deve essere qualcosa di malato nella specie umana.
Accanto ai miracoli di eroismo e sacrifico che alle volte diventano notizia - spesso purtroppo, invece, non diventano neanche notizia - ci sono gli abissi della bestialità.
Non lo ammettono gli uomini, se li interroghi - uomini, intendo, in senso lato, maschi e femmine inclusi - ma dentro di loro ci sono gli abissi più profondi del male e le vette più alte del bene.
Si, gli dei sono dunque due.
Si contendono la specie umana a suon di rivelazioni ed atti di conquista.
E non ci è dato sapere chi mai prevarrà.
A guardare il passato ed il presente con sguardo disincantato si direbbe che non possa che vincere il dio del Male.
Ma se ci convincessimo di questa vittoriosa conquista del mondo da parte del male non potremmo avere altro destino che darci al più presto la morte, per scansare le torture che un'amara verità come quella ci infliggerebbe.
Allora ci nutriamo della speranza sincera di poter cambiare il destino dell'uomo.
E grazie a quella speranza riusciamo ad essere felici guardando negli occhi la nostra donna o il nostro uomo, a far sorridere i nostri bambini, a fare una carezza di tenerezza per un vecchio solitario.
E riusciamo, in qualche caso, a donare la vita in sacrificio per qualche causa di alto valore.
Redimiamo così quel male.
In parte qua.
Perchè in quella lotta titanica, tra il dio del male e quello del bene, noi non siamo la posta in gioo, ma il campo di battaglia.

Così, Paola mia, quella poverina incinta è finita giovanissima nelle grinfie del dio del male. Ed anche quell'anima innocente del figlio che porta in grembo è già preda di quel demonio satanico. Che colpa ne hanno loro?

E quelli che li calpestano, che gli sputano addosso?
Pensi che se lo chiedano?

Alle volte provo ad immaginare come deve sentirsi un boia, quando è fuori servizio. O un assassino la cui colpa è rimasta impunita.
Pensi che loro se lo chiedano?

Le bestie non si pongono domande.

Ma non posso assolvere con una risposta così quelli come me. Anche nell'animo mio galleggia un'ombra di male. E sarà pronta a coprire di tenebra i più fulgidi raggi del salo se solo dovesse arrivare la chiamata del dio del male.
Dio me ne scansi!. Il dio del bene vegli su di me. Lo prego.
Ma debbo essere cosciente che non posso ritenermi assolto solo perchè non sarò mai tra quelli non si fanno domande.

sara ha detto...

CARA TEODORICA,
è strano, per una chiacchierona come me, ma in questo momento...non trovo parole.
Topi?
Senza offesa per i roditori!

Paola Tassinari ha detto...

Caro Gaetano, ti svelo un lato del mio carattere: sono una gran testona più propriamente una zuccona ed anche dispettosa e recalcitrante. Detto ciò .....tu mi leggi come un libro aperto ed io resto un po' attonita , ma hai ragione, io vorrei rallegrare il genere umano, ma se mi lascio andare sono "così",non c' è nulla da fare,fuggo e poi ritorno.
In questi giorni ho scritto un mucchio di people e relativi disegnini, mi dico li scrivo e poi pubblico solo quelli che considero appropriati, ma so già come andrà a finire perchè tu hai capito anche questo lato del mio carattere non voglio che del mio lavoro vada perso nulla,perchè qualcuno che sa più di me potrà capire meglio.
Ciò non toglie che io sia un' inguaribile paurosa.
Un beso..............da un coniglio spaurito.

Paola Tassinari ha detto...

Caro Pietro,mio marito mi dice........quelle persone cosa vedono la mattina quando si guardano allo specchio?
Lo specchio, la simbologia dello specchio mi ha sempre affascinato.
Forse quelle persone la mattina quando si guardano allo specchio si fanno schifo, talmente schifo che non riescono a redimersi, anzi per sentirsi in compagnia, uguali agli altri cercano di tirarli dalla loro parte.
Cosa vuoi farci, io sono un' inguaribile sentimentale legata

Paola Tassinari ha detto...

Caro Pietro, mi è partito il commento senza volerlo, dunque. ......sono sentimentalmente legata a Jean Valjean, quello dei Miserabili di Hugo,e quindi credo alla redenzione.
Un beso.

Paola Tassinari ha detto...

Cara Sara, proprio senza offesa per i topi, infatti al topo ho aggiunto 666 che è il simbolo della bestia immonda di cui parla Giovanni nell' apocalisse.
Un beso schioccante.